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Più cause per lo stesso incidente stradale

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(@raffaella-mari)
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Evitare l’abuso del processo: perché non frazionare le istanze di risarcimento da un unico incidente.

Poniamo il caso di una persona che subisca un incidente e che, dopo aver fatto causa all’assicurazione per ottenere il rimborso delle spese necessarie a riparare l’auto, decida di intraprendere un secondo giudizio anche per il risarcimento delle lesioni fisiche; o che, avendo ottenuto il riconoscimento del danno biologico, agisca in un momento successivo per quello morale o esistenziale. Potrebbe farlo? Si possono fare più cause per lo stesso incidente stradale?

La questione è stata di recente affrontata dalla Cassazione [1] che, in proposito, ha richiamato all’osservanza del principio di “buona fede”.

La buona fede è un principio fondamentale del diritto che impone ai soggetti coinvolti in una controversia di agire in modo leale e corretto. Un comportamento contrario a questo principio è l’abuso del processo, che si verifica quando un soggetto presenta due diverse domande di risarcimento per i danni derivati da un unico incidente, se queste potrebbero essere svolte in un unico giudizio.

Divieto di frazionamento cause per risarcimento del danno

La Cassazione, con l’ordinanza in commento, ha chiarito che non è possibile presentare due diverse domande di risarcimento per i danni derivati da un unico incidente se le richieste possono essere svolte in un unico giudizio, poiché ciò costituirebbe un abuso dello strumento processuale. 

La Cassazione ha richiamato il proprio orientamento espresso nelle sentenze delle Sezioni Unite 23726/2007 e 4090/2017. Secondo queste sentenze, non è totalmente precluso al danneggiato di agire separatamente per due diversi danni derivanti dal medesimo fatto illecito, a condizione che l’attore dimostri concretamente la sussistenza di un interesse obiettivo al frazionamento. Tale interesse non può essere una scelta soggettiva basata su criteri di mera opportunità o sulla prospettata maggiore speditezza del procedimento davanti a uno dei giudici aditi. Si tratterà quindi di consentire la duplicazione del processo quando ad esempio il danneggiato non sia ancora guarito e intenda agire quantomeno per farsi riparare l’auto per poi ottenere i danni alla persona o quando ancora questi ultimi non sono noti e si evidenziano in un momento successivo. 

Tra i principi fondamentali che informano il giusto processo, vi sono la ragionevole durata (articolo 111 Costituzione) e l’esercizio responsabile del diritto di azione, sostenuto da un interesse oggettivamente apprezzabile (Sezioni Unite 4090/2017). Questi principi si contrappongono alla scelta di moltiplicare i giudizi, come avviene nel caso di frazionamento delle istanze di risarcimento derivanti da un unico incidente.

La riforma del processo civile e la semplificazione dei giudizi

La riforma del processo civile (decreto legislativo 149/2022) mira a semplificare, velocizzare e razionalizzare i giudizi, in linea con la prospettiva di evitare l’abuso del processo. Il principio di buona fede e la necessità di evitare il frazionamento delle istanze di risarcimento si inseriscono in questo contesto di semplificazione e ottimizzazione del sistema giudiziario.

L’assicurazione RC auto e la separazione delle pretese risarcitorie

La disciplina dell’assicurazione RC auto prevede la possibilità di separare le pretese risarcitorie per i danni a cose rispetto a quelle per i danni alla persona, anche se derivanti dal medesimo sinistro. Gli articoli 145 e 148 del Codice delle assicurazioni stabiliscono due diversi termini per proporre l’azione a seconda che si tratti di danni materiali o fisici, ammettendo che i primi possano essere richiesti in via anticipata se i postumi invalidanti non si siano ancora consolidati. Tuttavia, è importante notare che la separazione delle pretese non deve degenerare in un abuso del processo.

Casi di abuso del processo: esempi pratici

Un esempio di abuso del processo si verifica quando la separazione delle pretese riguarda due diverse componenti del danno a cose, come nel caso in cui si propongono due separati giudizi per ottenere il risarcimento delle spese di riparazione del mezzo e di quello relativo, ad esempio, a spese di noleggio o a voci di lucro cessante. In queste situazioni, l’abuso del processo appare evidente e va evitato per garantire un’esercizio responsabile del diritto di azione e un’efficiente gestione delle controversie in ambito giudiziario.

In conclusione, è fondamentale evitare il frazionamento delle istanze di risarcimento da un unico incidente e agire sempre in buona fede, nel rispetto dei principi del giusto processo e delle norme vigenti. La semplificazione e la razionalizzazione dei giudizi sono obiettivi importanti per garantire un sistema giudiziario efficiente e rispettoso dei diritti delle parti coinvolte.

 
Pubblicato : 21 Marzo 2023 15:00