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Quali fotografie non si possono usare

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(@angelo-greco)
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Copyright: la tutela del diritto d’autore si estende a tutte le foto anche se non c’è apposita indicazione del creatore. 

Sul web è ricorrente imbattersi in fotografie realizzate da altri ed utilizzarle senza chiedere il permesso. Il fatto tuttavia che la tecnica consenta il download non significa che tale attività sia lecita. Bisogna quindi sapere quali fotografie non si possono usare per evitare di dover poi affrontare una richiesta di risarcimento del danno per l’utilizzo indebito dell’opera altrui.

Vediamo innanzitutto quali fotografie sono coperte dal diritto d’autore e quali invece sono “libere”.

Quali fotografie sono coperte da copyright?

In generale tutte le fotografie sono protette dal copyright, a prescindere dal fatto che ciò sia specificato accanto ad esse o che vi sia il simbolo © (che costituisce appunto l’abbreviazione di «copyright»). Il copyright – ossia la tutela del diritto d’autore – nasce con l’opera stessa: è un diritto del titolare che non richiede alcun adempimento, alcuna registrazione, alcun avviso al pubblico. Un po’ come l’ombra si forma non appena un corpo si espone a una sorgente luminosa, allo stesso modo un’opera, non appena nasce, viene tutelata dalla legge.

Esistono tuttavia tre tipi di fotografie a cui la legge offre una tutela diversa a seconda del grado di creatività e originalità che le contraddistingue ossia dello sforzo fatto dal suo autore per realizzarle. Le possiamo così elencare:

  • le opere fotografiche;
  • le semplici fotografie;
  • le riproduzioni di oggetti materiali, scritti, documenti, disegni tecnici, carte di affari. 

Ad essere protette dal copyright sono solo le prime due categorie di foto, mentre le ultime possono essere liberamente usate da chiunque, non essendo destinatarie di tutela.

Analizziamo insieme ogni singola ipotesi.

Le opere fotografiche

Le opere fotografiche (art. 2, n. 7, legge diritto d’autore) sono le foto dotate di creatività e originalità, in quanto frutto dell’ingegno del suo autore. Sono sicuramente le foto degli artisti o dei fotografi, quelle in cui vi sia un processo di post-produzione (ad esempio con un software come Photoshop) o per le quali sia stato utilizzato un filtro, un’angolatura, una particolare esposizione alla luce, ecc.

Ma non bisogna essere per forza un fotografo per realizzare un’opera fotografica e vedersela tutelata dalla legge. Chiunque può esserne l’autore: ciò che conta ai fini legali, infatti, non è tanto la “qualità” della foto, ma la cura con cui la stessa è stata eseguita. 

Quindi anche una foto di un dilettante, per la quale questi si sia sforzato di realizzare una creazione originale, può considerarsi un’opera fotografica. Si pensi allo scatto fatto a un fiore, con sfocatura di tutto ciò che vi sta intorno, o a un’onda del mare nel momento in cui si infrange contro gli scogli, o al tramonto in modo da realizzare un panorama suggestivo di luci e ombre e così via. 

Le opere fotografiche non possono essere né scaricate, né riprodotte se non si ottiene prima l’autorizzazione dell’autore (che potrà anche chiedere un compenso per l’utilizzo). L’autorizzazione, che può essere concessa anche oralmente, deve avere per forza la forma scritta per poterne dimostrare l’esistenza in un eventuale contenzioso. Ragion per cui sarà sempre bene farsi firmare la liberatoria da parte dell’autore.

Come si diceva in precedenza, le opere fotografiche sono tali anche se non registrate alla Siae o presso qualsiasi altro ente. Il diritto d’autore infatti nasce con l’opera stessa. Né è necessario che il creatore specifichi, accanto alla foto, che «tutti i diritti sono riservati». Non si può considerare freeware – ossia liberamente scaricabile e utilizzabile – un’opera fotografica per il solo fatto che è stata postata su un social network, su un blog, su un forum o su qualsiasi altro spazio presente in internet, senza avvisi, disclaimer o altre specificazioni.

Le semplici fotografie  

Esistono anche foto prive di alcun apporto creativo, semplici scatti della vita quotidiana dove l’autore non ha alcun merito se non aver premuto il pulsante della fotocamera. Si tratta delle «semplici fotografie» tutelate dagli articoli 87 e seguenti della legge sul diritto d’autore. Vi rientrano le immagini di persone o di aspetti, elementi o fatti della vita naturale e sociale, comprese le riproduzioni di opere dell’arte figurativa e i fotogrammi delle pellicole cinematografiche.

Anche queste vengono tutelate dal diritto d’autore, ragion per cui è necessario chiedere il permesso del fotografo. Ma ciò solo a patto che la fotografia indichi:

  • il nome del fotografo o la ditta da cui il fotografo dipende o del committente;
  • la data dell’anno di produzione della fotografia;
  • il nome dell’autore dell’opera d’arte fotografata.

Qualora la foto non riporti tali indicazioni, la sua riproduzione non è considerata abusiva salvo che ciò non sia avvenuto in malafede, ossia ben conoscendo l’identità del fotografo. 

L’autore della foto può chiedere un compenso per la riproduzione della stessa. 

L’autore delle fotografie semplici può opporsi al loro utilizzo [1] solo se è in grado di fornire la prova:

  • della titolarità dei propri diritti sugli scatti [2];
  • di averli messi a disposizione del pubblico con tutte le informazioni prescritte dall’articolo 90 della legge sul diritto d’autore (tra cui, nominativo del fotografo, data e luogo della ripresa e titolare dei diritti) che permettono a chi intendesse usare le fotografie di mettersi in contatto per ottenere la relativa autorizzazione e/o indicarlo come autore.

Foto di oggetti e scritti 

Ultima categoria da analizzare è quella delle fotografie di scritti, documenti, carte di affari, oggetti materiali, disegni tecnici e prodotti simili. Per queste non è prevista alcuna tutela del copyright. Ragion per cui potranno essere liberamente scaricate, utilizzate, ripubblicate, modificate, ecc.

La pubblicazione per uso scientifico e didattico

Quando invece la riproduzione di fotografie avviene nelle antologie ad uso scolastico ed in generale nelle opere scientifiche o didattiche non è necessario chiedere il permesso all’autore ma a questi va versato un equo compenso. Nella riproduzione deve indicarsi il nome del fotografo e la data dell’anno della fabbricazione, se risultano dalla fotografia riprodotta.

La pubblicazione di foto su Facebook o Instagram

Con una recente sentenza [3], il tribunale di Roma ha stabilito che la pubblicazione senza autorizzazione su Facebook, da parte di una società, di una foto a colori del centro storico di Frosinone in orario notturno costituisce lesione del diritto esclusivo del fotografo di riprodurre e diffondere la propria fotografia, nonché violazione del suo diritto di paternità, conseguente alla sua mancata menzione come autore della fotografia.

Sempre il Tribunale di Roma [4] ha chiarito che le immagini mostrate come risultati dei motori di ricerca come Google non possono considerarsi per tale motivo prive di autore e soggette al libero dominio «dovendosi, al contrario, presumere che siano oggetto di proprietà intellettuale». Per tale motivo è stato condannato il responsabile di un quotidiano in solido con il soggetto che aveva messo a disposizione gli scatti (senza esserne l’autore) a risarcire i danni patrimoniali e morali subiti da un fotografo, le cui fotografie erano state estratte da Facebook e utilizzate senza autorizzazione e senza menzionare l’autore [5].

Secondo i giudici, la pubblicazione su un social di uno scatto comporta solo la concessione di una licenza non esclusiva per l’utilizzo all’interno del network, ma non anche al di fuori.

Quali foto si possono usare liberamente?

Nonostante quanto abbiamo appena detto, su internet esistono numerosi siti o piattaforme ove è possibile prelevare e utilizzare foto liberamente, senza dover chiedere autorizzazione al titolare e senza pagare compensi.

Si tratta di immagini pubblicate con le licenze Creative Commons, strumento con cui l’autore dell’opera decide quali diritti riservare e quali concedere in uso. Esistono quattro opzioni: 

  • attribuzione (BY): vuol dire che se usi l’immagine di Tizio devi sempre attribuirgli la paternità dell’opera;
  • non uso commerciale (NC): ossia è vietato utilizzare l’opera creativa di Tizio per scopi di lucro;
  • condividi allo stesso modo (SA): Tizio ti concede di modificare l’opera a patto che la modifica sia rilasciata alle condizioni da lui scelte;
  • non opere derivate (ND): Tizio non dà il permesso di modificare l’opera o le sue caratteristiche.

Qui è presente l’elenco dei siti da cui puoi scaricare immagini gratis.

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Pubblicato : 4 Novembre 2022 19:00