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Prontuario codice della strada

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(@antonio-pagano)
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Una guida rapida ed efficiente sul Codice della Strada.

Il Codice della Strada – approvato con Decreto Legislativo 30 aprile 1992, n.285 – si compone di 245 articoli. È accompagnato da un Regolamento di attuazione che comprende 408 articoli e 19 appendici. Il Codice della Strada è entrato in vigore il 1° gennaio 1993.

V’è immediatamente da dire che lo scorso 27 giugno il Consiglio dei Ministri ha approvato il disegno di legge sulla sicurezza stradale e la delega per la riforma del Codice della Strada, con importanti novità riguardo l’utilizzo dei monopattini [1], una linea dura sull’utilizzo dei cellulari durante la guida, nuove normative sugli autovelox ed altro. Il Governo confida nell’approvazione definitiva e nell’entrata in vigore del testo nell’autunno.

Per ciò che attiene viceversa il testo vigente, esso è strutturato nel seguente modo:

  • TITOLO I – DISPOSIZIONI GENERALI

(da Art. 1 a Art. 12)

  • TITOLO II – DELLA COSTRUZIONE E TUTELA DELLE STRADE

(da Art. 13 a Art. 45)

  • TITOLO III – DEI VEICOLI

(da Art. 46 a Art. 114)

  • TITOLO IV – GUIDA DEI VEICOLI E CONDUZIONE DEGLI ANIMALI

(da Art. 115 a Art. 139)

  • TITOLO V – NORME DI COMPORTAMENTO

(da Art. 140 a Art. 193)

  • TITOLO VI – DEGLI ILLECITI PREVISTI DAL PRESENTE CODICE E DELLE RELATIVE SANZIONI

(da Art. 194 a Art. 224-bis)

  • TITOLO VII – DISPOSIZIONI FINALI E TRANSITORIE

(da Art. 225 a Art. 240)

Possiamo subito dire che alcune parti del codice non sono di diretto interesse del conducente e/o proprietario di veicoli: il Titolo I, difatti, reca una serie di classificazioni (centro abitato, carreggiata, corsia di marcia/accelerazione/emergenza, attraversamento pedonale) decisamente di carattere generale, che comunque è opportuno conoscere, ma che un guidatore con un minimo di esperienza già conosce o intuisce.

Come pure il Titolo II, dedicato ad amministrazioni ed Enti Locali, che devono farsi carico di costruzione e manutenzione delle strade, nonché dell’organizzazione della circolazione e della segnaletica orizzontale e verticale.

Il Titolo III è dedicato alla nozione ed alle tipologie di veicolo regolamentate dal Codice della Strada: anche qui, eccettuate le descrizioni essenziali di ciascun veicolo, vi si trovano norme indirizzate ai costruttori dei veicoli, che dovranno necessariamente ottemperarle per creare dei veicoli a norma di legge.

Infine il Titolo VII contiene tutta una serie di norme transitorie e finali che in parte hanno già perso la loro valenza, in quanto disciplinavano situazioni a cavallo tra la vecchia normativa e la nuova (ma il codice è in vigore da lungo tempo ormai) e poi una serie di disposizioni in tema di istituzione di archivi ed anagrafe nazionali, nonché l’attuazione di direttive comunitarie ed un precetto di carattere generale per tutte le istituzioni menzionate a perseguire un intendimento di educazione stradale a tutti i livelli.

I titoli che interessano massimamente il privato sono quelli centrali, ossia il IV incentrato sulla guida dei veicoli, il V sulle norme di comportamento, ed il VI sugli illeciti e le relative sanzioni derivanti dalla violazione delle norme del Codice.

Entrando nello specifico, all’interno del titolo IV troviamo i requisiti fisici e morali per conseguire e successivamente condurre i vari tipi di veicolo (artt. 115 -116 – 118 – 119 – 120), le norme sugli esami di idoneità (artt. 121 -122 -123), nonché i vari tipi di patente e l’abbinamento ai veicoli che è possibile condurre avendo tali licenze (artt. da 124 a 127) e le norme – importantissime – su revisione, sospensione e revoca della patente (artt. 128 – 129 – 130 [2]) che sono di diretto interesse dei conducenti e che vanno assolutamente conosciute e rispettate.

Il restante corpo del Titolo IV è incentrato su particolari ipotesi e cioè l’immatricolazione e la circolazione di veicoli immatricolati negli Stati esteri nonché le patenti ottenute in Stati esteri o in Stati appartenenti all’Unione Europea.

La parte decisamente più importante per i conducenti di veicoli è contenuta nel Titolo V: come si evince testualmente dalla sua titolazione “Norme di comportamento” tale sezione è interamente dedicata al dettaglio di tutte le norme di comportamento che il conducente di un veicolo deve tenere: velocità (artt. 141-142), posizione del veicolo sulla carreggiata (artt. 143-144), precedenza (art. 145), sorpasso (art. 148), distanza di sicurezza (art. 149) rispetto della segnaletica (art. 146), arresto fermata e sosta del veicolo (art. 157), etc.

Chiaramente, tale parte del codice è strettamente legata al Titolo VI, che commina le sanzioni per le violazioni contenute nel precedente titolo (artt. 194-200), descrivendo altresì i vari tipi di sanzione sia nel confronti del trasgressore, se individuato, o del proprietario [3] in mancanza di individuazione, sia nei confronti dello stesso veicolo (fermo, confisca, sequestro). Nel titolo VI sono contenuti i rimedi amministrativi e giurisdizionali per contestare ed annullare le sanzioni in conseguenza delle violazioni rilevate (artt. 204-209).

 
Pubblicato : 13 Luglio 2023 20:00