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Reato di alto tradimento: cos’è e chi può commetterlo?

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(@mariano-acquaviva)
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Cos’è l’impeachment contro il Presidente della Repubblica? In cosa consiste il tradimento dei militari italiani?

In Italia esistono delitti talmente gravi che possono avere conseguenze negative per tutto il Paese. Si pensi, ad esempio, a quello di strage a seguito di un attentato terroristico, oppure all’uccisione di un importante politico o perfino del capo di Stato. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: cos’è il reato di alto tradimento e chi può commetterlo?

Ovviamente il tradimento di cui parleremo non ha nulla a che vedere con l’infedeltà coniugale che, in realtà, non costituisce nemmeno un reato. Come diremo nel prosieguo, l’alto tradimento è un gravissimo delitto che possono commettere solamente determinate persone e, in particolare, quella che riveste la più prestigiosa carica istituzionale della Repubblica italiana. Insomma: l’alto tradimento è “riservato” a pochi. Vediamo perché.

Alto tradimento: che cos’è?

L’alto tradimento è un reato che, secondo l’ordinamento giuridico italiano, possono commettere solamente i militari e il Presidente della Repubblica.

Alto tradimento militare: in cosa consiste?

Il reato di alto tradimento commesso dai militari consiste nel porre in essere condotte volte a mettere a repentaglio l’integrità dello Stato, ad esempio favorendo un governo straniero ostile, attendando alla vita del Presidente della Repubblica, compiendo atti violenti di devastazione e saccheggio o attentando all’incolumità delle più alte cariche dello Stato [1].

In buona sostanza, l’alto tradimento commesso dai militari consiste nell’abusare dei propri poteri e della propria carica per minare le fondamenta dello Stato italiano attraverso atti (solitamente violenti) volti a sovvertire l’ordinamento democratico repubblicano.

Alto tradimento del Presidente della Repubblica: cos’è?

Secondo la Costituzione [2], «il Presidente della Repubblica non è responsabile degli atti compiuti nell’esercizio delle sue funzioni, tranne che per alto tradimento o per attentato alla Costituzione».

Si tratta di una particolare immunità penale riservata al Capo dello Stato, il quale può essere formalmente messo in stato d’accusa (cosiddetto “impeachment”) dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza assoluta dei suoi membri, solamente per queste due ipotesi di reato, cioè per attentato alla Costituzione e alto tradimento.

L’alto tradimento del Presidente della Repubblica viene tradizionalmente ricondotto a quell’articolo del codice penale che punisce chi, con atti violenti, commette un fatto diretto e idoneo a mutare la Costituzione dello Stato o la forma di governo [3].

Poiché però la Costituzione non ne fornisce una definizione precisa, può ritenersi che il Presidente della Repubblica commetta il reato di alto tradimento tutte le volte in cui, venendo meno ai propri doveri, si comporti in modo tale da violare i principi fondamentali dell’ordine costituzionale.

Si pensi al Presidente della Repubblica che rifiuti immotivatamente di promulgare una legge regolarmente approvata dal Parlamento, oppure al Capo dello Stato che, a seguito delle elezioni, non voglia conferire il mandato al futuro Presidente del consiglio dei ministri.

Per aversi alto tradimento del Presidente della Repubblica, quindi, non occorre alcun atto violento: è sufficiente abusare dei propri poteri per distorcere i meccanismi istituzionali stabiliti dalla Costituzione italiana.

In questo senso, quindi, l’alto tradimento è nei confronti della Costituzione e, quindi, della Repubblica democratica italiana.

Infine, si ritiene che l’alto tradimento possa manifestarsi anche nei rapporti con gli altri Stati, quando lo scopo è quello di danneggiare gli interessi della Repubblica italiana. Si pensi al cosiddetto “complotto con le intelligenze straniere”.

Alto tradimento: com’è punito il Capo dello Stato?

La competenza a giudicare il reato di alto tradimento previsto dal codice penale militare spetta ai tribunali militari; quella a giudicare il reato di alto tradimento commesso dal Capo dello Stato spetta alla Corte costituzionale.

È quindi la Consulta a dover accertare concretamente se il Presidente della Repubblica ha commesso il reato di alto tradimento, una volta messo in formale stato d’accusa dal Parlamento in seduta comune, a maggioranza dei suoi membri.

La sentenza della Corte costituzione è irrevocabile, ma può essere sottoposta a revisione con ordinanza della stessa Consulta se, dopo la condanna, sopravvengono o si scoprono nuovi fatti o nuovi elementi di prova.

 
Pubblicato : 21 Gennaio 2024 16:45