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Primo finanziamento: quanto posso chiedere?

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(@mariano-acquaviva)
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Richiedente non censito: come può ottenere un primo prestito? Quali sono le garanzie reali e quali quelle personali?

A tutti può succedere di aver bisogno di denaro e di non averne. In casi del genere ci si rivolge a qualcuno per ottenere un prestito; quando familiari e amici non possono accontentare la richiesta, allora non resta che rivolgersi a società finanziarie oppure a istituti di credito come banche e poste. Anche in questa ipotesi, però, non è facile ottenere la somma richiesta, anche se non si è “cattivi pagatori”. Ciò è testimoniato dalla difficoltà che incontrano tante persone che, per la prima volta, si rivolgono a una banca per un prestito. È per questa ragione che, in rete, circola frequentemente la seguente domanda: quanto posso chiedere con il primo finanziamento?

Sin da subito bisogna precisare che la risposta a questa domanda dipende da una serie di fattori, in gran parte legati alla possibilità di fornire garanzie. È chiaro poi che una cosa è chiedere poche migliaia di euro altra è domandare un mutuo per acquistare una casa. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme quanto si può chiedere con il primo finanziamento.

Cos’è un finanziamento?

Il finanziamento è un prestito. Per essere più precisi, il finanziamento è un prestito finalizzato, nel senso che i soldi vengono erogati affinché il richiedente ne faccia un determinato uso, così come stabilito all’interno del contratto. È il caso di chi chiede un finanziamento per acquistare un’auto oppure una casa.

Il prestito non finalizzato assume invece il nome di “prestito personale”.

Cos’è il primo finanziamento?

Per primo finanziamento si intende il prestito concesso a chi non ne ha mai ottenuto uno in precedenza. In questi casi si parla anche di “prestito non censito” o, per essere più precisi, di “prestito a non censito”, cioè a persona che non risulta negli archivi delle banche (i cosiddetti Sdi, Sistemi di informazioni creditizie).

Come ottenere un primo finanziamento?

Ottenere un primo finanziamento non è affatto facile, in quanto la banca non conosce il soggetto che gli sta chiedendo il prestito.

Il fatto di non essere “censito” fa sì che gli istituti di credito debbano reperire informazioni altrove, cosa che si traduce nella richiesta di affidabili garanzie.

Va infatti precisato che il fatto di essere censiti all’interno dei database della banca non è necessariamente una circostanza negativa: chi infatti ha beneficiato di prestiti precedenti che ha restituito completamente in modo puntuale dimostra infatti di essere un debitore affidabile a cui è possibile concedere altri prestiti.

Per ottenere un primo finanziamento bisognerà quindi fornire prova della prova affidabilità o, quantomeno, di avere garanzie sufficienti per far fronte a un futuro inadempimento.

Per fare ciò, è possibile innanzitutto avvalersi di garanzie, personali o reali: tra le prime rientra la fideiussione, grazie alla quale un altro soggetto si impegna a pagare al posto del richiedente nel caso di suo inadempimento; tra le seconde, invece, rientra l’ipoteca.

Per finanziamenti di importo non elevato si può semplicemente dimostrare di avere un posto fisso, fornendo la propria busta paga mensile.

Un altro modo per ottenere un primo finanziamento è quello di ricorrere alla cessione del quinto: in questa ipotesi, la rata mensile è trattenuta direttamente dallo stipendio o dalla pensione mensili fino a 1/5 dell’importo totale, cioè il 20%, valutato al netto delle ritenute.

Quanto si può chiedere con un primo finanziamento?

Quanto è possibile ottenere con il primo finanziamento? Come anticipato in apertura non esiste una risposta univoca a questa domanda. Molto dipende dalle garanzie che si riusciranno a fornire e dall’affidabilità che si riuscirà a dimostrare.

In linea di massima, però, va precisato che il finanziamento non supera i 75mila euro, a prescindere dal fatto che il richiedente sia censito o meno.

Di conseguenza, chi riesce a fornire buone garanzie può sperare di ottenere un finanziamento massimo, cioè un prestito di importo pari a 75mila euro.

Si pensi al dipendente pubblico che ha un posto fisso da decenni: la banca non avrebbe motivo di negargli il prestito, anche se fosse persona non censita.

Nulla vieta, poi, che la politica del singolo istituto di credito ponga dei limiti “da regolamento”, nel senso che proibisca, in ogni caso, di elargire finanziamenti troppo cospicui ai non censiti, cosicché il prestito potrebbe fermarsi anche a un massimo di 50mila euro, senza possibilità di spingersi oltre.

In effetti, il finanziamento è un contratto tra privati a tutti gli effetti, con la conseguenza che la legge non impone limiti di sorta. Pertanto, spetterà alle parti, cioè al richiedente e alla banca, riuscire a venirsi incontro per determinare il tetto massimo di un primo finanziamento.

Ad esempio, quando il finanziamento è corposo si parla di mutuo. È il caso del mutuo per l’acquisto della prima casa. In un’ipotesi del genere, è ben possibile che il richiedente sia un non censito, visto che le persone interessate a questo tipo di prestito sono per lo più giovani che vogliono metter su famiglia.

Ebbene, in queste ipotesi la banca potrebbe concedere anche importi molto maggiori a 75mila euro, considerato che, solitamente, il mutuo per l’acquisto della casa è pari all’80% del valore dell’immobile così come risultante dalla perizia commissionata dalla banca.

La conseguenza è che un primo mutuo per una casa del valore di 200mila euro potrebbe essere pari a 160mila euro. Chiaramente, per ottenere cifre di questo tipo occorre ricorrere a garanzie convincenti, tenuto peraltro conto che, in caso di inadempimento, la banca si rivarrà sullo stesso immobile.

 
Pubblicato : 25 Marzo 2023 09:30