Si può presentare una querela a mezzo di procuratore?

Il nostro Codice di procedura penale (in particolare l’articolo 336) consente di presentare querela a mezzo di procuratore speciale.

La querela, come saprà, non è altro che la dichiarazione con cui si manifesta la volontà che le autorità competenti (cioè la Procura della Repubblica competente per territorio) proceda ed agisca relativamente ad un fatto che la legge considera reato (ad esempio una diffamazione).

La legge (cioè, come detto, il Codice di procedura penale) consente che a presentare l’atto ai Carabinieri, alla Polizia di Stato o ad altra forza di polizia sia personalmente il querelante (che deve comunque sempre sottoscrivere personalmente) oppure un delegato del querelante.

In altre parole è possibile che a depositare materialmente l’atto, già firmato dal querelante, presso la caserma dei Carabinieri o il posto di Polizia sia una persona appositamente delegata dal querelante.

E’ però necessario che il delegante sia munito di procura speciale notarile cioè di quell’atto che gli attribuisce specificamente il potere di depositare la querela per conto del querelante che l’ha sottoscritta.

Ma non basta.

Se lei che firma la querela non la deposita personalmente, ma intende farla depositare da altra persona, dovrà fare in modo non solo che il delegato sia munito di procura speciale per il deposito, ma dovrà anche far autenticare la sua firma sulla querela da un notaio (oppure potrà autenticarla il suo avvocato, se la persona delegata al deposito della querela sarà proprio il suo avvocato di fiducia).

In alternativa, è possibile anche spedire la querela per posta ai Carabinieri o alla Polizia.

In questo caso sarà sempre necessario far autenticare dal notaio la sottoscrizione della querela.

Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Angelo Forte