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Residenza all’estero e proprietà immobiliare in Italia

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(@angelo-greco)
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Scopri come avere una residenza all’estero mantenendo una casa in Italia e senza essere iscritti all’AIRE.

Avere una casa in Italia e risiedere all’estero: è possibile? Cosa comporta per la propria situazione fiscale non essere iscritti all’AIRE, il Registro della popolazione residente all’estero? Si tratta di domande tipiche che spesso sorgono quando si possiede una proprietà immobiliare in Italia ma si risiede in un altro Paese. Vedremo in dettaglio come la Convenzione Ocse e una sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di Treviso chiariscono la situazione.

Residenza all’estero: cos’è la Convenzione Ocse?

La Convenzione Ocse fornisce criteri per risolvere i dubbi relativi alla residenza fiscale. In particolare, l’articolo 4 del modello di Convenzione Ocse prevede una serie di “tie breaker rules” per stabilire la residenza fiscale in caso di conflitto tra Stati.

Queste regole stabiliscono che la residenza fiscale di una persona spetti in primis allo Stato dove ha un’abitazione permanente. In mancanza, si considera lo Stato in cui la persona ha il suo centro di interessi vitali. In subordine, si valuta lo Stato in cui la persona ha una dimora abituale. L’ultimo criterio riguarda la nazionalità del soggetto.

Come si applicano queste regole?  

Prendiamo il caso di una sentenza n. 44/2/2023 del 1.02.2023 della Corte di Giustizia Tributaria di Treviso. Il caso riguardava una persona fisica con una casa in Italia ma residente all’estero, dove lavorava e aveva la sua famiglia. Nonostante la persona non fosse iscritta all’Aire, la Corte ha ritenuto valide le certificazioni fiscali estere e ha riconosciuto la residenza all’estero sulla base dei criteri della Convenzione Ocse.

Secondo i giudici tributari, non può essere considerata fiscalmente residente in Italia la persona fisica che nello Stato estero dispone di una «abitazione permanente», di un permesso di soggiorno, svolge lì la propria attività lavorativa documentata dalle certificazioni fiscali rilasciate dai datori di lavoro, da cui risulta la tassazione nel Paese estero dei compensi percepiti e il relativo pagamento dei contributi previdenziali.

Cosa significa per la mia situazione fiscale?

Se risiedi all’estero, lavori in un altro Paese e hai famiglia lì, ma possiedi una casa in Italia, non sei necessariamente considerato residente fiscale in Italia. Questo significa che i tuoi redditi saranno tassati nel Paese estero di residenza.

Qual è la posizione della Giurisprudenza Italiana?

Questa decisione è in linea con la giurisprudenza italiana (Cass. sent. n. 18009/2022) e la normativa interna (articolo 117, Costituzione e articolo 75, Dpr 600/73), che sanciscono la prevalenza della disciplina convenzionale sulla normativa interna.

In conclusione, avere una casa in Italia non preclude la possibilità di avere una residenza fiscale all’estero. Tuttavia, la situazione può essere complessa e ogni caso ha le sue particolarità. Pertanto, è sempre consigliabile consultare un esperto per valutare la propria situazione specifica.

 
Pubblicato : 17 Luglio 2023 14:15