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Si può vendere la casa familiare all’insaputa del coniuge?

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(@mariano-acquaviva)
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È legale vendere l’immobile per impedire che venga assegnato alla moglie? Si può alienare la casa che è già stata assegnata dal giudice all’ex coniuge?

A seguito della separazione il giudice, in mancanza di accordo, deve stabilire chi continuerà ad abitare all’interno della casa familiare, cioè dell’immobile in cui i coniugi hanno fissato la loro residenza e dove hanno convissuto. L’assegnazione può diventare una vera e propria guerra senza esclusione di colpi tra marito e moglie, soprattutto quando uno di essi, nonostante ne sia il proprietario esclusivo, si vede costretto ad abbandonare l’immobile in cui ha vissuto fino ad allora e a trovare un nuovo alloggio. È in questo contesto che si pone la seguente domanda: si può vendere la casa familiare all’insaputa del coniuge?

In pratica vedremo se il marito può vendere l’immobile per impedire che venga assegnato alla moglie. Il problema potrebbe però porsi anche successivamente alla separazione: in questa ipotesi, bisogna capire se la vendita è legittima nonostante il provvedimento con cui il giudice ha già disposto l’assegnazione della casa. Procediamo per gradi.

Separazione coniugi: a chi viene assegnata la casa?

Normalmente, a seguito della separazione, la casa familiare in cui i coniugi hanno convissuto viene assegnata alla moglie.

Non si tratta di una scelta sessista, in quanto la legge stabilisce che il godimento della casa familiare è attribuito tenendo prioritariamente conto dell’interesse dei figli [1].

Poiché si ritiene che la prole, soprattutto in tenera età, non possa fare a meno della presenza e della vicinanza della madre, ne deriva che, la maggior parte delle volte, a seguito della separazione, l’immobile viene assegnato alla moglie, a prescindere dall’effettiva proprietà dello stesso.

In buona sostanza, ciò significa che:

  • in presenza di figli minori (o maggiorenni non economicamente indipendenti), è molto probabile che la casa vanga assegnata alla moglie anche se è di proprietà del marito;
  • se non ci sono figli minori, la casa può tranquillamente essere assegnata al legittimo proprietario.

Si può vendere la casa familiare prima della separazione?

È possibile vendere la casa familiare per impedire che, dopo la separazione, venga assegnata al coniuge che non ne è proprietario?

Carlo e Francesca stanno per avviare la causa per la separazione. Carlo, temendo che la casa familiare di cui è proprietario esclusivo possa essere assegnata alla moglie, decide di venderla precipitosamente per evitare di perderla.

Secondo la legge, è legale vendere l’immobile di cui si è titolari esclusivi, non essendo necessario il consenso del soggetto che vive all’interno.

In altre parole, il marito può vendere la casa familiare di cui è proprietario prima che il giudice la assegni alla moglie, senza l’autorizzazione di costei.

Secondo la Cassazione [2], tuttavia, una condotta del genere potrebbe costituire un’ipotesi di abuso del diritto, consistente nella condotta lecita posta in essere per perseguire un obiettivo diverso da quello voluto dal legislatore.

Un uomo, in procinto di separarsi, vende la casa al padre, ottenendola poi in comodato per soli sei mesi, quanto basta affinché il genitore, alla scadenza, possa chiedere il rilascio dell’immobile occupato dalla ex moglie del figlio, assegnataria dell’immobile in quanto collocataria della prole.

Secondo la giurisprudenza, è perfettamente legittimo il ricorso agli schemi negoziali della compravendita e del comodato, ma tale condotta denota un abuso del diritto se è diretta ad eludere la disciplina che consente alla moglie affidataria della prole di ottenere l’assegnazione della casa familiare.

Di conseguenza, dobbiamo concludere affermando che:

  • il proprietario esclusivo della casa familiare può vendere la stessa all’insaputa del coniuge;
  • se la compravendita è effettuata al solo scopo di sottrarre l’immobile all’assegnazione, il coniuge “defraudato” potrebbe chiedere al giudice di tutelare i propri diritti, magari disponendo ugualmente l’assegnazione oppure un congruo risarcimento dei danni.

Si può vendere la casa familiare assegnata all’ex coniuge?

Vediamo ora l’altra ipotesi, cioè la vendita della casa familiare che è già stata assegnata all’ex coniuge (in genere, alla moglie).

Anche questo tipo di operazione è legale, ma non impedisce al coniuge assegnatario di continuare a rimanere nell’abitazione: il provvedimento di assegnazione del giudice, infatti, è opponibile ai terzi, con la conseguenza che l’acquirente non potrà mandare via il coniuge che vive all’interno in forza della decisione giudiziaria.

È per questa ragione che vendere un immobile già assegnato è molto difficile: l’acquirente, infatti, dovrebbe essere disposto ad “accollarsi” l’assegnatario, nella speranza che il provvedimento venga presto revocato (ad esempio, perché i figli sono diventati maggiorenni e hanno trovato lavoro).

 
Pubblicato : 3 Agosto 2023 07:30