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Quali sono i lavori più richiesti in Italia?

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(@raffaella-mari)
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Perché il mercato del lavoro italiano soffre per mancanza di competenze? Il deficit di competenze tecniche incide fortemente sul mercato del lavoro italiano, creando un gap tra offerta e domanda.

Il mercato del lavoro italiano sta affrontando una significativa crisi dovuta alla carenza di competenze tecniche. Secondo l’ultimo Bollettino Excelsior di Unioncamere-Anpal, le aziende trovano difficoltà nel reperire figure professionali con specifiche abilità tecniche, nonostante la continua crescita del numero di contratti. Ma quali sono i lavori più richiesti in Italia? Cerchiamo di scoprirlo in questo breve articolo.

Quante sono le posizioni tecniche offerte dalle imprese italiane?

Nel 2023, circa 3,5 milioni dei contratti programmati riguardano posizioni per professioni con titolo tecnico-professionale. Questa forte domanda emerge in un contesto dove innovazioni digitali e green guidano la ricerca di tali competenze. Proprio qui sono emersi i problemi di “irreperibilità” maggiori lamentati dalle aziende.

Quali sono i settori più critici per la mancanza di competenze?

I settori con maggiori difficoltà di reperimento includono l’area meccanica e ICT, con percentuali di irreperibilità rispettivamente del 74,3% e 68,8%. Anche nel settore sanitario e paramedico si registra un alto tasso di mismatch, con percentuali di difficoltà elevate nella ricerca di laureati e diplomati professionali.

È introvabile anche il 49% di laureati (specie nelle discipline scientifico-tecnologiche) e il 46,9% dei qualificati/diplomati professionali. Il macro-gruppo degli operai specializzati detiene il primato in termini di impatto della difficoltà di reperimento sulle ricerche delle imprese: ben il 60,3% dei quasi 836mila profili sono problematici da trovare.

Quali figure professionali sono più difficili da trovare?

Tra le figure più difficili da reperire ci sono ingegneri dell’informazione, professionisti sanitari e tecnici delle costruzioni civili. Queste professioni, insieme a idraulici, farmacisti, elettricisti e tecnici programmatori, mostrano una critica situazione di mismatch nel mercato del lavoro.

Qual è l’opinione di Unioncamere sulla situazione?

Il presidente di Unioncamere, Andrea Prete, sottolinea che tra le cause del mismatch vi è la necessità di un migliore orientamento dei giovani verso percorsi formativi, come gli Its Academy, che offrono elevate opportunità occupazionali.

Cos’è il mismatch?

Il termine “mismatch” nel contesto del mercato del lavoro descrive una situazione di disallineamento tra le competenze offerte dai lavoratori e quelle richieste dalle imprese o dal mercato. In pratica, ciò significa che le abilità, le conoscenze o le qualificazioni dei lavoratori non corrispondono alle esigenze degli impieghi disponibili.

Ci sono due tipi principali di mismatch:

  • mismatch di competenze: si verifica quando le competenze possedute dai lavoratori non sono quelle richieste dai datori di lavoro. Ad esempio, un lavoratore potrebbe avere un alto livello di formazione o specializzazione in un campo che non è in forte domanda nel mercato del lavoro, oppure potrebbe mancare di competenze specifiche richieste per determinati ruoli;
  • mismatch geografico: si verifica quando c’è una discrepanza tra la localizzazione dei lavoratori e quella dei posti di lavoro. Ad esempio, potrebbero esserci molte opportunità di lavoro in una regione o in un settore, ma la maggior parte dei lavoratori qualificati si trova in un’altra regione o è interessata ad altri settori.
 
Pubblicato : 30 Novembre 2023 10:08