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Quali diritti hanno i nonni sui nipoti

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(@salvatore-cirilla)
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Come viene tutelato questo rapporto dalla legge nel caso in cui ci sia ostruzionismo da parte di uno o di entrambi i genitori?

Il rapporto tra nonni e nipoti è sempre speciale. Sono dei secondi genitori, anche se spesso più clementi e prodighi,  sempre disponibili, soprattutto quando mamma e papà sono alle prese con i ritmi lavorativi: accudiscono i piccoli, danno loro un punto di riferimento, li proteggono. Può capitare, purtroppo, che queste relazioni siano messe a repentaglio da incomprensioni con i genitori o da altre cause straordinarie. Tuttavia, non bisogna dimenticare quali diritti hanno i nonni sui nipoti.

La tutela del rapporto tra nonno e nipote è prevista dal Codice civile [1]: gli ascendenti hanno diritto di mantenere relazioni significative con i nipoti minorenni. Da ciò deriva che il nonno al quale è impedito l’esercizio di tale diritto può ricorrere al giudice del luogo di residenza abituale del minore affinché siano adottati i provvedimenti più idonei nell’esclusivo interesse del nipote.

Questa previsione è poi confermata anche dalla Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell’uomo e delle libertà fondamentali [2], secondo la quale ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza. Sicché nell’ambito di tutela vi rientra anche il significativo rapporto affettivo tra nonni e nipoti, la cui mancanza integra una violazione espressa della legge.

La stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo ha condannato alcuni Stati, tra cui l’Italia, per non aver garantito la prosecuzione dei rapporti parentali e affettivi con gli ascendenti.

Tuttavia, questo diritto non compete solo al nonno biologico, ma anche ad ogni altra persona che affianchi quest’ultimo, sia essa il coniuge o il convivente, e che abbia instaurato con il minore una stabile relazione affettiva, dalla quale lo stesso possa trarre beneficio sul piano dell’educazione e dello sviluppo.

Inoltre, la tutela prescinde da comportamenti pregiudizievoli dei genitori nei confronti dei figli, non essendo soggetta ad alcun vincolo di subordinazione. Se, ad esempio, c’è stato un provvedimento di allontanamento di uno dei genitori dal figlio, per la pericolosità dell’individuo stesso, questo non ostacolerà ai nonni paterni di poter frequentare il minore, sempre previa valutazione dei suoi interessi.

Diritti dei nonni sui nipoti: la tutela condizionata

Il diritto dei nonni a mantenere rapporti significativi con i nipoti minorenni è condizionato all’esclusivo interesse del minore, il quale deve presupporre l’esistenza di una relazione positiva, gratificante e soddisfacente per ciascuna delle due parti.

Sarà la valutazione del giudice a stabilire se il rapporto stabile possa o meno sostanziarsi in una fruttuosa cooperazione con i genitori per l’adempimento dei loro obblighi educativi, in modo tale da contribuire alla realizzazione di un progetto educativo e formativo volto ad assicurare un sano ed equilibrato sviluppo della personalità del minore.

Ovviamente la decisione del giudice non può basarsi unicamente sul riscontro di assenza di pregiudizio per i minori, ma deve invece accertare in positivo il vantaggio, che sia funzionale ad una crescita serena ed equilibrata, derivante dalla presenza nella loro vita dei nonni [3].

Se ne deduce che il sano ed equilibrato sviluppo della personalità del minore prevale sull’interesse dei nonni a mantenere un rapporto stabile.

Ad esempio, in un caso trattato dalla giurisprudenza [4], è stato impedito il rapporto del nonno con i nipoti, in ragione del comportamento negativo e inquietante tenuto dall’uomo, solito appostarsi nei luoghi frequentati dai tre ragazzini e seguirli poi con l’autovettura.

Il superiore interesse del minore, il cui sviluppo passa attraverso il sostegno e la cooperazione dell’intera famiglia, diviene parametro anche nell’ipotesi di rapporto conflittuale tra genitori e nonni. Il compito del giudice sarà, pertanto, quello di individuare un bilanciamento, per quanto possibile, delle divergenti posizioni, nonché le eventuali modalità di ricostruzione e svolgimento delle relazioni familiari.

Si ricordi, in ogni caso, l’esclusione di qualunque forma di coercizione del nipote ad intrattenere un rapporto con i nonni, qualora il diniego sia espresso da un minore che abbia compiuto i dodici anni o che comunque risulti capace di discernimento [5].

Diritti dei nonni sui nipoti: il legame patrimoniale

La tutela dei diritti dei nonni sui nipoti non si limita solo agli aspetti sociali e affettivi, ma si espande anche alle questioni patrimoniali. Secondo la Cassazione [6], è da riconoscersi un pregiudizio non patrimoniale subito dal nipote in conseguenza della morte del nonno.

Il risarcimento del danno da perdita parentale spetterà anche in difetto di un rapporto di convivenza. Si dovrà considerare:

  • il rapporto affettivo in concreto;
  • la solidarietà familiare;
  • la figura di riferimento che il nonno era per il nipote.

La convivenza, anche se non indispensabile, può costituire uno tra gli elementi probatori utili a dimostrare l’ampiezza e la profondità del vincolo affettivo, anche per la determinazione del risarcimento del danno spettante al nipote.

Diritti dei nonni sui nipoti: azioni a tutela del rapporto

Per tutelare il rapporto con i nipoti, i nonni possono agire in giudizio, ottenendo un provvedimento del giudice minorile che consenta la salvaguardia della relazione. Questi provvedimenti, per l’importanza che ricoprono, non sono poi né revocabili, né modificabili, salva la sopravvenienza di fatti nuovi.

Inoltre, la presenza dei nonni per i nipoti diventa fondamentale per i casi di crisi coniugale, dove gli unici a soffrire sono sempre e solo i minori. È, di fatto, possibile il collocamento abitativo presso i nonni del figlio minore coinvolto nella crisi del rapporto genitoriale e familiare. Questo accade in ragione della necessità di reperire il luogo più adatto allo sviluppo psicofisico del minore, nel caso in cui il Tribunale per i minorenni abbia escluso entrambi i genitori naturali dall’esercizio della potestà sul figlio minore. un’ulteriore finalità è quella di evitare che il minore, dopo aver subìto il trauma dovuto all’allontanamento dai genitori, perda anche il contesto familiare di riferimento.

In questi episodi, i nonni affidatari potrebbero ricevere la liquidazione di un contributo di mantenimento del nipote a carico dei genitori, fatta salva l’impossibilità di provvedervi da pare di entrambi i soggetti.

 
Pubblicato : 8 Marzo 2023 19:25