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Sparare per spaventare è reato?

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(@mariano-acquaviva)
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Quando è legale possedere un’arma? Esplodere colpi di arma da fuoco per incutere timore è reato? Sparare in aria è un crimine?

La detenzione e l’utilizzo di qualsiasi tipologia di arma è severamente disciplinata dalla legge italiana, la quale sanziona penalmente chiunque sia trovato in possesso di uno strumento atto ad offendere per il quale non è stata ottenuta alcuna autorizzazione. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: sparare per spaventare è reato?

In altre parole, si tratta di capire se l’esplosione di alcuni colpi di arma da fuoco, fatto solo per incutere timore, costituisca un crimine oppure no. Classico caso è quello dell’uomo che, accortosi di un ladro in giardino, spari in aria con la propria pistola solo per spaventarlo e indurlo a desistere dai propri intenti criminosi. Una condotta del genere costituisce a propria volta reato? Vediamo cosa dice la legge.

Quando si può possedere un’arma?

La legge italiana consente di possedere un’arma solamente se è stata ottenuta la licenza amministrativa dalla questura oppure dalla prefettura.

In poche parole, è legale avere un’arma soltanto previa autorizzazione dell’autorità pubblica.

È invece legale avere in casa un’arma impropria, cioè uno strumento che non è realizzato per l’offesa personale ma che può ugualmente essere utilizzato in tal senso: si pensi a un martello, a un coltello per tagliare la carne, a un’ascia, ecc.

Questi oggetti possono essere acquistati e custoditi in casa (o in altro luogo di privata dimora) senza che occorra alcuna licenza; tuttavia, non possono mai essere trasportati senza un giustificato motivo.

L’uomo che va a tagliare la legna può portare con sé un’ascia lungo il tragitto che conduce al bosco; non può farlo, invece, se va al supermercato.

Quando si può avere il porto d’armi?

La licenza amministrativa che consente l’acquisto e la detenzione di armi prende il nome di “porto d’armi” ed è rilasciata dall’autorità pubblica per l’attività di caccia, per uso sportivo oppure per difesa personale.

In ogni caso, per ottenere il porto occorre dimostrare la propria idoneità psico-fisica, l’incensuratezza (cioè, l’assenza di precedenti penali) e le ragioni che giustificano la richiesta, oltre a provvedere a una serie di adempimenti burocratici.

Il porto d’armi giustifica il possesso e il trasporto dell’arma solo per i fini per cui la licenza è stata rilasciata.

Chi intende andare a caccia deve trasportare il fucile chiuso nell’apposita custodia, a sua volta protetta all’interno del bagagliaio.

È reato sparare per spaventare?

Esplodere un colpo d’arma da fuoco solamente per spaventare una persona costituisce reato anche se si è in possesso della licenza amministrativa, cioè del porto d’armi? La risposta è sì.

Sparare per incutere timore costituisce una minaccia a tutti gli effetti il che, già di per sé, costituisce un reato [1].

Se poi con il colpo d’arma da fuoco si intende anche perseguire un certo scopo illecito, allora possono integrarsi crimini ben più gravi, come ad esempio l’estorsione o la violenza sessuale

Secondo il codice penale [2], chiunque costringe una persona a fare (o ad omettere di fare) qualcosa per ottenere un ingiusto profitto, è punito con la reclusione da cinque a dieci anni e con la multa da 1.000 a 4.000 euro.

È il caso del “pizzo” chiesto da camorristi e mafiosi.

Carlo si presenta davanti al negozio di Matteo per ottenere il pizzo mensile. Davanti al rifiuto di questi, esplode un paio di colpi d’arma da fuoco in aria, spaventando Matteo fino a indurlo a pagare.

Se poi la minaccia è volta a ottenere una prestazione sessuale, si commette il grave delitto di stupro, punito con la reclusione da sei a dodici anni [3].

Angelo costringe Maria a consumare un rapporto sessuale dopo aver sparato un colpo con la propria pistola.

Nell’ipotesi in cui l’uso delle armi sia fatto per incutere pubblico timore o per generare disordine, si integra il grave reato di stesa.

Due camorristi, per rivendicare il controllo su un determinato quartiere, cominciano a esplodere colpi di pistola nel bel mezzo della piazza.

Insomma: sparare per spaventare costituisce un reato che, nella sua forma più lieve, può costituire una minaccia fino ad arrivare a ipotesi delittuose ben più gravi.

Sparare per spaventare un ladro è reato?

L’uomo che spara in aria per spaventare il ladro sorpreso in casa o in giardino rischia ugualmente di incorrere nel reato di minaccia, a meno che non dimostri che il colpo esploso fosse assolutamente indispensabile per tutelare i propri diritti. In questo caso ricorrerebbe la scriminante della legittima difesa.

Sparare in aria è reato?

Anche sparare senza la volontà di spaventare qualcuno può costituire un reato.

Secondo il codice penale [4], chiunque, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze, lungo una pubblica via o in direzione di essa, spara con armi da fuoco, è punito con l’ammenda fino a 103 euro.

In buona sostanza, la legge intende tutelare l’ordine pubblico e l’incolumità delle persone sanzionando chiunque utilizzi un’arma in un luogo in cui, anche solo potenzialmente, possono esservi altre persone.

Per la Cassazione [5], il reato si integra anche se l’arma è legalmente detenuta in ragione del porto rilasciato dalle autorità competenti.

Non costituisce questa tipologia di reato, invece, sparare colpi con armi ad aria compressa, non potendo essere equiparate alle armi da fuoco [6].

 
Pubblicato : 30 Dicembre 2023 11:30