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Si può guidare con un occhio solo?

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(@mariano-acquaviva)
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La perdita della vista a un solo occhio impedisce di mettersi alla guida per circolare su una strada pubblica? Quali sono i requisiti visivi per poter guidare?

Porsi alla guida di un veicolo è un’attività tanto comune quanto pericolosa. Gli incidenti stradali sono purtroppo all’ordine del giorno e, a volte, le conseguenze che ne derivano sono fatali. Non a caso, la legge impone a tutti coloro che circolano su una strada pubblica di assicurarsi dal rischio di sinistri. Con il presente articolo ci occuperemo di una questione in particolare: vedremo cioè se si può guidare con un solo occhio.

Si tratta di una problematica che riguarda coloro che, a causa di una patologia o di un incidente, sono rimasti (anche solo temporaneamente) privi della vista a un occhio. Questa condizione consente di potersi mettere alla guida oppure si tratta di un illecito sanzionabile in caso di accertamento da parte della polizia stradale? Vediamo cosa dice la legge.

È possibile guidare l’auto con un occhio solo?

La perdita della vista ad un solo occhio non impedisce necessariamente la guida, a condizione che la vista residua sia del livello richiesto (di tanto parleremo a breve).

Il divieto sussiste solamente per la guida di veicoli commerciali pesanti (i camion con peso superiore ai 3.500 kg, carico compreso) o per veicoli di servizio pubblico (autobus, ecc.), per i quali invece occorre di norma avere la vista ad entrambi gli occhi.

Approfondiamo meglio la questione analizzando quali sono i requisiti visivi per potersi mettere alla guida.

Quali sono i requisiti visivi per poter guidare?

La legge stabilisce che per guidare un veicolo a motore è necessario soddisfare un’acutezza visiva minima, eventualmente raggiungibile mediante l’uso di strumenti correttivi (occhiali, lenti a contatto, ecc.), che varia a seconda del tipo di patente.

L’acuità (o acutezza) visiva è l’abilità dell’occhio di percepire e definire in maniera nitida i dettagli. Solitamente, il valore 10/10 indica un’acuità normale.

Come detto, i requisiti visivi variano in base al tipo di patente di guida. Per essere più precisi:

  • per le patenti A e B (quest’ultima necessaria per condurre un’automobile) è richiesta un’acutezza visiva binoculare complessiva di 7/10, di cui almeno 2/10 per l’occhio peggiore e 5/10 per quello migliore;
  • per le patenti C, D, K e CQC è richiesta, invece, un’acutezza visiva binoculare complessiva di 12/10, di cui almeno 4/10 per l’occhio peggiore e 8/10 per quello migliore.

Questi parametri vengono esaminati nel corso della visita medica per il rilascio o il rinnovo della patente.

Se viene riscontrato un deficit di tali parametri, il giudizio di idoneità è rimesso alla Commissione Medica Locale dell’Asl che, a sua discrezione, può valutare se concedere l’abilitazione alla guida con alcune limitazioni.

Chi ha un occhio solo può guidare?

Come anticipato, chi vede da un solo occhio può mettersi alla guida, ma alle seguenti condizioni.

Un monocolo, ovvero colui che vede da un occhio solo, può conseguire la patente:

  • solo di tipo A e B;
  • soltanto se l’altro occhio possiede un’acutezza visiva non inferiore a 8/10, raggiungibile anche con correzione di lenti (correzione che dev’essere tollerata ed efficace).

Il rilascio di una patente di tipo professionale (C, D, K e CQC) per i monocoli è invece ammesso solo in casi eccezionali.

Per concedere il nullaosta alla guida, il medico che visita il soggetto che ha la vista solo a un occhio deve:

  • certificare che tale condizione esista da un periodo di tempo sufficientemente lungo (almeno sei mesi), tale da consentirgli il giusto adattamento;
  • accertare che il campo visivo consenta una visione in orizzontale di almeno 120 gradi, non inferiore a 60 gradi verso destra o verso sinistra, di 25 gradi verso l’alto e 30 gradi verso il basso;
  • riscontrare l’assenza di difetti in un raggio di 30 gradi rispetto all’asse centrale;
  • accertare il possesso di una visione sufficiente in relazione all’illuminazione crepuscolare(cioè, a seguito del tramonto del sole) e dopo l’abbagliamento (dovuto ai fari delle auto che provengono dal senso opposto, ad esempio).

Nel caso in cui uno o più requisiti risultino insufficienti, la decisione circa l’idoneità alla guida spetta alla Commissione Medica Locale che, avvalendosi della consulenza di un medico specialista oculista, valuta se la patente di guida può essere rilasciata o rinnovata, eventualmente anche con durata ridotta ed eventuali limitazioni per la guida notturna.

 
Pubblicato : 29 Novembre 2023 17:30