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Risarcimento per una caduta in una buca non segnalata

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(@angelo-greco)
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Il Comune risarcisce per caduta in buca: danno morale e biologico riconosciuti.

In un contesto urbano, la sicurezza delle strade è una responsabilità primaria degli enti locali. Quando questa sicurezza viene meno, le conseguenze possono essere gravi per i cittadini. Un recente caso giudiziario ha messo in luce la responsabilità del Comune nel garantire la manutenzione delle vie cittadine, sottolineando l’obbligo di risarcimento ad un pedone caduto a causa di una buca non segnalata. La sentenza del tribunale di Gela n. 591, sezione Civile, del 27 ottobre 2023, stabilisce importanti precedenti in materia.

Quando il Comune è responsabile per il danno morale?

La responsabilità del Comune nel risarcimento del danno fisico e morale conseguente da una buca non segnalata deriva dalla sua posizione di custode del bene demaniale, in questo caso la strada. È l’articolo 2051 del codice civile a stabilire l’obbligo di risarcire i danni alla vittima: una responsabilità di tipo oggettivo, che prescinde quindi dall’accertamento di una eventuale colpa dell’amministrazione.

Il Comune si può difendere solo in un modo: dimostrando che il danno è dipeso da caso fortuito, ossia un evento imprevedibile e inevitabile. Questo può essere:

  • l’improvviso cedimento della strada che non abbia dato il tempo all’amministrazione di ripararlo o apporre la segnaletica;
  • un comportamento imprudente del pedone che non si sia accorto, nonostante la facile visibilità della buca, del pericolo stradale.

Secondo alcune sentenze della Cassazione, l’imprudenza del pedone può essere dimostrata dal fatto che questi era consapevole dell’esistenza dell’insidia stradale, cosa che ricorre quando questa si trova vicino casa o comunque in un tratto spesso percorso a piedi. Tuttavia, secondo la pronuncia in commento, il danno morale va riconosciuto indipendentemente dalla prossimità del domicilio della vittima al luogo dell’incidente se, al momento dell’incidente, la strada era poco illuminata (ad esempio una caduta avvenuta di notte in assenza di segnaletica).

Cosa dimostrare per avere il risarcimento?

Se il Comune non dimostra il caso fortuito, il pedone ha diritto al risarcimento immediato. Ma dovrà prima dimostrare:

  • la presenza della buca;
  • il danno fisico subito;
  • il fatto che quello specifico danno è derivato unicamente dalla caduta della buca e non da altri fattori concomitanti (ad esempio lo spintone di un passante o un laccio delle scarpe malmesso).

Quanto alla prova dell’insidia stradale, questa può essere data con documentazione fotografica.

I danni invece devono essere dimostrati con certificati medici.

Il terzo elemento, chiamato anche “rapporto di causalità”, può essere dimostrato solo con una dichiarazione testimoniale.

Quali danni vanno risarciti in caso di caduta nella buca?

Il danno che il pedone ha diritto a vedersi risarcito è:

  • il danno biologico ossia la lesione fisica: questo è determinato secondo apposite tabelle che attribuiscono una percentuale di invalidità a seconda della gravità del danno stesso;
  • il danno morale ossia la sofferenza interiore o fisica patita per l’incidente. Questo viene liquidato dal giudice secondo una valutazione equitativa, sulla base cioè della gravità del fatto;
  • il danno economico derivante sia dalle spese affrontate per le cure, sia dal mancato guadagno per la degenza a letto o in ospedale.

Che cosa stabilisce la sentenza sul risarcimento del Comune?

La sentenza in questione afferma che il Comune deve risarcire non solo il danno patrimoniale e biologico, ma anche il danno morale subito dal pedone a seguito della caduta. Questo perché la mancata manutenzione, che ha causato l’incidente, integra – almeno in astratto – il reato di lesioni personali colpose.

La questione non è di poco conto. Infatti secondo la Cassazione, il danno morale spetta solo in presenza di un comportamento che integra un reato.

Qual è l’importanza della testimonianza nell’accertamento dei fatti?

La testimonianza di un passante, che camminava poco dietro la vittima al momento dell’incidente, ha svolto un ruolo cruciale nel caso. Questa testimonianza ha confermato le condizioni della strada e l’illuminazione insufficiente, contribuendo a stabilire la responsabilità del Comune. Inoltre, il riconoscimento del luogo dell’incidente attraverso una fotografia ha rafforzato la credibilità della testimonianza, dimostrando che la vittima non era a conoscenza dei rischi nonostante la familiarità con la zona.

 
Pubblicato : 19 Febbraio 2024 14:30