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Un’associazione può amministrare un condominio?

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(@mariano-acquaviva)
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L’assemblea può nominare come amministratore un’associazione riconosciuta? Quali sono i requisiti di onorabilità e professionalità?

Chiunque può gestire un condominio, purché sia in possesso dei requisiti di onorabilità e professionalità stabiliti dalla legge. il candidato alla gestione dell’edificio deve dimostrare, tra le altre cose, di non essere stato condannato per gravi reati, di non essere interdetto né inabilitato, di aver conseguito il diploma di scuola secondaria di secondo grado, di aver frequentato un corso di formazione iniziale e di seguire periodicamente i corsi di aggiornamento. In questo contesto si pone il seguente quesito: un’associazione può amministrare un condominio?

In effetti, è noto che diversi condomìni si affidino, per la propria gestione, a società che si occupano specificamente di tale attività, garantendo quindi esperienza e professionalità. Ciò vale anche per le associazioni, cioè per quegli enti che hanno come fine il raggiungimento di un determinato obiettivo senza però perseguire uno scopo di lucro? Vediamo cosa dice la legge a tal proposito.

Cos’è un’associazione?

L’associazione è una persona giuridica composta da più individui che intendono perseguire uno scopo comune diverso da quello di trarre profitto (tipico invece delle società).

Un’associazione può quindi essere definita come un’organizzazione privata senza fini di lucro che consente a gruppi di persone che condividono una passione o un interesse (in ambito culturale, sociale, di volontariato o sportivo, ecc.) di costituirsi come ente in modo da svolgere le proprie attività e instaurare rapporti con altre associazioni, enti pubblici e privati.

Si pensi a un’associazione che promuove lo sport oppure la cultura in tutte le sue forme, organizzando incontri per i giovani e vendendo piccoli gadget per autofinanziarsi.

Una società può amministrare un condominio?

Secondo il codice civile [1], la carica di amministratore può essere ricoperta sia da una persona fisica che da una società di persone (snc, sas, società semplice) o di capitali (srl, spa, sapa).

Secondo parte della giurisprudenza [2], anche la società cooperativa sarebbe compatibile con il ruolo di amministratore.

Il soggetto che viene nominato amministratore deve però possedere obbligatoriamente i requisiti di onorabilità e professionalità brevemente elencati in apertura.

Nel caso di società, questi requisiti sono richiesti in capo ai soci illimitatamente responsabili (nelle società di persone), agli amministratori (nelle società di capitali) e ai dipendenti incaricati di svolgere le funzioni di amministratore nei condomini a favore dei quali la società presta i servizi.

Per ulteriori approfondimenti, si legga l’articolo dal titolo Chi può fare l’amministratore di condominio?

Un’associazione può fare l’amministratore di condominio?

La legge tace a proposito della possibilità che un’associazione possa amministrare un condominio.

Esiste invero un vecchio orientamento giurisprudenziale [3] in ragione del quale qualsiasi persona giuridica (anche un’associazione, quindi) può essere nominata amministratore di condominio.

Questa tesi, tuttavia, sembra essere stata superata dalla riforma del condominio del 2012 che, stabilendo in maniera espressa quali sono le persone giuridiche che possono essere designate come amministratore di un fabbricato (vedi paragrafo precedente), non ha incluso anche le associazioni.

Alla luce di quanto appena detto, deve ritenersi che un’associazione non può amministrare un condominio, neppure se formalmente riconosciuta a seguito di iscrizione presso il Registro delle persone giuridiche istituito presso ogni prefettura.

Se infatti le associazioni avessero potuto assumere l’incarico di amministratore condominiale la legge lo avrebbe previsto espressamente.

Deve quindi ritenersi nulla la nomina di un’associazione, anche se deliberata all’unanimità da tutti i condòmini.

 
Pubblicato : 20 Gennaio 2024 14:30