forum

Ubriachezza colposa...
 
Notifiche
Cancella tutti

Ubriachezza colposa: cos’è e com’è punita?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
54 Visualizzazioni
(@mariano-acquaviva)
Post: 2324
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Assumere alcolici prima di commettere un reato comporta un aumento della pena? In cosa consiste l’ubriachezza accidentale o incolpevole?

Ubriacarsi non è reato; tutt’al più, può costituire un illecito amministrativo sanzionato con una multa. Le cose cambiano se, da ebbri, si realizza una certa condotta: è il caso della guida in stato d’ebbrezza, punita a titolo di reato se il tasso alcolemico supera una certa soglia. È in questo contesto che si pone la seguente domanda: cos’è e com’è punita l’ubriachezza colposa?

Per rispondere al quesito bisogna spiegare cosa intende la legge penale per “colpa” e in quali circostanze lo stato di ebbrezza di una persona è rilevante ai fini della sanzione. Ma procediamo con ordine.

L’ubriachezza è reato?

Come anticipato in apertura, l’ubriachezza non costituisce reato, nel senso che chi alza troppo il gomito non può essere punito solamente per ciò.

Cos’è l’ubriachezza manifesta o molesta?

La legge punisce, a titolo di mero illecito amministrativo, la cosiddetta ubriachezza molesta, che si verifica quando un soggetto viene sorpreso in stato di manifesta alterazione dovuta dall’assunzione di alcolici, in un luogo pubblico o aperto al pubblico. In casi del genere, è previsto il pagamento di una sanzione pecuniaria da 51 a 309 euro [1].

L’ubriachezza è manifesta quando l’abuso di alcol supera la semplice ebbrezza (cioè, lo stato euforico tipico di chi alza il gomito) ed è accompagnato da manifestazioni esteriori, quali ad esempio la mancanza di autocontrollo, gli schiamazzi, il porre in essere condotte indecenti (urinare in pubblico, ecc.).

Cos’è l’ubriachezza colposa?

Per “ubriachezza colposa” si intende il forte stato d’ebbrezza tipico di chi ha assunto troppi alcolici in modo imprudente, cioè senza considerare le possibili conseguenze della sua condotta.

Secondo la legge penale, infatti, un fatto è colposo quando è commesso per imprudenza, negligenza o imperizia.

L’ubriachezza colposa è pertanto tipica di chi ha alzato il gomito in maniera sconsiderata, ad esempio durante una festa o una celebrazione.

Si contrappone alla “ubriachezza volontaria”, che si configura quando un soggetto assume alcolici con il preciso scopo di ubriacarsi, eventualmente proprio in vista della commissione di un reato. In quest’ultima ipotesi si parla di “ubriachezza preordinata” la quale, come diremo, è penalmente rilevante.

Com’è punita l’ubriachezza colposa?

Secondo la legge [2], l’ubriachezza colposa non esclude né diminuisce l’imputabilità del responsabile; stessa cosa dicasi per l’ubriachezza volontaria.

Ciò significa che chi commette un reato mentre è in preda ai fumi dell’alcol risponderà dello stesso come se fosse stato perfettamente lucido.

Insomma: ai fini della punibilità, l’ubriachezza è irrilevante, anche se essa deriva da un comportamento sconsiderato o perfino volontario (ad esempio, perché frutto di una sfida a chi si ubriaca prima).

Com’è punita l’ubriachezza preordinata?

Chi si ubriaca con lo scopo di commettere un reato o di accampare una scusa subisce un aumento di pena.

A differenza della fattispecie colposa, l’ubriachezza preordinata è quindi considerata come una sorta di aggravante: la legge infatti intende punire più severamente chi ha commesso il crimine in un volontario stato di ubriachezza.

È il caso di chi, per allentare i propri freni inibitori, decide di ubriacarsi prima di commettere un grave delitto; oppure di chi, pensando di non poter essere punito in stato di alterazione derivante dall’assunzione di alcolici, fa il pieno di whisky prima di tentare un furto.

Quando l’ubriachezza è incolpevole o accidentale?

Oltre all’ubriachezza colposa e volontaria, la legge [3] contempla anche il caso (invero raro) dell’ubriachezza incolpevole o accidentale.

Questa ipotesi ricorre ogni volta che un soggetto si ritrova in un forte stato di ebbrezza pur non volendolo, cioè per cause del tutto estranee alla sua volontà.

È l’ipotesi, ad esempio, dell’uomo che, a causa di un guasto in una distilleria e dell’ambiente saturo di alcol, finisce per essere ebbro pur non avendo bevuto neanche un goccio di alcol.

In questi casi, se l’ubriachezza è incolpevole e il soggetto è incapace di intendere e di volere, la punibilità è del tutto esclusa e, quindi, chi ha commesso il crimine non potrà essere punito.

 
Pubblicato : 1 Ottobre 2023 16:30