Contano le dimensioni, la tipologia o l’utilizzo? Quando viene considerato un’arma bianca? Che succede se si viene fermati dalla Polizia?

Da cucina, a scatto, multiuso (o, se preferisci, «svizzero»). Di coltelli ce ne sono tanti tipi, alcuni apparentemente innocui, altri decisamente pericolosi già a prima vista. Tutto dipende dall’uso che se ne fa: basti ricordare che per portare a termine la strage delle Torri Gemelle del 2001 uno dei terroristi utilizzò a bordo di uno degli aerei un taglierino, cioè uno strumento concepito e fabbricato non certo per compiere un attentato ma per aprire imballaggi o tagliare dei nastri in una fabbrica. Quindi, se anche si esce di casa con tutte le buone intenzioni del mondo, quando è legale portare un coltello e quando, invece, si rischia di commettere reato?

Va chiarito, innanzitutto, che i coltelli possono essere classificati, a seconda della loro tipologia, come armi proprie o improprie.

Vengono considerate armi proprie (o armi bianche) quelle create allo scopo di provocare un danno alle persone (ad esempio, il pugnale o il coltello a scatto). Non viene riconosciuto a queste armi, dunque, un utilizzo diverso da quello appena citato.

Le armi improprie, invece, sono quelle fabbricate per diversi usi (ad esempio, il coltello da cucina o il taglierino) ma che, se usate contro una persona, possono comunque ferire o uccidere.

Non è legale portare un coltello che appartiene alla categoria delle armi proprie. Per farlo bisogna avere il porto d’armi. Diversamente, chi viene trovato con un coltello di questo tipo in auto o nel taschino rischia una denuncia per il reato di porto abusivo di armi e l’arresto fino a 18 mesi.

È legale portare un coltello che rientra nella categoria delle armi impropria purché si abbia una valida ragione, diversa dal doversi difendere da eventuali aggressori. Lo può portare, ad esempio, un artigiano o un operaio se:

• la loro attrezzatura fa capire che il coltello è destinato a scopo professionale;
• le caratteristiche del coltello dimostrano che verrà utilizzato per lavoro.

Allo stesso modo, si può portare un coltello da cucina o un coltellino svizzero se si va a fare un picnic e c’è bisogno di preparare i panini o di tagliare la torta ma non è legale portarlo in tasca se si va a vedere una partita allo stadio o un film al cinema.

In ogni caso, ad un eventuale controllo di polizia, le motivazioni dovranno risultare convincenti e confortate dalle circostanze di tempo e di luogo in cui questi si trova.

Quali sono i coltelli ritenuti armi proprie

Un coltello viene classificato come arma bianca o arma propria quando ha le seguenti caratteristiche:

• la punta acuminata;
• la lama su entrambi i lati;
• la lama bloccata al manico (a differenza, ad esempio, del taglierino).

Si parla, per fare qualche esempio, di:

• pugnale;
• coltello a molla;
• coltello a scatto;
• stiletto;
• coltello a serramanico con apertura manuale.

 Quali sono i coltelli ritenuti armi improprie

Le armi improprie, come detto, sono quelle create ad uno scopo diverso da quello di ferire o di uccidere. È il caso della mazza da baseball, del candelabro d’argento, della forbice o del coltello da cucina.

Affinché sia considerato arma impropria, un coltello deve avere la lama su un solo lato e non su entrambi.

Si parla, per fare qualche esempio, di:

• coltelli da cucina;
• coltelli da intarsio o per il fai-da-te;
• taglierini da cartoleria;
• coltellino svizzero.

È legale comprare un coltello?

I coltelli considerati armi proprie possono essere acquistati solo nelle armerie. Non possono essere acquistati da chi non ha la relativa autorizzazione, neanche se in vendita su Internet.

Il possesso di questo tipo di coltelli va denunciato in Questura, indicando il luogo in cui l’arma viene custodita. Il suo eventuale spostamento in un luogo diverso va comunicato all’autorità.

I coltelli considerati armi improprie possono essere acquistati liberamente ovunque, anche al supermercato. Meglio non buttare via o scontrino: se dal negozio a casa si viene fermati ad un controllo di polizia, il ticket servirà a dimostrare che lo si è appena comprato e che non si va in giro con un coltello senza motivo.

Il loro possesso non deve essere comunicato in Questura.

Cosa rende legale un coltello?

Da quanto esposto fin qui, si deduce che è legale portare un coltello quando:

• non ha le caratteristiche di un’arma propria, indipendentemente dalle dimensioni;
• il fatto di averlo in tasca o in auto è giustificato dall’utilizzo che se ne deve fare.