Se mi offendono in chat come mi tutelo?
Ho subito un’offesa in una chat privata. Come mi tutelo?
Offendere l’onore o il decoro di una persona presente costituiva il reato di ingiuria (disciplinato dall’articolo 594 del Codice penale) fino a gennaio 2006.
In quella data, infatti, è stato cancellato dal Codice penale il reato di ingiuria che, da allora, non è più un fatto di rilievo penale, ma costituisce soltanto un illecito civile.
Cosa significa?
Significa che se sei stato offeso da una persona ed eri presente al momento in cui l’offesa era pronunciata, questo fatto non sarà più un reato e non dovrai, per tutelarti e difendere il tuo onore, andare in caserma e fare denuncia.
Potrai invece rivolgerti ad un legale per citare chi ti ha offeso davanti al giudice civile (con un atto di citazione) per chiedere il risarcimento dei danni che l’offesa ti ha arrecato.
Avrai cinque anni di tempo per citare in giudizio chi ti ha offeso e i cinque anni decorreranno dal giorno in cui l’offesa ti è stata rivolta.
Sarà necessario dimostrare al giudice che effettivamente la persona che hai citato in giudizio ti ha offeso (potrai a questo scopo citare in giudizio testimoni presenti al fatto o depositare screen shot delle conversazioni contenenti l’offesa).
In casi simili la quantificazione dell’entità del danno è sovente rimessa all’equo apprezzamento del giudice (e ovviamente tanto più alta sarà la quantificazione del danno quanto maggiore sarà stata la diffusione dell’offesa da parte di terzi e la gravità stessa dell’offesa).
Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Angelo Forte
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