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Una nuova pensione per i giovani

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(@raffaella-mari)
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Arriva una proposta per una nuova pensione destinata ai giovani lavoratori, inclusa l’introduzione di Quota 41 e la pensione di garanzia per prevenire assegni pensionistici insufficienti.

In questi giorni il Governo sta discutendo sulla riforma delle pensioni che entrerà nella prossima legge di Bilancio 2024. Molte le novità, come l’introduzione di Quota 41: una pensione a cui si accede con solo 41 anni di contribuzione indipendentemente dal requisito dell’età.

Inoltre, si sta valutando l’implementazione di una pensione di garanzia per evitare assegni pensionistici insufficienti, soprattutto per i giovani che, entrati nel mondo del lavoro a partire dalla riforma delle pensioni, quindi con il sistema contributivo, riceveranno un assegno tanto elevato per quanti sono stati i contributi che hanno versato. Ed è chiaro che, con i redditi bassi che ad oggi ci sono, la prospettiva di una pensione dignitosa è tutt’altro che verosimile.

Che cosa prevede l’introduzione di Quota 41 per la pensione?

Uno dei principali punti di discussione riguarda l’introduzione di Quota 41. Questo sistema consentirebbe ai lavoratori di accedere alla pensione dopo aver accumulato 41 anni di contributi, senza alcun requisito di età. In pratica, permetterebbe ai giovani lavoratori di andare in pensione anticipatamente se hanno raggiunto un determinato livello di contributi. Tuttavia, l’implementazione di questa proposta richiede un’attenta valutazione delle risorse finanziarie disponibili.

Cosa si intende per pensione di garanzia e qual è il suo obiettivo?

La pensione di garanzia è un altro elemento su cui il Governo sta discutendo mentre è al tavolo la riforma delle pensioni. L’obiettivo è prevenire situazioni di precarietà e assicurare un assegno pensionistico dignitoso per tutti i lavoratori, inclusi coloro che hanno avuto carriere caratterizzate da periodi di disoccupazione, formazione e basse retribuzioni. Questa pensione sarebbe collegata e potrebbe essere graduata in base al numero di anni di lavoro e contributi versati.

Perché è necessaria la pensione di garanzia?

Il sistema retributivo, col quale sono state liquidate le vecchie pensioni, prevedeva l’«integrazione al minimo: in pratica, per coloro che avevano un montante leggero interveniva lo Stato integrando appunto l’importo della pensione fino a un livello minimo (attualmente pari a circa 572 euro al mese, 600 per gli over 75). Invece, nel sistema contributivo l’integrazione non c’è più e il lavoratore prenderà esattamente quanto maturato. Quindi, chi avrà fatto una carriera discontinua con molti periodi di precariato rischia di maturare pensioni irrisorie.

Di qui la richiesta dei sindacati, contenuta nella piattaforma Cgil, Cisl e Uil, della «creazione di una pensione contributiva di garanzia, collegata ed eventualmente graduata rispetto al numero di anni di lavoro e di contributi versati, che consideri e valorizzi anche i periodi di disoccupazione, di formazione e di basse retribuzioni per poter assicurare a tutti un assegno pensionistico dignitoso, anche attraverso il ricorso alla fiscalità generale».

Quali sono le sfide associate alla creazione di una nuova pensione per i giovani?

Una delle principali sfide riguarda la sostenibilità finanziaria delle proposte per la riforma delle pensioni. L’implementazione di un sistema come Quota 41 e la pensione di garanzia richiedono risorse significative. Tuttavia, il costo di tali misure rappresenta un ostacolo, soprattutto considerando l’aumento dei costi legati all’inflazione e l’indicizzazione delle pensioni. Al momento, le opzioni più realistiche per i giovani lavoratori includono il potenziamento della contribuzione figurativa per i periodi di studio e l’incentivazione della previdenza integrativa.

Nonostante le proposte sul tavolo, la disponibilità di risorse finanziarie limita le possibilità di attuare interventi significativi per garantire una pensione adeguata ai giovani lavoratori. Quota 41, che era stata inizialmente promossa come un obiettivo prioritario, è ora considerata un obiettivo di legislatura. Le risorse necessarie per finanziare queste misure non sono al momento disponibili, anche a causa degli impatti finanziari derivanti dall’inflazione. Pertanto, al di là di alcune misure specifiche, come la contribuzione figurativa per i periodi di studio, la creazione di una nuova pensione per i giovani lavoratori rimane un obiettivo sfidante per il governo.

 
Pubblicato : 10 Luglio 2023 07:01