Risarcimento padre assente
Genitore non ha mai dato il mantenimento ed è stato assente: si possono chiedere i danni? L’articolo esamina la condanna per il risarcimento in caso di mancato pagamento dell’assegno di mantenimento da parte di un genitore.
Quando un genitore non versa l’assegno di mantenimento stabilito per il figlio (minorenne o maggiorenne ma non ancora autosufficiente), quali sono le conseguenze legali? E in che modo il genitore collocatario (quello cioè presso cui il bambino vive) può ottenere un risarcimento per il danno subito? Queste domande sono purtroppo assai frequenti, a dimostrazione di come non tutti avvertano i doveri genitoriali come doveri morali prima ancora che giuridici. E così, non poche volte, si fa ricorso a stratagemmi per evitare di versare gli alimenti (ad esempio un licenziamento, la cessione dei beni e così via).
Più volte la Cassazione si è pronunciata sul diritto a ottenere un risarcimento dal padre assente, diritto che spetta sia al genitore che si è sempre occupato del figlio, sia al figlio stesso (il quale può agire anche una volta divenuto maggiorenne). Vediamo meglio cosa ha stabilito in proposito la giurisprudenza.
Cos’è il “diritto alla bigenitorialità”?
Il diritto alla bigenitorialità si riferisce al diritto di ogni bambino di avere due genitori e di crescere con loro in un ambiente sereno, pieno di amore e partecipazione. Questo diritto è garantito dalla Costituzione. Ecco perché la legge punisce severamente un padre che si sottrae ai suoi doveri e diventa assente. Lo punisce sia penalmente, tramite la previsione del reato di sottrazione ai doveri familiari, sia civilmente, tramite la previsione di un risarcimento del danno.
Cosa dice la legge sull’assenza di un padre?
Secondo la Cassazione, un padre che non partecipa alla vita del suo figlio e non fornisce alcun sostegno economico può affrontare delle severe conseguenze. Queste conseguenze non riguardano solo i padri che non pagano l’assegno di mantenimento, ma anche quelli che si distaccano emotivamente dai propri figli, ignorando gli appuntamenti settimanali, non telefonando o non partecipando ai momenti più importanti della loro crescita.
A riguardo, tanto il genitore collocatario quanto il figlio possono agire dinanzi al tribunale per ottenere il risarcimento del danno. Vedremo più avanti quali sono le voci di danno che possono essere richieste.
Quali sono gli obblighi dei genitori nei confronti dei figli?
Quando un bambino nasce, entrambi i genitori hanno il dovere di riconoscerlo e di contribuire al suo sostentamento. Questo obbligo vale anche se uno dei genitori non ha riconosciuto il bambino fin dall’inizio. Il diritto del bambino a essere mantenuto, istruito e educato da entrambi i genitori esiste dal momento della sua nascita.
Ecco perché il reato in capo al padre assente scatta anche se:
- il padre non ha riconosciuto il figlio;
- la madre non ha agito contro di lui per ottenere il riconoscimento;
- non c’è stata alcuna sentenza che abbia fissato l’assegno di mantenimento per il figlio (il mantenimento infatti è dovuto a prescindere dall’ordine di un giudice, per il solo fatto di aver dato alla luce un bambino).
Quali sono i diritti dei figli nei confronti del padre?
Un figlio ha il diritto di essere risarcito per il danno causato dall’assenza volontaria del padre. Questo diritto esiste dal giorno della nascita del bambino, e il giudice deve calcolare l’incidenza del danno subito fino al momento della richiesta di risarcimento.
Un figlio che non ha ricevuto né il sostentamento né l’affetto dovuti dal padre può richiedere:
- Il risarcimento del danno patrimoniale, che riguarda la perdita delle opportunità di crescita che il bambino avrebbe potuto avere se avesse avuto accesso alle risorse economiche negategli (come l’istruzione, i viaggi, le interazioni sociali, le scuole private).
- il risarcimento del danno morale, che riguarda la mancanza di affetto e l’assenza della figura maschile, indispensabile – al pari di quella femminile – per una crescita sana.
Quali sono i diritti della madre se il padre è assente?
Secondo l’art. 316-bis del codice civile, il genitore collocatario può chiedere al giudice il pagamento diretto, in proprio favore, di una quota dello stipendio dell’altro genitore, che il suo datore di lavoro deve trattenere e versare direttamente al richiedente. Ciò avviene a titolo di contributo per il mantenimento del figlio minore. Tuttavia, questo non esclude la possibilità di chiedere un ulteriore risarcimento del danno in base alle regole generali appena viste. Questo ulteriore danno è costituito dal cosiddetto pretium doloris, ossia la sofferenza, in caso di mancato pagamento dell’assegno di mantenimento. Ciò significa che il genitore collocatario ha diritto a essere risarcito non solo per le spese sostenute per il figlio (con conseguente contrazione della sua qualità di vita e del potere di acquisto), ma anche per i danni morali subiti.
Cosa succede se un padre è completamente assente?
Secondo la Suprema Corte di Cassazione, il diritto risarcimento dei danni patrimoniali e non patrimoniali quando il padre è completamente assente vale sia per il padre che è sposato con la madre, sia per il padre naturale, che ha avuto il figlio durante una relazione non matrimoniale. Il legame tra i genitori, sia esso formalizzato o meno, non cambia il rapporto tra genitori e figli, che è sempre basato sui doveri imposti dalla nostra legge.
Qual è l’obbligo aggiuntivo per un padre non sposato?
Un padre non sposato ha l’obbligo aggiuntivo di riconoscere il figlio. Per le coppie sposate, il riconoscimento del figlio è automatico e presunto dalla legge.
Cosa dice la Cassazione sui padri assenti?
In una sentenza, la n. 11518 del 29 marzo 2022, la Cassazione ha condannato un padre assente al pagamento del risarcimento del danno in favore dell’ex moglie. Esploriamo la questione in dettaglio, spiegando i concetti legali coinvolti e illustrando esempi pratici.
Come abbiamo anticipato, quando un genitore non paga l’assegno di mantenimento, può essere condannato al pagamento di un risarcimento del danno. Questo è quello che è successo nel caso trattato dalla Suprema Corte. Il padre è stato condannato a risarcire l’ex moglie per il danno subito a causa del mancato pagamento dell’assegno di mantenimento. Lo stesso risarcimento può essere chiesto anche dal figlio in prima persona, una volta divenuto maggiorenne, o dalla madre per conto del figlio minorenne.
Come viene calcolato il risarcimento del danno?
Il calcolo del risarcimento del danno prende in considerazione vari fattori, tra cui il grado di disagio e l’intensità dell’apprensione provati dal genitore collocatario. Per esempio, se il mancato pagamento dell’assegno di mantenimento ha causato un forte disagio economico e psicologico al genitore collocatario, l’importo del risarcimento può essere elevato.
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