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Quando le sanzioni non si trasmettono agli eredi?

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(@angelo-greco)
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Come si evitano le sanzioni amministrative ereditate? Spieghiamo le dinamiche legali in termini semplici e chiari.

Ti sei mai chiesto cosa succede alle sanzioni di un defunto? Quando ereditiamo, siamo responsabili anche delle multe e delle sanzioni non pagate dal defunto? Queste sono domande che molte persone si pongono nel momento in cui si trovano a dover gestire un’eredità. Il diritto italiano ha una risposta ben precisa a questi quesiti: le sanzioni amministrative non si trasmettono agli eredi. Ma cosa significa esattamente? Quando le sanzioni non si trasmettono agli eredi?

In questo articolo, analizzeremo in modo dettagliato e accessibile i principi che regolano questa tematica, cercando di fare chiarezza su un argomento spesso misconosciuto.

Le sanzioni amministrative si trasmettono agli eredi?

No, secondo il diritto italiano, le sanzioni amministrative non si trasmettono agli eredi. Questo significa che gli eredi non sono obbligati a pagare le sanzioni non saldate dal defunto.

Tale regola – nota come “principio della responsabilità personale” – trova la sua ragione giustificativa nel carattere afflittivo delle sanzioni, in quanto le stesse appartengono al diritto punitivo se ne accentua la stretta inerenza alla persona del trasgressore (Cassazione Sezioni Unite, 22082/2017).

Questo principio si estende a una moltitudine di situazioni. Innanzitutto vi rientrano le multe stradali e quindi anche le cartelle esattoriali collegate a multe stradali. Queste quindi devono essere “sgravate” dall’ente che le ha emesse: la richiesta si può presentare con una banale istanza di cancellazione in autotutela.

Sono comprese poi le sanzioni amministrative collegate ad assegni o cambiali protestati, a violazioni nell’attività di commercio, ad eventuali abusi edilizi, a comportamenti che, un tempo reati, oggi sono stati depenalizzati (ad esempio gli atti osceni o contrari alla decenza).

Nel calderone delle sanzioni amministrative rientrano anche le sanzioni fiscali, quelle cioè collegate a ritardi nei pagamenti delle tasse, omissioni e violazioni tributarie. Ad esempio, se risulta che il defunto non ha corrisposto l’Irpef per qualche mensilità o non ha presentato la dichiarazione dei redditi o ha commesso altri illeciti, gli eredi dovranno pagare la sorte capitale (ossia l’imposta recuperata dallo Stato, dal Comune o dalla Regione) ma potranno far cancellare le sanzioni collegate a tale importo. Anche in questo caso la richiesta può presentata in via di autotutela (con l’avviso che, in caso di omessa risposta, si può sempre fare ricorso al giudice).

Che cosa succede se era già in corso una causa per le sanzioni?

Anche se era già iniziata una causa per le sanzioni, questa viene dichiarata estinta alla morte dell’autore della violazione. Gli eredi, pertanto, non devono sostenere né le spese legali né l’ammontare delle sanzioni.

La Cassazione ha fornito una serie di casi interessanti: il principio opera anche quando si è già iniziata una lite, che poi viene dichiarata estinta per il venir meno dell’autore della violazione. Gli eredi quindi non pagano né la somma dovuta per sanzione (legge 689/1981), né le spese legali (Cassazione 29577/2021, in tema di sanzioni per estrazione di materiali da cava).

Le sanzioni penali si trasmettono agli eredi?

Anche le sanzioni penali non passano in successione e quindi non devono essere pagate, sempre che il reato sia stato commesso dal defunto e non successivamente dagli eredi.

Le sanzioni civili si trasmettono agli eredi?

Sì, a differenza delle sanzioni amministrative, le sanzioni civili si trasmettono agli eredi. Questo perché le sanzioni civili hanno l’obiettivo di risarcire un danno e di rafforzare l’obbligazione con funzione deterrente, mentre le sanzioni amministrative hanno un carattere afflittivo e una destinazione generale.

Che cosa accade se vi è un responsabile solidale?

In caso di responsabile solidale, come il proprietario di un bene, la presunzione di responsabilità prevale, a meno che non si provi che il bene è stato utilizzato per commettere un illecito contro la volontà del proprietario. In questo caso, il responsabile solidale dovrà pagare la sanzione.

Esempi pratici

Caso di sanzione amministrativa. Supponiamo che un individuo abbia ricevuto una multa per violazione del codice della strada, che non ha pagato prima di morire. In questo caso, gli eredi non saranno responsabili per il pagamento di questa multa e potranno farla annullare.

Caso di responsabile solidale. Immaginiamo che un individuo abbia utilizzato un’auto, di cui non è proprietario, per commettere un illecito. In questo caso, il proprietario dell’auto, se non prova che l’auto è stata utilizzata contro la sua volontà, sarà obbligato a pagare la sanzione.

 
Pubblicato : 16 Giugno 2023 07:35