Scopri tutto ciò che devi sapere sull’usucapione del posto auto in condominio, compresi i requisiti necessari, le limitazioni e alcuni esempi pratici. Leggi l’articolo per comprendere come proteggere i tuoi diritti di proprietà.

Ti sei mai chiesto se sia possibile l’usucapione del posto auto in condominio? Ipotizza che nel tuo condominio ci sia una persona che, da anni, lascia l’auto sempre nello stesso posto senza che nessuno gli abbia mai contestato nulla. Ora rivendica la proprietà di quello spazio, sostenendo che, dopo 20 anni, si sarebbe formato l’usucapione. È davvero così? In una eventuale causa contro il condomino potrebbe vincere? 

Come noto l’usucapione permette di acquisire la proprietà di un bene immobile, tra cui un’area condominiale, attraverso l’uso pacifico e ininterrotto per un determinato periodo di tempo, senza alcuna contestazione da parte del legittimo proprietario. Ma quali requisiti devono essere soddisfatti per usucapire un posto auto in condominio? Cosa accade se c’è stata una rotazione di utilizzo tra i condomini? Queste domande meritano una risposta chiara e diretta, che questo articolo si prefigge di offrire.

Quali sono i requisiti per usucapire un posto auto in condominio?

Per usucapire un posto auto in condominio, è necessario dimostrare l’uso continuativo e pacifico del parcheggio per almeno 20 anni. È fondamentale che l’utilizzo del posto auto sia avvenuto in modo esclusivo, senza interferenze o rotazioni tra i condomini. Ma ciò non basta. Poiché ogni condomino ha il diritto, in quanto comproprietario, di utilizzare gli spazi comuni, la legge richiede qualcosa in più del semplice uso indisturbato del parcheggio: un comportamento rivolto a evitare che gli altri condomini possano utilizzare la stessa area. Ci deve essere cioè una condotta volta a impedire l’altrui uso, interdire l’accesso agli altri, anche in propria assenza. 

Questo si realizza solo con un cancello o con dissuasori di sosta o comunque con qualsiasi altro strumento volto a delimitare l’area in modo che nessuno ne possa usufruire. 

Cosa succede se nel parcheggio c’è stata una rotazione fra i condomini?

La rotazione o l’uso indiscriminato del posto auto da parte di tutti i condomini può rappresentare un ostacolo all’usucapione perché esclude l’uso esclusivo, condizione invece tipica dell’usucapione. La Corte di Cassazione ha stabilito che il possesso deve essere, non solo esclusivo, ma anche continuativo per 20 anni per poter avanzare una richiesta di usucapione. Se il parcheggio è stato utilizzato da tutti gli altri proprietari senza un ordine preciso, è difficile dimostrare un possesso pacifico e continuativo.

Immaginiamo di avere un condominio con dieci proprietari di posti auto. Nel corso degli anni, ogni condomino ha utilizzato i posti auto in modo casuale, senza seguire un ordine preciso. In questa situazione, diventa complicato dimostrare un possesso esclusivo e continuativo del parcheggio per il periodo richiesto dalla legge per l’usucapione. Pertanto, nel caso di una richiesta di usucapione, la Corte potrebbe respingere la domanda, come accaduto nella sentenza 769/17 della Cassazione.

La causa 

Oltre a tutto ciò, il condomino interessato deve avviare una causa contro il condominio nel corso della quale deve fornire le prove al giudice dell’avveramento di tutti i presupposti dell’usucapione stessa. 

La causa andrà preceduta da un tentativo di mediazione che è obbligatorio. 

Conclusioni 

L’usucapione del posto auto in condominio è astrattamente possibile ma, come detto, difficilmente dimostrabile. Il condomino infatti non può limitarsi a fornire la prova del possesso indisturbato e pacifico ma anche di un comportamento volto a escludere gli altri, presupposto questo richiesto solo nei casi in cui il bene che si vuole usucapire è in comproprietà con altri soggetti.