Visita fiscale: fasce orarie reperibilità 2024
In quali orari può passare il medico dell’Inps per accertare lo stato di malattia del lavoratore: dipendenti pubblici e privati.
Sei assente dal lavoro per malattia? Sicuramente, sai già che, durante l’assenza, hai l’obbligo di restare in casa, entro determinate fasce orarie, a disposizione del medico dell’Inps per l’effettuazione della visita fiscale.
La visita fiscale, nello specifico, è un accertamento sanitario, effettuato dal personale medico per conto dell’Inps, volto a verificare lo stato di malattia e l’incapacità temporanea all’attività lavorativa del dipendente assente dal lavoro. La legge fissa delle fasce orarie di reperibilità che, dal 2024, sono uguali sia per i dipendenti pubblici che privati.
L’accertamento del medico dell’Inps deve essere svolto entro il periodo di inabilità documentata, o di prognosi, in altre parole entro la data di presunta guarigione.
Con la cosiddetta riforma della visita fiscale [1], negli ultimi anni sono numerose le regole che sono state modificate riguardo agli accertamenti sanitari dell’Inps: tra le varie novità, con l’istituzione presso l’Inps del Polo unico delle visite fiscali, è stata prevista la possibilità di inviare più volte il medico fiscale per un controllo, durante l’arco della stessa malattia.
La recente riforma prevede, inoltre, l’unificazione delle fasce orarie di reperibilità per la visita fiscale, relativamente al settore pubblico e privato.
Vediamo allora quali sono, in materia di visita fiscale, fasce orarie reperibilità dal 2024 in poi per dipendenti pubblici e privati: in quali casi gli orari della visita fiscale possono non essere rispettati, quando e quante volte può passare il medico dell’Inps.
Fasce di reperibilità visita fiscale dipendenti
Quali sono le fasce di reperibilità per i dipendenti delle aziende del settore privato assenti per malattia dal 2024 in poi? Le fasce orarie, attualmente, per i lavoratori vanno dalle 10 alle 12 e dalle 17 alle 19.
Questi orari valgono sia per i dipendenti privati che pubblici.
In precedenza i dipendenti pubblici assenti per malattia avevano altre fasce di reperibilità (dalle 9 alle 13 e dalle 15 alle 18). Oggi questi sono stati modificati e assimilati a quelli del lavoratore privato.
In sostanza, il dipendente deve restare a disposizione del medico dell’Inps per 2 ore la mattina e per altre 2 ore nel pomeriggio.
Il medico dell’Inps può passare sempre, 7 giorni su 7, comprese le domeniche, le giornate festive e quelle libere. Può essere inviato sin dal primo giorno, sia dal datore di lavoro che dall’Inps, nel caso la visita non sia richiesta dall’azienda, in quanto l’Istituto è libero di effettuare dei controlli a campione.
il medico dell’Inps può passare più di una volta nell’arco di una stessa malattia, e addirittura più volte nell’arco della stessa giornata, nel caso in cui l’assenza sia considerata sospetta perché a ridosso di festivi o giorni liberi.
Polo unico visite fiscali: per quali lavoratori?
Vediamo, più nel dettaglio, chi sono i dipendenti ai quali si applica la disciplina del Polo unico per le visite fiscali [2]; si tratta:
- dei dipendenti da tutte le amministrazioni dello Stato, compresi gli istituti e scuole di ogni ordine e grado e le istituzioni educative, le aziende ed amministrazioni dello Stato ad ordinamento autonomo, le Regioni, le Province, i Comuni, le Comunità montane e loro consorzi e associazioni, le istituzioni universitarie, gli Istituti autonomi case popolari, le Camere di commercio, industria, artigianato e agricoltura e loro associazioni, tutti gli enti pubblici non economici nazionali, regionali e locali, le amministrazioni, le aziende e gli enti del Servizio sanitario nazionale, l’Aran e le Agenzie;
- del personale della carriera prefettizia e della carriera diplomatica, dei magistrati di tutte le magistrature, ordinarie e speciali, degli avvocati e procuratori dello Stato, dei docenti e dei ricercatori universitari, del personale della carriera dirigenziale penitenziaria, del personale dell’Autorità garante della concorrenza e del mercato;
- dei dipendenti delle Autorità indipendenti, comprese la Consob e la Banca d’Italia, nonché del personale delle Università non statali legalmente riconosciute;
- del personale delle Forze armate (Esercito, Marina militare, Aeronautica militare), dei Corpi armati dello Stato (Guardia di Finanza e Carabinieri, Polizia dello Stato, Polizia Penitenziaria) e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco [3], inizialmente esclusi.
Restano, invece, esclusi dall’applicazione della normativa sul Polo unico visite fiscali:
- i dipendenti degli organi costituzionali, degli enti pubblici economici, degli enti morali, delle aziende speciali;
- i dipendenti della Provincia autonoma di Trento e i relativi altri enti ad ordinamento provinciale, in quanto oggetto di specifiche norme locali.
Esonero visita fiscale
Restano esonerati dall’obbligo di reperibilità per la visita fiscale, le seguenti categorie di lavoratori:
- dipendenti con patologie gravi che richiedono terapie salvavita;
- lavoratori con patologie per le quali sia stata riconosciuta la causa di servizio (questo riconoscimento può aver luogo solo per alcune categorie di dipendenti pubblici);
- lavoratori con malattie collegate alla situazione di invalidità riconosciuta, pari o superiore al 67%.
Giustificazione assenza visita fiscale
Vi sono delle ipotesi in cui l’assenza alla visita fiscale può essere giustificata, anche se non si rientra tra i lavoratori esonerati. Ciò può avvenire, ad esempio, se la presenza del dipendente è richiesta urgentemente e indifferibilmente altrove. Per approfondire e sapere come giustificarsi, quali comunicazioni inviare al datore di lavoro e che cosa comunicare eventualmente all’Inps, puoi consultare la Guida alla giustificazione assenza visita fiscale e Contestazione assenza visita fiscale.
Sanzioni assenza visita fiscale
Veniamo ora alla nota dolente: quali sono le conseguenze dell’assenza alla visita fiscale. Se il medico dell’Inps si reca presso il tuo domicilio (da te indicato nel certificato di malattia) senza trovarti, rilascia un’apposita convocazione con l’invito a presentarti presso il gabinetto diagnostica dell’Inps nella giornata successiva non festiva. Se hai difficoltà a raggiungere la sede Inps, puoi presentarti presso il presidio sanitario pubblico indicato nella stessa convocazione.
Se non ti presenti neppure alla seconda visita, l’Inps ne dà comunicazione al tuo datore di lavoro: ricorda che hai tempo 10 giorni per presentare le tue giustificazioni. Puoi evitare di sottoporti alla visita solo se nella giornata prevista per il controllo riprendi l’attività lavorativa, ma devi comunque comunicarlo alla tua sede Inps.
Le conseguenze per l’assenza ingiustificata alla visita fiscale possono essere molto gravi:
- per l’assenza alla prima visita fiscale, perdi qualsiasi trattamento economico per i primi 10 giorni di malattia, o sino alla giornata in cui avviene la visita ambulatoriale;
- per l’assenza alla seconda convocazione, oltre alla precedente sanzione, si riduce del 50% il trattamento economico per il periodo di malattia residuo;
- per l’assenza alla terza convocazione, perdi l’intera indennità Inps da quel momento e fino al termine del periodo di malattia; in pratica, la malattia non ti viene riconosciuta ai fini del diritto all’indennità.
In ogni caso, il datore di lavoro potrebbe sanzionarti anche col licenziamento, in caso di ripetuta assenza ingiustificata dal domicilio durante le fasce orarie di reperibilità in costanza di malattia.
Per approfondire: Guida visita fiscale.
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