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Rubare una cosa rubata è reato?

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(@mariano-acquaviva)
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Quando c’è reato di furto? Sottrarre un oggetto rubato integra a propria volta un furto? È legale riprendersi il proprio bene rubato?

Il furto è senz’altro il reato più antico e diffuso al mondo. Per esso la legge prevede la pena della reclusione, di entità variabile in base alla gravità del fatto commesso: una cosa, infatti, è rubare dieci euro, altro è sottrarre un prezioso diamante, magari intrufolandosi in casa altrui e forzando la cassaforte. Con il presente articolo ci concentreremo su un particolare argomento: vedremo cioè se rubare una cosa rubata è reato.

Anche i ladri, infatti, possono diventare vittime del loro stesso crimine. Si pensi al borseggiatore che, dopo aver sfilato il portafogli dalla tasca dell’ignara vittima, finisca a propria volta per essere derubato da un altro malvivente. In un’ipotesi del genere, chi ha commesso il secondo furto può essere incriminato penalmente? Vediamo cosa dice la legge.

Furto: quando c’è reato?

Secondo l’articolo 624 del codice penale c’è furto quando ci si impossessa di un bene altrui sottraendolo a chi lo detiene, al fine di trarne un profitto.

In pratica, sono tre gli elementi principali del reato di furto:

  • l’impossessamento, che consiste in qualsiasi condotta volta a fare proprio, per un apprezzabile lasso di tempo, un certo bene. Non c’è quindi furto se ci si limita a prendere un oggetto altrui solo per spostarlo, ad esempio per portarlo in un luogo diverso da quello in cui si trovava, senza però la volontà di portarlo via al legittimo titolare;
  • la sottrazione ai danni di chi detiene il bene. L’impossessamento deve causare la privazione della cosa a danno del legittimo detentore dell’oggetto. Ciò significa che si ha furto anche quando si prende, per tenerlo con sé, un bene che, al momento della sottrazione, è nelle mani di persona diversa dal titolare. Si pensi a chi ruba l’auto guidata da un parente del proprietario;
  • il profitto. Chi ruba deve farlo per un vantaggio, proprio o di altri. Non si deve trattare di un vantaggio necessariamente patrimoniale. Ad esempio, c’è furto anche se si rubano i progetti innovativi di un’impresa rivale, così da minarne la capacità di fare concorrenza.

È reato rubare una cosa rubata?

Quanto detto sinora ci consente di capire che rubare una cosa rubata è reato visto che, per aversi furto, non occorre sottrarre il bene dalle mani del proprietario: è sufficiente impossessarsi di una cosa altrui, che non sia propria.

Poco importa, quindi, che la vittima del “secondo furto” sia a propria volta un ladro: la legge non presuppone che il soggetto a cui sia stato sottratto il bene sia in regola, cioè vanti sulla cosa stessa una detenzione legittima.

Come ha affermato la giurisprudenza [1], configura reato anche la sottrazione del bene al ladro che ne abbia illecitamente acquisito il possesso, sul presupposto che lo scopo del delitto di furto è quello di proteggere la detenzione delle cose come mera relazione di fatto.

Possiamo quindi affermare il seguente principio: il furto punisce la sottrazione del bene a danno di chiunque detenga la cosa al momento del fatto; non è quindi punita la sola sottrazione al legittimo proprietario.

L’acquisto consapevole di una cosa rubata costituisce invece il diverso e ancora più grave reato di ricettazione.

È reato riprendersi il proprio bene rubato?

Secondo la Corte di Cassazione [2], riprendersi la propria roba da un ladro non è reato, in quanto il soggetto che agisce non vuole fare altro che riacquistare il possesso di una cosa che è già sua.

Come ricordato in precedenza, infatti, il reato di furto presuppone l’altruità della cosa (a prescindere da chi la detiene); di conseguenza, chi sottrae a qualcun altro un bene proprio non può commettere furto, in quanto l’oggetto della sottrazione non è una cosa di altri bensì propria.

Ciononostante, chi intende recuperare il bene che gli è stato rubato deve stare attento a non commettere il reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, che si configura ogni volta che, al fine di recuperare il proprio bene, si utilizzi violenza sulle cose o sulla persona.

Carlo, per riprendersi l’orologio che gli è stato rubato, forza la portiera dell’auto in cui il ladro l’ha nascosto.

Marta, per recuperare la collana di perle che le è stata illecitamente sottratta, minaccia il ladro di ingaggiare un killer affinché lo uccida.

Insomma: riprendersi il proprio bene rubato è legale, purché non si eserciti violenza né contro le cose altrui né contro la persona del ladro.

 
Pubblicato : 16 Dicembre 2023 12:15