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Più pignoramenti sullo stesso stipendio

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(@angelo-greco)
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Sulla stessa busta paga ci può essere la trattenuta di due o più quinti?

In un panorama economico in continua evoluzione, è sempre più frequente il riscontro di situazioni in cui un lavorato dipendente si trova ad affrontare il pignoramento della propria busta paga a causa di debiti non saldati, ad esempio nei confronti di una finanziaria. Questo scenario, già problematico, si complica ulteriormente nel caso di più pignoramenti sullo stesso stipendio. Di fronte a questa eventualità, quali sono i limiti imposti dalla legge? È possibile pignorare più di un quinto, ad esempio “due quinti”, “tre quinti” fino a totale assorbimento del credito? Queste sono le questioni che andremo ad analizzare nel presente articolo.

Il pignoramento dello stipendio: come può avvenire?

Prima di tutto, è necessario precisare che la normativa differisce in base alla modalità con cui il pignoramento dello stipendio viene effettuato:

  • sul conto corrente presso il quale l’importo viene accreditato dal datore di lavoro;
  • oppure direttamente presso il datore di lavoro.

Nel primo caso, ossia quando il pignoramento dello stipendio avviene in banca, le somme già depositate sul conto al momento della notifica dell’atto di pignoramento possono essere pignorate solo per l’importo eccedente il triplo dell’assegno sociale, attualmente pari a 1.509,81 euro (ossia 503,27 x 3). In pratica, su un saldo bancario inferiore a tale soglia, non potrà essere eseguito alcun pignoramento, mentre su un saldo superiore sarà pignorabile solo l’eccedenza.

Ogni successiva mensilità di stipendio accreditata dal datore di lavoro sarà soggetta a un pignoramento di un quinto, fino al completo saldo del debito.

Nel caso di pignoramento presso il datore di lavoro, ossia prima ancora dell’accredito sul conto, il pignoramento avviene per la misura di un quinto. In tale ipotesi non viene applicata la regola che vale per le pensioni in materia di “minimo vitale” (al pensionato infatti si applica pur sempre il pignoramento di un quinto ma sulla quota di pensione a cui è stato sottratto il minimo vitale pari al doppio dell’assegno sociale).

Più pignoramenti sullo stesso stipendio: che succede?

La legge ammette la presenza di più pignoramenti sullo stesso stipendio ma solo a condizione che i crediti in questione appartengono a categorie diverse.

Vengono distinte tre categorie:

  • crediti per imposte, sanzioni e tasse;
  • crediti per assegni alimentari e mantenimento;
  • altri crediti (come quelli dovuti a banche, finanziarie, ecc).

Quindi possono coesistere pignoramenti sulla stessa busta paga a patto che si tratti di categorie diverse. In ogni caso lo stipendio non può scendere, all’esito del pignoramento, al di sotto della metà.

Quindi ad esempio, se c’è il pignoramento della banca e dell’ex moglie, questi due possono incidere contemporaneamente sullo stipendio ma almeno il 50% resta al lavoratore.

Invece se i crediti appartengono dalla stessa categoria, si applicano delle regole specifiche. In tal caso, se i pignoramenti vengono eseguiti contemporaneamente, i due creditori concorreranno in modo paritario sulla quota pignorabile: in pratica il giudice autorizza il pignoramento solo di un quinto che viene diviso tra i due creditori.

Se invece il secondo pignoramento avviene dopo che è stata già disposta l’assegnazione del quinto dello stipendio al primo creditore, il giudice autorizza comunque il pignoramento ma la soddisfazione del secondo creditore può avvenire solo dopo che il primo debito sia stato integralmente corrisposto. In buona sostanza, estinto il primo debito, la trattenuta del quinto viene operata in automatico a favore del secondo creditore.

Che succede in caso di cessione del quinto dello stipendio?

La trattenuta conseguente al pignoramento dello stipendio non tiene conto delle eventuali cessioni del quinto dello stipendio che sono atti volontari del debitore. Dunque il calcolo del quinto si fa al lordo e non al netto di tali cessioni (ossia come se queste non ci fossero). E ciò perché altrimenti si consentirebbe una facile scappatoia al dipendente per ridurre il quinto pignorabile.

 
Pubblicato : 20 Giugno 2023 14:30