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Trasferta durante orario lavoro: va retribuita?

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(@salvatore-cirilla)
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Lavoro per una società che offre servizi di consulenza e ha varie sedi in Italia. Non mi viene corrisposta l’indennità di trasferta, e lo spostamento verso un’altra sede dovrebbe avvenire durante l’orario di lavoro. È corretto tutto ciò?

L’orientamento oramai unanime della giurisprudenza sostiene che il tempo necessario al dipendente per recarsi sul luogo di lavoro deve essere considerato come lavorativo, nel caso in cui lo spostamento sia funzionale rispetto alla prestazione (Cassazione civile, sez. lav., 13/10/2021, n. 27920).

La qual cosa si verifica nel caso di specie, in cui lo spostamento è, all’evidenza, funzionale rispetto alla prestazione, poiché il dipendente, obbligato a presentarsi presso la sede aziendale, è poi di volta in volta destinato in diverse località per svolgervi la sua prestazione lavorativa.

Pertanto, trattandosi di un arco temporale in cui Lei non dispone liberamente del proprio tempo, giacché risulta a disposizione del datore di lavoro, non potrà non considerarsi orario lavorativo.

Discorso diverso potrebbe essere fatto per il caso in cui il lavoratore non ha una sede di lavoro fissa ed abituale.

Infatti, in questo caso, il tempo occorrente per gli spostamenti da e verso il domicilio del lavoratore non va ricompreso nell’orario di lavoro in ragione del fatto che si tratta di un’ipotesi in cui il lavoratore non ha una sede di lavoro fissa ed abituale.

Per tali ragioni, Lei ha ragione a sostenere la mancata retribuzione delle ore lavoro consumate negli spostamenti.

Tuttavia, per valutare se agire legalmente, o meno, fare un’analisi costi-benefici.

Se, ad esempio, l’azienda è di grandi dimensioni, possibilmente la Sua azione legale non porterebbe a particolari ritorsioni.

Diversamente, se l’azienda è di piccole/medie dimensioni, questo potrebbe accadere.

Con ciò, non La voglio intimorire sugli effetti della Sua azione, in quanto Lei agisce per un Suo diritto; tuttavia, è giusto fare delle considerazioni anche sul possibile rapporto futuro con il datore di lavoro, che così potrebbe inclinarsi definitivamente.

Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Salvatore Cirilla

 
Pubblicato : 29 Aprile 2023 14:00