Quali sono i diritti e doveri in famiglia
I figli hanno diritto al mantenimento, istruzione ed educazione, ma debbono rispettare i genitori e ai bisogni famigliari
La famiglia è un nucleo di persone unite da profondo legame di sangue e affettivo, nel quale siamo nati e cresciuti; è un gruppo sociale formato da genitori, figli, fratelli e sorelle, in cui ognuno ha il dovere di contribuire al benessere degli altri. In famiglia, infatti, non solo i genitori sono hanno specifici doveri e obblighi nei confronti dei figli, ma anche questi ultimi debbono contribuire ai bisogni degli altri componenti del nucleo familiare. In altre parole, quindi, ogni componente della famiglia ha specifici diritti ed obblighi nei confronti degli altri, in proporzione all’età e alle capacità personali. Vediamo dunque, in questa breve guida, quali sono precisamente i diritti e doveri in famiglia.
I doveri dei genitori
I doveri dei genitori nei confronti dei figli sono sanciti innanzitutto a livello costituzionale, all’art. 30 Cost., ove si prevede che debbano essere tutelati i diritti inviolabili del singolo anche “nelle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità”, formazioni sociali tra le quali spicca per eccellenza la famiglia.
Accanto alla Costituzione, anche il Codice civile tutela profondamente la famiglia, disciplinando con particolare accuratezza, i doveri dei genitori verso i figli.
In primo luogo, le norme in materia evidenziano come i doveri dei genitori verso i figli nascano per il semplice fatto della procreazione, indipendentemente quindi dalla circostanza che la prole sia nata o meno in costanza di matrimonio: e il nostro ordinamento giuridico equipara dunque completamente i figli legittimi a quelli naturali.
I principali doveri dei genitori sono pertanto quelli di mantenere, istruire ed educare la prole.
Per dovere di mantenimento si intende l’obbligo di sostenere economicamente tutti i bisogni dei figli, fintanto che questi non siano in grado di provvedervi autonomamente, anche superata la maggiore età. L’obbligo di mantenimento ricade su entrambi i genitori in proporzione alle rispettive sostanze e cioè in proporzione alle rispettive capacità economiche. Qualora i genitori non siano in grado di provvedere ai figli, in quanto sprovvisti dei mezzi a tal fine sufficienti, saranno i nonni a dare aiuto ai propri figli, affinché possano, a propria volta, adempiere ai loro doveri di mantenimento nei confronti dei nipoti.
Il dovere di istruzione si sostanzia invece l’obbligo di garantire alla prole la frequenza scolastica, quantomeno fini ai quattordici anni, ossia per tutta la durata del percorso scolastico obbligatorio. Nell’adempimento di tale dovere i genitori dovranno altresì tenere conto delle inclinazioni e delle capacità dei propri figli.
Per dovere di educazione si intende infine l’obbligo di insegnare alla prole le regole del vivere civile e il dovere di comportarsi in modo tale da non recare danno agli altri.
Il mancato adempimento di questi doveri, da parte di uno o di entrambi i genitori, determina la decadenza dalla potestà genitoriale.
Questi doveri, inoltre, permangono anche in caso di separazione e divorzio dei genitori.
I doveri di mantenimento, istruzione ed educazione sono infatti indispensabili per garantire il soddisfacimento dei bisogni primari del figli e per lo sviluppo della loro personalità.
Accanto a detti diritti “principali”, vanno altresì menzionati il diritto a crescere in famiglia (e dunque ad esservi allontanato per motivi di affidamento o adozione a terzi solo in casi particolari e quando ciò sia inevitabile) e il diritto di mantenere rapporti continuativi con i genitori e i parenti più stretti, in particolar modo con i nonni.
I doveri dei figli
Al pari dei genitori, anche i figli hanno alcuni importanti doveri, proprio in quanto parte del nucleo famigliare.
In particolare, i figli hanno il dovere di rispettare i genitori e dunque di seguire le loro indicazioni, le quali devono comunque, come detto, tenere conto delle capacità e delle inclinazioni della prole.
Oltre al dovere di rispetto, i figli hanno altresì il dovere di contribuire ai bisogni della famiglia, in proporzione alla loro età e alle proprie sostanze.
Tale obbligo dura finché convivono con i genitori e cessa nel momento in cui lasciano la casa famigliare. Si evidenzia sul punto che vige il divieto di figli di lasciare la casa familiare prima del compimento della maggiore età, il che rende il dovere di collaborazione ancora più pregnante.
Per quanto il dovere di contribuire ai bisogni della famiglia cessi con l’interruzione della convivenza con i genitori, sussiste sempre a carico dei figli un obbligo di mantenimento di questi ultimi qualora si trovino in stato di bisogno. In questo caso la prole sarà tenuta a corrispondere ai genitori un sostentamento minimo per far fronte ai bisogni quotidiani essenziali (quali, ad esempio: l’acquisto del cibo, il pagamento dell’affitto e delle utenze domestiche, l’acquisto di beni di prima necessità).
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