Cos’è e come funziona il sequestro? Cosa possono fare gli eredi? In cosa consiste il sequestro giudiziario dell’eredità?

Non sempre si è liberi di fare ciò che si vuole con i propri beni: è ciò che accade quando una cosa viene pignorata dal creditore. Stesso dicasi nell’ipotesi di sequestro, il quale può essere disposto dal giudice anche in presenza di reati. È in questo contesto che si inserisce il seguente quesito: un immobile sotto sequestro cade in successione?

Il discorso può essere ovviamente esteso a qualsiasi tipologia di bene sequestrato, non essendo necessario che si tratti necessariamente di una casa o di un terreno. Mettiamo il caso che una persona muoia lasciando una situazione debitoria disastrosa, con diversi beni sequestrati o pignorati. Cosa succede in questa ipotesi? Le cose sequestrare finiscono nell’asse ereditario? Vediamo cosa dice la legge.

Che cos’è il sequestro?

Il sequestro è un vincolo di indisponibilità che il giudice pone sui beni di una persona in ragione dei suoi debiti oppure del crimine che ha commesso.

Il bene sequestrato, anche quando rimane nella disponibilità materiale del proprietario, non può comunque da questi essere validamente utilizzato oppure essere fatto oggetto di operazioni giuridiche.

Ad esempio, l’auto sequestrata e affidata al titolare non può essere utilizzata per circolare; ugualmente, i beni sequestrati dal debitore non possono essere venduti, in quanto la cessione sarebbe inefficace nei confronti del creditore.

Sequestro conservativo e preventivo: differenza

Esistono sostanzialmente due tipologie di sequestro:

• il sequestro conservativo è disposto dal giudice ogni volta che ci sia il rischio che una persona disperda il proprio patrimonio, sottraendosi così ai propri obblighi di pagamento. Può essere ottenuto sia nei confronti del debitore che dell’imputato (in quest’ultimo caso, come garanzia per l’adempimento delle sanzioni pecuniarie del reato e/o del risarcimento a favore della persona offesa);
• il sequestro preventivo riguarda le cose che, se rimanessero nella libera disponibilità dell’autore del crimine, potrebbero essere utilizzate per commettere nuovi reati. Si pensi alla necessità di sequestrare la droga rinvenuta a casa di uno spacciatore.

Un bene sotto sequestro cade in successione?

Un bene sequestrato cade in successione esattamente come qualsiasi altro; ciò accade perché il sequestro sottrae al proprietario la disponibilità della cosa ma non la titolarità.

Il bene sequestrato, quindi, rimane pur sempre del proprietario, sebbene quest’ultimo non possa servirsene come vorrebbe.

Solo un formale provvedimento di assegnazione ad altro soggetto (come può essere il decreto di trasferimento a favore dell’aggiudicatario oppure la confisca nel caso di processo penale) può comportare la perdita della titolarità della cosa sequestrata.

Ciò significa che un immobile sotto sequestro cade in successione e potrà quindi essere acquisito dagli eredi. D’altronde, tanto è confermato dal fatto che anche i debiti fanno parte della successione, con la conseguenza che gli eredi dovranno accollarsi anche le obbligazioni del defunto.

Immobile sequestrato: cosa possono fare gli eredi?

Si pone ora il problema di capire cosa possono fare gli eredi in presenza di un immobile sequestrato caduto in successione.

Se ne ricorrono le condizioni, gli eredi potranno fare istanza al giudice affinché il sequestro venga cancellato. La legge dice infatti che Il debitore può ottenere la revoca del sequestro conservativo prestando idonea cauzione per l’ammontare del credito che ha dato causa al sequestro [1].

In mancanza di altre specifiche azioni volte a estinguere il debito che ha causato il sequestro, il bene continuerà a essere sottoposto al vincolo di indisponibilità, esattamente com’era prima.

Nel caso di sequestro preventivo, invece, il decesso del proprietario dovrebbe comportare automaticamente il venir meno della misura cautelare, atteso che la morte dell’imputato è causa di estinzione del reato.

Sequestro giudiziario dell’eredità: cos’è?

Cosa diversa da quanto spiegato sinora è il sequestro giudiziario dell’eredità, che scatta ogni volta che occorre conservare l’integrità dei beni compresi nell’asse ereditario, fintantoché persiste una situazione di incertezza sulla loro titolarità e di possibile pericolo per la loro conservazione [2].

Ad esempio, l’erede che ritiene di essere stato leso nella propria quota di legittima può chiedere al giudice di disporre il sequestro giudiziario dei beni che ritiene essere illegittimamente stati assegnati ad altri, così da “blindarli” in attesa che venga fatta chiarezza sugli effettivi diritti successori.

Ancora, è possibile chiedere il sequestro giudiziario dell’eredità giacente, cioè dell’asse ereditario che ancora non è stato accettato da nessuno, al fine di preservare l’integrità dei beni di cui è composta.