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Si possono sequestrare le chat WhatsApp in caso di evasione fiscale?

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(@angelo-greco)
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La Corte di Cassazione stabilisce la legittimità del sequestro delle chat WhatsApp fra colleghi di studio e professionisti per controlli fiscale.

Nell’era digitale, mail, chat e sms sono diventati strumenti quotidiani di comunicazione, ma cosa succede quando tali comunicazioni contengono prove di un’evasione fiscale? Immaginiamo il caso di due avvocati che, nel conversare tra loro tramite smartphone, si accordino sulla divisione di un compenso ricevuto in nero da un cliente. Se uno dei due dovesse condividere con l’altro il fatto di aver ricevuto i soldi senza emettere fattura, basterebbe ciò all’ufficio delle imposte per dimostrare l’illecito tributario?

La recente sentenza n. 11607/2024 della Corte di Cassazione del 20 marzo 2024 fornisce risposta a un’interessante questione: si possono sequestrare le chat WhatsApp in caso di evasione fiscale oppure bisogna rispettare le condizioni e le procedure previste dalla legge per le intercettazioni telefoniche? Quando sono in corso indagini fiscali, è legittima l’estrazione delle conversazioni presenti sui cellulari dei professionisti in caso di sospetta evasione?

Questo articolo esplora i dettagli e le implicazioni di tale decisione.

Quando sono possibili le intercettazioni?

Le intercettazioni telefoniche e ambientali sono strumenti investigativi intrusivi, che possono essere effettuati dalla polizia giudiziaria o della Guardia di Finanza solo in presenza di gravi indizi di reato e in conformità a precise disposizioni di legge.

In particolare, le intercettazioni possono essere disposte solo dal pubblico ministero in presenza di:

  • gravi indizi di reato: per reati puniti con la reclusione non inferiore nel massimo a 5 anni, delitti concernenti sostanze stupefacenti o psicotrope, armi e le sostanze esplosive, contrabbando, minaccia, usura, abusiva attività finanziaria, abuso di informazioni privilegiate, manipolazione del mercato, molestia o disturbo alle persone col mezzo del telefono, relativi a materiale pedopornografico;
  • assoluta indispensabilità: l’intercettazione deve essere l’unico mezzo idoneo ad acquisire le prove necessarie per le indagini;
  • autorizzazione del giudice per le indagini preliminari: il giudice deve valutare la sussistenza dei gravi indizi di reato e dell’assoluta indispensabilità dell’intercettazione.

Esistono due tipi di intercettazione:

  • intercettazione telefonica: riguarda le conversazioni telefoniche;
  • intercettazione ambientale: riguarda le conversazioni in un ambiente chiuso.

Controlli fiscali: per il sequestro del cellulare vale la legge sulle intercettazioni?

La Corte di Cassazione ha chiarito che mail, chat e sms tra professionisti possono essere sequestrati senza la necessità di un decreto motivato del giudice o la presenza di gravi indizi di reato. Questo perché tali comunicazioni, una volta avvenute, si trasformano in “corrispondenza statica“, non sottoposta alle regole sulle intercettazioni telefoniche, intercettazioni che – come visto sopra – richiedono condizioni specifiche per essere legittimate.

Quali sono le condizioni per considerare una comunicazione intercettabile?

Per essere considerata un’intercettazione, la comunicazione dev’essere “in corso” nel momento in cui viene catturata, e dev’essere acquisita in modo occulto, senza che i soggetti coinvolti ne siano a conoscenza. Questo non si applica alle comunicazioni elettroniche già avvenute e conservate nei dispositivi, che sono considerate invece come documenti e possono quindi essere sequestrate nel quadro di un’indagine.

Perché le comunicazioni elettroniche sono considerate corrispondenza?

La Corte estende la definizione di “corrispondenza” a ogni forma di comunicazione di pensiero umano, inclusi gli scambi di messaggi elettronici. Quindi, chat come WhatsApp, e-mail e sms rappresentano una forma di corrispondenza e, una volta concluse, possono essere ritenute documenti ai fini delle indagini.

Dunque, nell’esempio da cui siamo partiti a inizio articolo, è legittima l’acquisizione delle conversazioni dei professionisti per documentare l’evasione fiscale commessa dagli stessi.

Quali sono le implicazioni di questa decisione?

Questa sentenza segna un punto di svolta per le indagini fiscali e legali, ampliando gli strumenti a disposizione degli inquirenti.

 
Pubblicato : 21 Marzo 2024 12:00