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Quali sono i diritti costituzionali

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(@angelo-forte)
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Quali sono i diritti che la Costituzione italiana riconosce ai cittadini, in particolare nell’ambito dei rapporti civili, della giustizia e del fisco.

La Costituzione italiana è uno scrigno assai prezioso: contiene, infatti, tutto ciò che occorre affinché i cittadini possano condurre una vita dignitosa e serena. Tuttavia, assai di frequente, essa resta inattuata. E le responsabilità nei ritardi con cui le norme costituzionali vengono rese attuali dipendono sia dalla classe politica, sia dai cittadini, i quali spesso troppo poco le conoscono. Nell’articolo che segue verificheremo assieme quali sono i diritti costituzionali.

In particolare, ci occuperemo di individuare i diritti e le libertà che la Costituzione italiana sancisce e riconosce nell’ambito dei rapporti civili, cioè nell’ambito della vita sociale di relazione. Scopriremo così che la Costituzione italiana, entrata in vigore il 1° gennaio del 1948, è ancora attualissima e che se fosse pienamente e puntualmente attuata godremmo tutti di un clima sociale più sereno e di maggiore benessere. Per fare ciò occorre però conoscerla: ed a questo scopo ricordiamo, infine, che la Costituzione stessa [1] richiede a tutti i cittadini, nessuno escluso, di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi.

Quali diritti sancisce la Costituzione nei rapporti civili?

La Costituzione italiana nell’ambito dei cosiddetti rapporti civili sancisce che:

  • la libertà personale è inviolabile; sono vietate tutte le forme di detenzione, perquisizione o ispezione personale e qualsiasi altra forma di privazione della libertà personale salvo che vi sia un motivato atto dell’autorità giudiziaria e soltanto nei casi e nei modi previsti dalla legge (in particolare nei casi stabiliti dai codici di procedura civile e penale); solo in casi eccezionali di urgenza e necessità, fissati anch’essi in modo tassativo dalla legge, l’autorità di pubblica sicurezza (cioè le forze dell’ordine, per intenderci) può adottare provvedimenti provvisori di restrizione della libertà personale (ad esempio, l’arresto o il fermo di polizia giudiziaria) che devono comunque essere comunicati entro quarantotto ore all’autorità giudiziaria, la quale deve convalidarli entro le successive quarantotto ore (in mancanza, i provvedimenti sono revocati) [2];
  • il domicilio è inviolabile (domicilio è ogni luogo di dimora, anche provvisorio del cittadino: non solo la casa di abitazione, ma anche l’autoveicolo o la stanza d’albergo): in esso non si possono eseguire ispezioni o perquisizioni o sequestri se non nei casi e nei modi stabiliti dalla legge (cioè dal codice civile, dal codice di procedura civile e dal codice di procedura penale) [3];
  • la libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione (elettronica ad esempio) sono inviolabili (possono essere limitate solo con provvedimento motivato dell’autorità giudiziaria e con le garanzie stabilite dal Codice di procedura penale) [4];
  • è garantita ad ogni cittadino la libertà di circolare e soggiornare su tutto il territorio nazionale (salvi i limiti stabiliti in via generale per motivi di sanità o di sicurezza) ed il diritto di uscire e rientrare in Italia [5];
  • i cittadini hanno il diritto di riunirsi in modo pacifico e senza armi (solo per le riunioni in luogo pubblico è necessario dare preavviso all’autorità che può vietarle solo per comprovate ragioni di sicurezza o incolumità pubblica) [6];
  • i cittadini hanno il diritto di associarsi liberamente e senza preventiva autorizzazione (sono vietate le associazioni segrete quelle che hanno finalità politiche, anche indirette, da perseguire tramite organizzazioni di tipo militare) [7];
  • tutti hanno il diritto di professare liberamente, singolarmente o in forma associata, il proprio credo religioso e di farne propaganda (sono vietati, però, i riti contrari al buon costume, cioè al pudore) [8];
  • tutti hanno il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero mediante la parola, con lo scritto e con qualsiasi altro mezzo di diffusione (stampa, social media eccetera) [9];
  • tutti hanno diritto alla capacità giuridica (cioè ad essere titolari di diritti e doveri per il solo fatto di essere nati), alla cittadinanza ed al nome e nessuno può esserne privato [10].

Il cittadino può circolare liberamente in Italia senza dover esibire alcun documento; se però sussistono ragioni sanitarie contingenti (come può essere la diffusione di un’epidemia) l’autorità può imporre restrizioni alla circolazione impedendo l’accesso a determinate aree del territorio oppure vietando l’allontanamento da specifici luoghi

Ogni cittadino ha il diritto di professare la propria religione

Quali diritti sancisce la Costituzione in ambito di giustizia e fisco?

Nei delicati settori della giustizia e del fisco, la Costituzione prevede che:

  • il cittadino non possa subire alcuna prestazione personale o patrimoniale (imposte, tasse eccetera) se non sia prevista dalla legge [11];
  • tutti possano agire in giudizio per tutelare i propri diritti: la difesa è, infatti, un diritto inviolabile in ogni stato e grado del processo (processo civile, penale, amministrativo, tributario) e i meno abbienti hanno diritto ad avere i mezzi per difendersi davanti ad ogni giudice [12];
  • nessuno può essere giudicato da un giudice diverso da quello preventivamente stabilito dalla legge e che nessuno può essere condannato da una legge entrata in vigore dopo che il fatto da punire è stato commesso [13];
  • il cittadino ha diritto di non essere estradato verso uno Stato estero se non esiste un accordo specifico con questo Stato in materia di estradizione [14];
  • la responsabilità penale è solo personale e che l’imputato non è considerato colpevole fino alla sentenza definitiva [15];
  • il detenuto ha diritto ad un trattamento dignitoso e conforme al senso di umanità e a subire pene che tendere alla sua rieducazione e che nessuno può esser condannato a morte [16].

I detenuti hanno diritto ad un trattamento dignitoso

 
Pubblicato : 28 Marzo 2023 15:41