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Reati contro la salute pubblica: come vengono sanzionati?

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(@mariano-acquaviva)
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Quali sono i principali delitti che mettono a repentaglio l’incolumità e la vita delle persone? Quali pene sono previste? Chi può sporgere denuncia?

La legge punisce non solo le aggressioni fisiche e i furti, ma anche tutte le condotte che sono in grado di mettere a repentaglio la salute di una moltitudine indefinita di persone. Ad esempio, a seguito della pandemia da Covid-19 abbiamo (ri)scoperto reati che praticamente non hanno mia avuto applicazione giurisprudenziale, come ad esempio quello di epidemia. È in questo contesto che si inserisce la seguente domanda: come vengono sanzionati i reati contro la salute pubblica? Approfondiamo l’argomento.

Cos’è la salute pubblica?

Per “salute pubblica” si intendono le condizioni di sicurezza relative alla vita e all’integrità fisica delle persone.

La salute pubblica è oggetto di espressa tutela all’interno del Codice penale; per essere più precisi, si tratta di un bene giuridico inserito all’interno delle norme che proteggono l’incolumità pubblica.

La salute pubblica è quindi un particolare aspetto dell’incolumità pubblica, che riguarda nello specifico la tutela delle persone da condotte che siano in grado, anche solo potenzialmente, di poterne mettere a repentaglio l’integrità.

Quali sono i reati contro la salute pubblica?

Sono reati contro la salute pubblica:

  • l’epidemia, che consiste nel provocare la diffusione di una malattia spargendo volontariamente i germi patogeni [1];
  • l’avvelenamento delle acque o delle sostanze alimentari, ovvero la loro adulterazione o contraffazione [2];
  • il commercio di sostanze alimentari contraffatte o adulterate, di medicinali guasti o di sostanze alimentari nocive [3].

La legge [4] peraltro specifica che tutti questi reati sono perseguibili anche se commessi non con dolo ma con colpa, cioè con una condotta imprudente o negligente.

Si pensi all’epidemia colposa causata da chi, affetto da una malattia particolarmente contagiosa, vada in giro col pericolo di infettare gli altri.

Reati contro la salute pubblica: caratteristiche

Tutti i reati contro la salute pubblica sono in grado, almeno potenzialmente, di mettere a repentaglio la vita o l’integrità fisica di una pluralità di persone.

Si pensi, ad esempio, all’avvelenamento delle acque pubbliche oppure di alcuni alimenti destinati a essere venduti al pubblico: in ipotesi del genere è chiaro che l’incolumità di un numero indeterminato di persone venga messo a rischio,

È per questa ragione che i reati contro la salute pubblica sono normalmente sanzioni con pene severissime.

Ad esempio, il reato di epidemia è punito con l’ergastolo, anche se la condotta non dovesse aver provocato alcun danno.

L’ergastolo è previsto anche per l’avvelenamento di acque o di alimenti, a patto però che qualcuno vi abbia trovato la morte; altrimenti, è stabilita la reclusione non inferiore a quindici anni.

Quasi tutti i delitti contro la salute pubblica sono inoltre “reati di pericolo”, nel senso che per integrarsi non occorre necessariamente che qualcuno abbia riportato un danno.

Ad esempio, chi avvelena le acque commette reato anche se nessuno dovesse rimanere intossicato o ucciso. Perché si integri il delitto è sufficiente quindi realizzare la condotta vietata dalla norma, la quale di per sé è già sufficiente a mettere in pericolo la salute pubblica.

Tuttavia, nell’accertare l’esistenza del reato il giudice deve anche valutare che l’azione posta in essere sia concretamente idonea a causare il suddetto pericolo.

Riprendendo l’esempio dell’avvelenamento delle acque o degli alimenti, affinché scatti il delitto occorre che vi sia stata l’immissione di sostanze inquinanti di qualità e in quantità tali da determinare il pericolo, scientificamente accertato, di effetti nocivi per la salute.

Pertanto, non può rispondere di alcun reato chi immette, in una tubazione che porta l’acqua pubblica, una goccia di veleno, di per sé incapace di nuocere alle persone.

Insomma: perché si possa essere denunciati serve che la condotta sia effettivamente idonea a mettere a rischio la salute pubblica.

Per quanto riguarda l’elemento soggettivo, tutti i delitti contro la salute pubblica sono puniti sia a titolo di dolo che di colpa; in quest’ultimo caso, però, le pene sono decisamente ridotte e non è mai previsto l’ergastolo, nemmeno in caso di procurata morte.

Ad esempio, se un dipendente dell’Asl addetto al controllo delle acque potabili dovesse inquinarle immettendovi accidentalmente una sostanza nocivo, risponderebbe ugualmente del reato di avvelenamento, ma solo a titolo di colpa, con pena massima da tre a quindici anni.

Infine, tutti i reati contro la salute pubblica sono procedibili d’ufficio, nel senso che chiunque può sporgere denuncia alle competenti autorità, senza limiti di tempo (salvo la prescrizione del delitto).

 
Pubblicato : 12 Agosto 2023 17:30