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Quando arrivano i soldi dell’assicurazione?

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(@angelo-greco)
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Entro quanto tempo si ottiene il risarcimento dall’assicurazione? Guida sui tempi e procedure per ottenere il risarcimento assicurativo dopo un incidente stradale.

Capire come e quando si ottiene il risarcimento dell’assicurazione dopo un incidente può risultare decisivo per calcolare se convenga attendere l’arrivo dei soldi per la riparazione dell’auto oppure se è meglio anticipare la spesa per poi ricevere il rimborso. È bene sapere però che, nel primo caso, si ottiene un’ulteriore fonte di risarcimento: il cosiddetto «danno da fermo tecnico», a patto che le spese per un mezzo sostitutivo o per l’incomodo subìto possano essere dimostrate (si pensi a chi è costretto a prendere i mezzi pubblici o a chiedere passaggi ai familiari).

Ed allora quando arrivano i soldi dell’assicurazione? Dal momento della denuncia del sinistro fino alla liquidazione del risarcimento i tempi possono variare a seconda delle circostanze dell’incidente e della complessità nell’accertamento del danno. Ma procediamo con ordine.

Cosa si intende per risarcimento assicurativo?

Il risarcimento assicurativo è l’importo pagato da una compagnia assicurativa all’assicurato in seguito a un danno previsto dalla polizza. Il processo inizia con la denuncia del sinistro, che deve avvenire entro tre giorni dall’incidente, seguita dalla richiesta di risarcimento. La polizza può prevedere un termine più lungo di tre giorni; tuttavia, secondo la giurisprudenza, il mancato rispetto di tale scadenza non pregiudica il diritto al risarcimento a meno che non si dimostri che il danneggiato ha agito in malafede procurando un danno alla compagnia.

A chi va chiesto il risarcimento in caso di incidente stradale?

In caso di incidente tra due auto italiane, con danni lievi alle persone, il risarcimento deve essere richiesto alla propria assicurazione (è la cosiddetta procedura dell’indennizzo diretto). E ciò anche se non viene sottoscritto dalle parti coinvolte il modulo di constatazione amichevole CAI. Di certo la firma di quest’ultimo rimane un elemento utile per accelerare la procedura di risarcimento, come vedremo a breve.

Quali sono i tempi per la liquidazione di un risarcimento da incidente stradale?

I tempi di liquidazione dipendono dalla tipologia dei danni e dalla documentazione presentata:

  • 60 giorni per danni a cose senza modulo CAI (o con modulo firmato solo dal danneggiato);
  • 30 giorni per danni a cose con modulo CAI firmato da entrambe le parti;
  • 90 giorni per danni a persone, a partire dalla ricezione della documentazione, senza modulo CAI (o con modulo firmato solo dal danneggiato);
  • 45 giorni per danni a persone, a partire dalla ricezione della documentazione, con modulo CAI firmato da entrambe le parti.

Com’è facile comprendere la compilazione del modulo di constatazione con firma di entrambe le parti, dimezza i tempi del risarcimento. Tuttavia tali tempi potrebbero prolungarsi quando è necessario fare accertamenti più complicati, come in caso di perizie mediche.

Si pensi al fatto che, in caso di lesioni fisiche, per ottenere il risarcimento del danno biologico e morale è necessario attendere il certificato di fine malattia che attesti, se non la guarigione completa, quantomeno i danni riportati e di quelli che verosimilmente si prolungheranno negli anni successivi (a seguito ad esempio di invalidità, terapie, interventi chirurgici, ecc.).

Dopodiché il danneggiato sarà sottoposto a una visita medica da parte di un perito scelto dall’assicurazione. Alla visita può partecipare un perito di parte. L’assicurazione dovrà attendere i tempi di consegna di detta perizia prima di poter formulare un’offerta di risarcimento. Il medico legale della compagnia potrebbe però richiedere più di una visita oppure la consegna di ulteriori certificati che allungano i tempi del risarcimento.

La modalità di risarcimento influisce sui tempi di liquidazione. Con il risarcimento diretto, si può richiedere l’indennizzo direttamente alla propria compagnia, potenzialmente velocizzando il processo. Nel risarcimento ordinario, invece, bisogna rivolgersi alla compagnia della controparte responsabile dell’incidente.

La pratica di risarcimento può essere sospesa?

Sì, se il danneggiato ritarda l’invio della documentazione richiesta dall’assicurazione, la pratica di risarcimento può essere temporaneamente sospesa. Inoltre, l’assicurazione è tenuta a comunicare i motivi per cui il risarcimento potrebbe non essere concesso.

Attenzione a cosa si firma

Quando l’assicurazione avrà pronta l’offerta la comunicherà al danneggiato. Questi può accettarla e firmare una liberatoria, con rinuncia ad ogni successiva azione. In tal caso, egli rinuncerà ad ulteriori richieste di risarcimento anche per danni non ancora noti.

Diversamente il danneggiato può rinunciare all’offerta oppure accettarla solo come acconto, riservandosi il diritto di agire in giudizio dinanzi al giudice per ottenere la differenza.

In ultimo il danneggiato potrebbe anche non rispondere.

Indipendentemente dalla scelta, l’assicurazione liquiderà il danno entro 15 giorni, che diventano 30 in caso di silenzio.

Quando si riceve l’assegno, è importante fare attenzione a non firmare involontariamente una liberatoria che impedisca ulteriori richieste di risarcimento.

Il danneggiato ha il diritto di accedere a tutti i documenti e le perizie che hanno determinato l’offerta, per valutare se procedere in giudizio per un risarcimento maggiore.

Indipendentemente dalla scelta, l’assicurazione liquiderà il danno entro 15 giorni, che diventano 30 in caso di silenzio. L’assegno di risarcimento, anche se non completamente accettato, può essere incassato come acconto, previa comunicazione alla compagnia.

Come arrivano i soldi dell’assicurazione?

L’assicurazione di norma corrisponde il risarcimento con assegno spedito a casa dell’assicurato o del suo avvocato. In alternativa il danneggiato può fornire il proprio codice IBAN per ottenere l’accredito diretto sul conto con bonifico bancario.

L’assegno deve essere incassato entro 8 giorni se pagabile nello stesso Comune o 15 giorni se in un Comune diverso. Al di fuori di questi termini, sussiste il rischio di revoca del pagamento da parte del traente. Il destinatario deve presentarsi in banca con un documento d’identità per incassare l’assegno, che può essere ritirato in contanti o accreditato su un conto corrente.

Nel risarcimento è compreso anche il compenso che il danneggiato dovrà corrispondere al proprio avvocato se si è fatto assistere da quest’ultimo. Di solito si tratta di una maggiorazione compresa tra il 10 e il 15% del risarcimento.

 
Pubblicato : 1 Dicembre 2023 19:00