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Straordinari pagati come indennità di trasferta: cosa si rischia

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(@angelo-greco)
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Conosci le possibili conseguenze se gli straordinari vengono camuffati come indennità di trasferta? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Ti sei mai chiesto cosa potrebbe accadere se i tuoi straordinari fossero pagati come indennità di trasferta? Questa pratica, purtroppo non così rara, potrebbe nascondere delle insidie non solo per il datore di lavoro ma anche per il lavoratore. In questo articolo, esploreremo questa pratica, cercando di capire quali possono essere le conseguenze legali e fiscali. Questa tematica può sembrare complessa, ma cercheremo di spiegarla nel modo più semplice e comprensibile possibile.

Cosa succede se gli straordinari sono camuffati da indennità di trasferta?

Se gli straordinari vengono pagati come indennità di trasferta, il lavoratore può trovarsi di fronte ad un accertamento fiscale di maggior reddito. Questo perché, in assenza di documentazione che attesti le trasferte, gli straordinari “in nero” camuffati come rimborsi spese per viaggi possono essere interpretati come un tentativo di ridurre il reddito del lavoratore.

Come avviene il controllo del fisco?

L’accertamento avviene durante le verifiche delle autorità competenti, come la Guardia di Finanza, all’interno dell’azienda. In caso di discrepanza tra la documentazione esistente e i rimborsi per le spese di trasferta, l’importo rimborsato al dipendente può essere equiparato agli straordinari e come tale essere tassato in capo al dipendente.

Naturalmente il rischio è anche del datore di lavoro che in tal modo risparmia sui contributi previdenziali.

Immagina di lavorare come facchino per un’azienda di grande distribuzione. Ogni volta che lavori oltre l’orario normale, l’azienda ti rimborsa come se tu avessi effettuato una trasferta, anche se non hai mai lasciato il tuo luogo di lavoro. In questo caso, la Guardia di Finanza potrebbe accertare che l’importo ricevuto corrisponde esattamente agli straordinari che hai svolto, portando ad un accertamento di maggior reddito.

Quali sono le conseguenze di questa pratica?

Se l’autorità competente stabilisce che l’importo corrisposto come indennità di trasferta è in realtà un pagamento per straordinari, il lavoratore può essere tenuto a pagare le tasse sul reddito non dichiarato. Inoltre, l’azienda potrebbe incorrere in sanzioni per aver tentato di risparmiare sul costo del lavoro attraverso questa pratica.

Cosa dice la giurisprudenza sui finti rimborsi spese per trasferte e viaggi?

È legittimo l’accertamento di maggior reddito al lavoratore inchiodato dalla inesistente documentazione, presso l’azienda, sui rimborsi per le spese di trasferte che, in realtà, sono ore di straordinario. Come appurato dalle Fiamme gialle in sede di verifica, l’importo contestato e non rimborsato al dipendente risulta coincidere con gli straordinari; pertanto, si configura un espediente messo in piedi per ottenere un risparmio sul costo del lavoro. Lo ha stabilito la Ctr di Potenza con la sentenza 379/16, pubblicata dalla seconda sezione.

 
Pubblicato : 13 Giugno 2023 11:15