Quando una multa è penale?
Come distinguere una condanna penale da una sanzione amministrativa pecuniaria? Qual è la differenza con l’ammenda?
Quando infrangiamo le regole del codice della strada siamo soliti dire che abbiamo preso una “multa”. In realtà, la sanzione economica prevista per le violazioni di questo tipo non ha nulla a che vedere con ciò che davvero la legge intende quando parla di “multa”. Proprio di questo ci occuperemo. Quando una multa è penale?
Come vedremo, la multa è una tipica sanzione penale, prevista quindi solamente per fatti che costituiscono reato. Al contrario, non rispettare il limite di velocità oppure violare in diverso modo il codice della strada determina una sanzione amministrativa pecuniaria, che è cosa diversa dalla multa, sebbene entrambe comportano l’obbligo di pagare una certa somma di denaro. Quando una multa è penale? Scopriamolo insieme.
Che cos’è la multa?
La multa è una pena, cioè una delle sanzioni previste dalla legge per i reati. Questo significa che, da un punto di vista strettamente giuridico, una persona multata è una persona condannata per un crimine.
Per essere più precisi, la multa è una pena pecuniaria, nel senso che obbliga il condannato a pagare una certa somma alle casse dello Stato. Al contrario, la reclusione, l’arresto e l’ergastolo sono pene detentive, in quanto l’imputato deve scontare la pena in carcere.
Multa: quando è penale?
La multa è sempre penale; per la legge, infatti, la multa è sempre e solo una sanzione prevista per chi ha commesso un reato.
Ad esempio, il giudice può condannare al pagamento di una multa la persona colpevole di diffamazione, invasione di terreni altrui, minacce, lesioni personali lievi, ecc.
Parlare di multa con riferimento alle sanzioni amministrative è quindi sbagliato. Chi non rispetta il semaforo rosso, supera i limiti di velocità o parcheggia in divieto di sosta viene punito con una sanzione economica che, però, non è tecnicamente una multa.
Multa penale: come si riconosce?
Come si distingue, praticamente, una multa penale dal pagamento di una “multa stradale” o di qualsiasi altra sanzione economica amministrativa? È molto semplice: mentre la multa viene notificata a casa dell’imputato direttamente dalla cancelleria del giudice che ha emesso la sentenza di condanna, la mera sanzione amministrativa viene notificata dall’agente accertatore, cioè dall’organo che ha riscontrato l’illecito (ad esempio, la polizia stradale, il Comune, la provincia, ecc.).
Inoltre, mentre la multa penale è definitiva, nel senso che contro di essa non è possibile proporre alcuna opposizione, la sanzione amministrativa pecuniaria viene notificata con un avviso in cui si informa il cittadino della possibilità di fare ricorso al prefetto oppure al giudice di pace.
Insomma, la multa penale si riconosce:
- dal mittente (il tribunale che ha accertato il reato);
- dal contenuto, in quanto si tratta di sanzione definitiva e inappellabile.
Multa penale: quanto si paga?
A quanto può ammontare una multa penale? Fermo restando che è il giudice a dover stabilire, in base al tipo di reato e alla gravità del caso concreto, qual è l’importo da far pagare all’imputato, la legge stabilisce un minimo e un massimo.
Per la precisione, il Codice penale [1] stabilisce che la pena della multa consiste nel pagamento allo Stato di una somma non inferiore a 50 euro né superiore a 50mila euro.
In linea di massima, dunque, nessun reato può mai essere punito con la multa superiore a 50mila euro. Va peraltro detto che, il più delle volte, i reati sono puniti sia con la reclusione che con la multa.
Ad esempio, il furto è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni, oltre che con la multa da 154 a 516 euro.
Cos’è la multa proporzionale?
La legge dispone che è possibile determinare i casi nei quali le multe sono fisse e quelli in cui sono proporzionali: in quest’ultimo caso, esse non hanno limite massimo [2]. Cosa significa?
Vuol dire che se una norma di legge dice, ad esempio, che la multa che dovrà pagare il condannato dovrà essere pari alla metà di quanto ha lucrato dal reato, allora il suo importo ben potrà superare la soglia dei 50mila euro visti sopra: si pensi a chi, commettendo un reato, ha guadagnato 1 milione di euro ed è multato per la metà di tale valore.
Cos’è l’ammenda?
La multa non è l’unica pena pecuniaria prevista per i reati: ad essa si unisce l’ammenda, che è la pena pecuniaria prevista per le contravvenzioni, cioè per i reati meno gravi, come ad esempio quello di disturbo della quiete pubblica.
Secondo la legge [3], la pena dell’ammenda consiste nel pagamento allo Stato di una somma non inferiore a 20 euro né superiore a 10mila euro.
Multa e ammenda: qual è la differenza?
La differenza tra multa e ammenda sta:
- nell’importo, essendo in genere la multa molto più onerosa dell’ammenda;
- nel tipo di reato a cui consegue. Come detto nel precedente paragrafo, l’ammenda è la pena pecuniaria prevista per le contravvenzioni, mentre la multa è la pena pecuniaria stabilita per i delitti, cioè per i reati più gravi.
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