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Quali documenti servono per una dichiarazione di successione?

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(@adele-margherita-falcetta)
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documenti dichiarazione successione

Guida al principale adempimento fiscale posto a carico degli eredi: quello che occorre sapere e in particolare la documentazione richiesta.

La successione si verifica quando i diritti e obblighi legali di una persona deceduta vengono trasferiti ai suoi eredi. Ci sono due forme di successione: quella determinata dalla legge e quella stabilita da un testamento.In ogni caso, chi eredita deve occuparsi di diversi adempimenti, tra i quali la dichiarazione di successione. Quest’ultima va presentata all’Agenzia delle entrate. In questo articolo vedremo chi è obbligato ad effettuare questo adempimento, in cosa esso consiste e quali documenti servono per una dichiarazione di successione. Si tratta di informazioni importanti per non commettere errori e, soprattutto, per non andare incontro a sanzioni.

Cos’è la dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione è un adempimento obbligatorio, soprattutto per ragioni fiscali, che serve a notificare all’Agenzia delle Entrate il passaggio del patrimonio del defunto agli eredi, determinando così le tasse da pagare secondo le leggi correnti.

La normativa di riferimento per queste procedure è il Testo Unico n° 346/1990 relativo alle imposte sulle successioni e donazioni, con dettagli importanti all’art. 28. L’Agenzia delle Entrate aggiorna periodicamente il modello di dichiarazione, le modalità di pagamento dell’imposta e la presentazione telematica attraverso provvedimenti disponibili sul suo sito web.

Dichiarazione di successione: chi deve presentarla?

Un argomento che spesso genera incertezze tra gli interessati riguarda la definizione di chi è tenuto a presentare la dichiarazione di successione e a effettuare il pagamento delle tasse correlate.

Secondo le indicazioni legislative, sono tenuti a presentare la dichiarazione di successione:

  • gli eredi e i beneficiari di lasciti specifici;
  • coloro che hanno ottenuto il possesso dei beni ereditari;
  • gli amministratori dell’eredità;
  • i curatori per le eredità senza un erede definito;
  • gli esecutori testamentari;
  • i trust.

Invece, non sono obbligati a presentare la dichiarazione di successione i familiari diretti o il coniuge che ricevono l’eredità, a condizione che non ci siano beni immobili o diritti reali immobiliari coinvolti e che il valore dell’eredità non superi i 100.000 euro.

È importante notare che, se ci sono più soggetti obbligati alla presentazione della dichiarazione di successione, è sufficiente che la presenti uno di loro.

Secondo il quinto comma dell’art. 28 del Testo Unico, coloro che sono chiamati a ereditare o i beneficiari di lasciti specifici sono esentati dall’obbligo di presentare la dichiarazione di successione nei seguenti casi:

  • Ss hanno formalmente rinunciato all’eredità o al lascito prima della scadenza del termine per presentare la dichiarazione;
  • quando hanno richiesto la nomina di un curatore per gestire l’eredità, nel caso in cui non siano in possesso dei beni ereditari.

In entrambe le situazioni, è necessario che abbiano inviato all’Agenzia delle Entrate, tramite raccomandata, una copia della dichiarazione di rinuncia o della richiesta di nomina del curatore.

Qual è il termine per presentare la dichiarazione di successione?

La presentazione della dichiarazione di successione deve avvenire entro un anno dalla data in cui si apre la successione, che generalmente corrisponde alla data del decesso della persona defunta. Se viene presentata oltre questo termine, coloro che sono obbligati a farlo possono essere soggetti a sanzioniamministrative, che crescono con l’incremento del ritardo nel presentare la dichiarazione.

È necessario che la dichiarazione sia effettuata prima di qualsiasi azione che possa alterare i beni ereditati.

Come si presenta la dichiarazione di successione?

La dichiarazione di successione deve essere compilata su un modulo specifico fornito dall’Agenzia delle Entrate, altrimenti non sarà valida. Se il defunto era residente in Italia, la dichiarazione va consegnata all’Ufficio delle Entrate nella zona dell’ultima residenza (domicilio fiscale) del defunto. Dal 2014, per le successioni iniziate dal 3 ottobre 2006, la dichiarazione deve essere inviata per via telematica usando il software disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate o tramite un Centro di Assistenza Fiscale, utilizzando i sistemi Entratel o Fisconline.

Se il defunto era residente all’estero, invece, la dichiarazione deve essere presentata all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate della zona dell’ultima residenza italiana del defunto. Se non è nota l’ultima residenza italiana del defunto, la dichiarazione deve essere inviata all’Ufficio dell’Agenzia delle Entrate di Roma 6.

Quali dati deve contenere la dichiarazione di successione?

L’art. 29 del Testo Unico relativo all’imposta sulle successioni e donazioni specifica una serie di informazioni necessarie per completare la dichiarazione. Queste informazioni includono generalmente:

  • dati che permettono al fisco di identificare la persona deceduta, gli eredi e i beneficiari di lasciti specifici;
  • un dettaglio dei beni e dei diritti che costituiscono l’attivo dell’eredità, con una descrizione analitica;
  • le passività e gli oneri deducibili, assieme ai documenti che ne attestano la validità;
  • il valore netto totale dell’asse ereditario;
  • le riduzioni e le detrazioni, anche queste supportate dai relativi documenti giustificativi.

Se mancano le prime due categorie di informazioni, la dichiarazione è considerata irregolare ai sensi dell’articolo 32 del Testo Unico.

Dichiarazione di successione: quali i documenti necessari?

Consideriamo ora quali documenti servono per una dichiarazione di successione.

Infatti, per preparare e inviare efficacemente la dichiarazione, è essenziale raccogliere una serie di documenti con grande cura per garantire la validità dell’intero processo.

Ecco un riepilogo di quello che serve:

  • certificato di morte, utile per la dichiarazione di successione;
  • un’autodichiarazione riguardante lo storico dello stato di famiglia;
  • fotocopia del documento d’identità valido di tutti gli eredi;
  • fotocopia del codice fiscale o della tessera sanitaria del defunto e di tutti gli eredi;
  • documenti che attestano la proprietà immobiliare del defunto, sia da solo sia in condivisione con altri;
  • atti di donazione effettuati dal defunto in vita a favore di uno o più eredi;
  • documentazione tecnica sugli immobili del defunto, come planimetrie, elaborati planimetrici e variazioni catastali;
  • due copie autenticate del testamento, se presente;
  • copia autenticata della dichiarazione di rinuncia all’eredità, se applicabile;
  • ricevute di pagamento per le spese funebri e mediche;
  • dichiarazione di conti bancari o postali che comprende mutui, conti correnti, libretti, investimenti e altre attività finanziarie;
  • attestazione di eventuali ratei di invalidità civile non riscossi dal defunto;
  • dichiarazione del datore di lavoro con le indennità maturate (come stipendi, tredicesima, quattordicesima, TFR, ferie, etc.);
  • dichiarazione societaria che indica la proprietà e la valutazione delle quote aziendali, firmata dal commercialista;
  • verbale di apertura delle cassette di sicurezza, redatto da un funzionario dell’Agenzia delle Entrate o da un pubblico ufficiale.
Comunque, per non commettere errori, è consigliabile farsi assistere nella presentazione della dichiarazione di successione da un notaio o da un patronato dotato di centro di assistenza fiscale (Caf).
 
Pubblicato : 13 Gennaio 2024 16:00