forum

Quando decade il di...
 
Notifiche
Cancella tutti

Quando decade il diritto di usucapione?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
49 Visualizzazioni
(@mariano-acquaviva)
Post: 2323
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Cosa deve fare il proprietario per interrompere l’usucapione altrui ed evitare di perdere definitivamente il proprio bene?

L’usucapione consente di acquistare una cosa altrui senza dover sostenere alcun esborso. Ciò è possibile grazie al possesso prolungato del tempo, che permette di far proprio a titolo definitivo il bene di altri. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: quando decade il diritto di usucapione?

Come diremo, per interrompere un’usucapione in corso occorre porre in essere un formale atto in grado di impedire il compiersi del periodo necessario a far scattare l’acquisto per possesso prolungato. Sin da subito possiamo anticipare che una semplice diffida o messa in mora non è sufficiente a raggiungere tale scopo. Ma procediamo per ordine.

Che cos’è l’usucapione?

L’usucapione è un modo di acquisto della proprietà basato sul possesso prolungato del bene altrui.

In pratica, secondo la legge si può diventare proprietari di una cosa se la si possiede per un certo periodo di tempo, generalmente fissato in venti anni.

Perché il possesso possa far maturare l’usucapione occorre che esso non solo sia ventennale ma anche pacifico, pubblico e ininterrotto.

Ciò significa che il possesso:

  • non deve essere acquisito violentemente o clandestinamente, cioè di nascosto. È per questo motivo che il ladro non può usucapire il bene che ha rubato;
  • deve essersi protratto in maniera continua e ininterrotta per il tempo richiesto dalla legge.

Come si interrompe l’usucapione?

Il legittimo proprietario può interrompere l’usucapione altrui riacquistando il possesso del suo bene; in questo modo, viene meno il carattere della continuità di cui abbiamo parlato nel precedente paragrafo.

Al di fuori di questa ipotesi, il proprietario può interrompere il decorso dell’usucapione notificando al possessore un formale atto di citazione per ottenere la restituzione del bene oppure un invito a partecipare alla mediazione civile, presupposto indispensabile per la successiva azione giudiziaria.

A tal proposito, non occorre che a seguito dell’atto di citazione si instauri effettivamente un contenzioso: l’interruzione si verifica a prescindere dall’iscrizione a ruolo della causa.

Per interrompere l’usucapione, quindi, è necessario un:

  • atto materiale che comporti di fatto la perdita del bene come, ad esempio, rimuovere i paletti di recinzione posizionati dal possessore, in modo da poter tornare a gestire il proprio terreno come effettivo proprietario;
  • atto giudiziario, ossia l’atto di citazione con cui si richiede la consegna del bene. Anche la domanda di mediazione è dotata di effetti interruttivi dell’usucapione.

Non è sufficiente, invece, una semplice diffida, né una lettera di messa in mora: per pacifica giurisprudenza, si tratta di atti inidonei a interrompere l’usucapione.

Quando decade l’usucapione?

L’usucapione può essere interrotta nei modi che abbiamo indicato nel precedente paragrafo, e cioè quando il legittimo proprietario riesce a recuperare il bene oppure quando notifica l’atto di citazione o l’invito alla mediazione.

La legge [1] prevede tuttavia una particolare causa di decadenza dell’usucapione, conosciuta anche come “interruzione naturale”, che si verifica ogni volta che il possessore è stato privato del possesso della cosa per oltre un anno.

La privazione può essere causata tanto da una persona (un ladro, ad esempio) quanto da un evento naturale (terremoto, tromba d’aria, ecc.) o meramente occasionale (una distrazione che ha comportato lo smarrimento del bene).

Secondo la legge, se trascorre un anno senza che il possessore abbia agito vittoriosamente in giudizio per recuperare il possesso, l’usucapione si ha per interrotta.

In buona sostanza, quindi, si ha decadenza dall’usucapione ogni volta in cui si perde il possesso per oltre un anno, qualsiasi sia il motivo.

Secondo la legge, chi perde per così tanto tempo il “contatto materiale” con il bene che intende far proprio, non ha più diritto all’usucapione.

Eventualmente, un nuovo possesso, riacquistato oltre un anno dopo, sarebbe utile a far maturare un nuovo termine ventennale.

 
Pubblicato : 26 Dicembre 2023 10:00