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Reati con la cooperazione della vittima: quali sono?

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(@mariano-acquaviva)
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Quali sono i crimini che presuppongono la collaborazione della persona offesa? Cosa sono i reati contro il patrimonio?

È possibile che la vittima di un reato collabori con il colpevole, cioè col soggetto che si sta appunto macchiando del crimine nei suoi confronti? Sembra un paradosso, ma in realtà si tratta di una situazione più comune di quanto si possa credere. Con questo articolo ci soffermeremo proprio su questo specifico argomento: vedremo cioè quali sono i reati con la cooperazione della vittima.

Sin da subito va fatta una doverosa precisazione: la “collaborazione” della persona offesa non è mai spontanea, bensì indotta dal comportamento dell’autore del crimine, il quale fa ricorso ad esempio all’inganno oppure alle minacce. Se non fosse così, allora non si avrebbe nessun tipo di illecito. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme quali sono i reati con la cooperazione della vittima.

Cooperazione della vittima: cos’è?

Per “cooperazione della vittima” si intende la collaborazione della persona offesa nella realizzazione del reato.

Questa collaborazione, però, non è assolutamente equiparabile al concorso nel reato, che scatta da esempio in capo al complice di un furto o di altro delitto: la vittima, infatti, fornisce il proprio contributo perché costretta oppure ingannata.

Tant’è vero che, più correttamente, si parla di “cooperazione artificiosa”, nel senso che la vittima contribuisce a produrre il risultato pregiudizievole proprio perché è stata indotta a fare ciò dalla condotta illecita dell’autore del reato.

Come vedremo, quindi, anche se c’è cooperazione, la vittima continua a rimanere tale, nel senso che, in qualità di persona offesa, potrà sporgere querela e costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento del danno.

Reati contro il patrimonio: quali sono?

I reati con la cooperazione artificiosa della vittima rientrano nella più ampia categoria dei reati contro il patrimonio. Sono tali sono quei crimini che offendono l’insieme dei rapporti giuridici di natura economica della vittima.

I reati contro il patrimonio sono numerosi; tra i più importanti ricordiamo:

  • il furto;
  • la rapina;
  • l’estorsione;
  • il sequestro di persona a scopo estorsivo;
  • il danneggiamento;
  • la truffa;
  • l’usura;
  • la ricettazione;
  • il riciclaggio.

Ognuno di questi reati aggredisce, con modalità diverse, il patrimonio altrui, con l’obiettivo di pervenire ad un illecito arricchimento a danno della vittima.

Le modalità con cui si giunge a tale risultato sono però differenti: ad esempio, mentre il furto comporta il semplice impossessamento della cosa mobile altrui al fine di trarne profitto, la rapina implica anche l’utilizzo della violenza o della minaccia.

Diversa ancora è la truffa: in questo caso l’arricchimento avviene mediante l’utilizzo di artifici o raggiri che, traendo in inganno la vittima, la inducono a consegnare il proprio denaro di sua spontanea volontà.

È proprio dalla truffa che possiamo partire per capire quali sono i reati con la cooperazione della vittima.

Quali sono i reati con la cooperazione della vittima?

Come ricordato, i reati con la cooperazione della vittima sono quelli in cui, suo malgrado, la persona offesa contribuisce in qualche modo alla realizzazione degli stessi.

Questi reati si contrappongono a quelli di “aggressione unilaterale”, in cui la vittima subisce passivamente il delitto: si pensi al furto e alla rapina, ad esempio.

Ma allora, quali sono i reati con la cooperazione della vittima? Sono tutti quelli in cui la persona offesa è indotta a spogliarsi dei propri beni mediante l’inganno o la minaccia altrui. In tale categoria rientrano quindi:

  • la truffa;
  • la frode informatica;
  • la frode assicurativa;
  • la frode in emigrazione;
  • l’insolvenza fraudolenta;
  • la circonvenzione di persona incapace;
  • l’usura;
  • l’estorsione;
  • il sequestro di persona a scopo estorsivo.

Tutti questi reati sono definiti “a collaborazione artificiosa della vittima” in quanto:

  • nei reati di truffa o frode, la persona offesa è indotta a spogliarsi dei propri beni a causa dell’inganno del responsabile. Si pensi a chi, indotto a credere di fare beneficenza, elargisce una grossa somma di denaro a una persona che si spaccia per il rappresentante di un’associazione a tutela degli animali;
  • nel reato di circonvenzione di incapace la vittima è indotta in errore a causa del suo particolare stato di vulnerabilità dovuto alla malattia o all’età. È il classico caso della badante che si fa intestare tutti i beni dell’anziano che assiste. Lo stesso accade nell’usura, in cui il reo approfitta dello stato di difficoltà economica della vittima;
  • nei reati estorsivi la vittima è costretta a privarsi del suo patrimonio dietro minaccia o violenza.

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Pubblicato : 14 Dicembre 2022 13:00