Cosa non può fare il proprietario e cosa può pretendere il conduttore: le norme che regolano il rapporto di locazione di un immobile a favore dell’affittuario.

Chi prende in affitto una casa ha il dovere di trattarla bene, di pagare le spese che gli competono, di riconsegnarla nello stato in cui l’ha ricevuta. Ma anche il padrone di casa ha determinati doveri, che diventano, automaticamente, diritti del conduttore. Di seguito vedremo tutti i diritti degli inquilini. Possono essere elencati brevemente in questo modo:

• diritto a ricevere l’immobile entro i termini e alle condizioni stabilite;
• diritto a pagare solo le spese che competono;
• diritto al pacifico godimento dell’immobile;
• diritto ad interrompere il contratto senza penali se il proprietario muore, fallisce o vende la casa;
• diritto di prelazione sull’acquisto della casa se il contratto lo prevede;
• diritto a partecipare alle riunioni condominiali;
• diritto alla privacy;
• diritto a fare delle migliorie senza creare dei danni o alterare la destinazione d’uso e il decoro dell’immobile.

Diritto dell’inquilino al modo in cui ricevere l’immobile

L’inquilino ha il diritto di ricevere l’immobile entro i termini e alle condizioni stabilite nel contratto. Secondo il Codice civile, infatti [1], se al momento della consegna la cosa locata è affetta di vizi che ne diminuiscono in modo apprezzabile l’idoneità all’uso pattuito, il conduttore può domandare la risoluzione del contratto o una riduzione del corrispettivo, salvo che si tratti di vizi da lui conosciuti o facilmente riconoscibili.

In caso contrario il proprietario deve risarcire i danni che derivano dai vizi, a meno che non provi che non ne era a conoscenza non per sua colpa.

Diritto dell’inquilino a pagare solo le sue spese

L’inquilino ha il diritto di pagare solo le spese di sua competenza. Nello specifico, si tratta delle spese condominiali e di quelle di manutenzione ordinaria:

• dell’ascensore e dell’antenna televisiva;
• degli impianti di riscaldamento dell’acqua, del condizionamento d’aria e dell’addolcimento dell’acqua;
• dell’impianto antincendio, la ricarica degli estintori, le ispezioni ed i collaudi;
• del serbatoio dell’autoclave, l’ispezione, i collaudi e la lettura del contatore;
• di pozzetti e condotti dell’impianto di spurgo;
• dell’illuminazione (compresi i consumi);
• degli arredi (corrimano, marmi, cassette della posta, ecc.);
• degli armadietti dei contatori;
• delle grondaie;
• del cancello automatico;
• de citofono;
• delle ringhiere;
• delle piante che si trovano nelle aree verdi del condominio.

Inoltre, deve farsi carico dei consumi dell’energia elettrica relativa all’attività del 90% della spesa relativa di amministrazione del condominio e del 90% della spesa che riguarda:

• la manutenzione della portineria;
• il compenso del portiere e del sostituto, compresi i contributi assicurativi e previdenziali, l’accantonamento liquidazione, la tredicesima, i premi, le ferie ed le indennità varie, anche locali;
• l’alloggio del portiere;
• il materiale per la pulizia.

Diritto dell’inquilino al pacifico godimento dell’immobile

L’inquilino ha il diritto ad avere da parte del proprietario il pacifico godimento dell’immobile contro le eventuali pretese di diritti di terzi, come potrebbe essere l’usufrutto di un parente.

Diritto dell’inquilino ad apportare delle migliorie

L’inquilino può attuare delle migliorie all’immobile, purché non creino danno e non ne alterino la destinazione d’uso o il decoro. Tali modifiche devono essere rimosse a fine contratto se richiesto dal proprietario.

Diritti dell’inquilino se il proprietario viene a mancare

L’inquilino ha diritto a porre fine al contratto di affitto se il proprietario:

• fallisce;
• muore;
• vende la casa.

Diritto dell’inquilino a partecipare alle assemblee

L’inquilino ha il diritto di partecipare alle assemblee del condominio in cui abita. Significa che ha diritto di voto per quel che riguarda:

• le spese per ordinaria manutenzione;
• le modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento dell’aria.

Diritto dell’inquilino alla privacy

Il proprietario non può accedere all’immobile dato in affitto quando gli pare e piace: l’inquilino ha diritto a mantenere la privacy nell’appartamento per il quale paga il canone. Nessuno, nemmeno il padrone di casa, può entrare nell’appartamento senza il consentimento dell’inquilino.

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