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Voltura catastale: è accettazione dell’eredità?

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(@paolo-remer)
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L’accettazione tacita dell’eredità può essere desunta anche dal comportamento del chiamato, laddove abbia posto in essere una serie di atti incompatibili con la volontà di rinunciarvi o che siano concludenti e significativi della volontà di accettare.

È morto tuo padre lasciandoti una piccola casa ma anche parecchi debiti. Subito dopo il suo decesso, ti sei così affrettato a fare la voltura catastale dell’immobile in modo da impedire ai creditori del genitore defunto di iscrivere sul bene un’ipoteca. Dopo qualche mese, hai quindi presentato la rinuncia all’eredità. L’espediente, però, ti è servito a ben poco: difatti, qualche mese dopo, hai ricevuto un atto di pignoramento dell’abitazione paterna. Secondo i creditori, la tua rinuncia all’eredità è priva di alcun valore, perché avevi volturato a tuo nome un bene che rientrava nella successione ereditaria.

È davvero così? La voltura catastale è accettazione dell’eredità? La questione è stata risolta dalla Cassazione con una recente sentenza. Procediamo con ordine e cerchiamo di fare il punto della situazione.

Quando si ereditano i debiti dei genitori?

Gli eredi non solo acquisiscono il patrimonio del defunto che comprende non solo i rapporti attivi (denaro, depositi bancari, beni mobili e immobili, titoli, ecc.), ma anche quelli passivi: perciò subentrano nei relativi debiti. Sono, quindi, tenuti a pagare i creditori con i propri beni e con quelli ereditati. La loro responsabilità patrimoniale, però, scatta solo a partire dall’accettazione dell’eredità e non prima; il semplice rapporto di parentela, quindi, in assenza di accettazione, non è sufficiente a far scattare alcun obbligo patrimoniale.

Fino a quel momento si è soltanto eredi “potenziali”, non effettivi: tecnicamente, chi non ha ancora deciso se accettare o meno l’eredità viene definito chiamato all’eredità. Per limitare i danni c’è un’ipotesi intermedia: si può optare per l’accettazione dell’eredità con beneficio di inventario. In sostanza, prima di accettare definitivamente si fa un elenco completo delle attività e delle passività gravanti sul patrimonio del defunto: grazie a questo sistema, l’erede rischia il pignoramento dei soli beni ereditati e non di quelli personali. La sua garanzia si limita, quindi, esclusivamente all’attivo ricevuto in successione.

Non si ereditano, invece, in nessun caso le sanzioni penali e amministrative e, chiaramente, i debiti ormai caduti in prescrizione. Se vuoi avere il quadro completo, leggi quali debiti non si trasferiscono agli eredi.

Come non ereditare i debiti dei genitori?

Chi non vuole ereditare i debiti dei genitori deve rinunciare anche ai loro beni e, pertanto, deve rinunciare all’eredità: non è ammessa una rinuncia selettiva, bisogna prendere o lasciare tutto ciò che sarebbe spettato accettando.

Accettazione e rinuncia dell’eredità devono intervenire entro 10 anni dall’apertura della successione (ossia dalla morte del de cuius). Chi però possedeva già i beni del defunto (ad esempio, un familiare convivente: un figlio che ha continuato a vivere nell’abitazione dei genitori deceduti) ha tempi più stretti: deve fare entro 3 mesi un inventario di tali beni e nei 40 giorni successivi dichiarare se accettare o meno l’eredità.

La rinuncia all’eredità non pregiudica, comunque, il diritto a ricevere la pensione di reversibilità.

Come avviene l’accettazione dell’eredità?

Spesso, si dimentica che l’accettazione dell’eredità – atto col quale, lo ricordiamo ancora una volta, si subentra automaticamente in tutti i debiti del de cuius – può avvenire non solo in forma espressa, ma anche tacita ossia con dei “comportamenti concludenti”. 

Più in particolare, qualsiasi azione commessa dal chiamato all’eredità, incompatibile con la volontà di rinunciare all’eredità stessa, si considera accettazione tacita. Quindi, è accettazione tacita l’esercizio di un potere che normalmente spetterebbe al legittimo proprietario dei beni ereditari. Si può vendere, ad esempio, un bene solo se si è proprietari: sicché, chi aliena un oggetto dell’eredità giacente diventa automaticamente erede. Chi fa un prelievo sul conto corrente del defunto al bancomat anche un secondo dopo il decesso è come se avesse accettato l’eredità. Anche chi incassa i canoni di locazione degli immobili affittati dal defunto è considerato erede.

Non costituiscono accettazione tacita dell’eredità, invece, alcuni doveri che scaturiscono dal decesso, come il pagamento delle spese funerarie o la dichiarazione di successione, che è considerato un atto avente natura meramente fiscale. Per conoscere tutti i possibili casi, leggi “Come si accetta l’eredità“.

Chi accetta l’eredità non può più rinunciarvi: sicché, l’atto di accettazione tacita preclude la successiva rinuncia e comporta l’immediata acquisizione dei debiti del defunto. 

Voltura catastale e accettazione tacita dell’eredità

Secondo il consolidato orientamento della Cassazione [1], «l’accettazione tacita di eredità può essere desunta dal compimento di atti che siano al contempo fiscali e civili, come la voltura catastale, che rileva non solo dal punto di vista tributario, ma anche da quello civile».  Una recente ordinanza della Suprema Corte [2] ha confermato questo orientamento, precisando che la voltura catastale – a differenza della dichiarazione di successione, che ha valenza esclusivamente fiscale – è un «atto a contenuto legale prestabilito», che come tale è pienamente valevole agli effetti civili.

In effetti, la voltura catastale è un atto polivalente, mediante il quale si comunica all’Agenzia delle Entrate che il titolare del diritto di proprietà su un bene immobile è cambiato. Quindi bisogna fare la voltura in tutti i casi di trasferimento di proprietà di un immobile, compresa la variazione dovuta alla successione ereditaria. In questo modo, l’Amministrazione finanziaria apprende ufficialmente i dati del nuovo intestatario dell’immobile.

In definitiva, dalla voltura catastale si può legittimamente desumere l’accettazione tacita dell’eredità da parte di chi l’ha effettuata: perciò chi la compie deve essere consapevole degli effetti, anche pregiudizievoli, che tale atto può avere sul suo patrimonio. Per altre informazioni leggi anche “Si può accettare l’eredità con la voltura catastale?“.

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Pubblicato : 20 Febbraio 2023 18:46