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Pensione anticipata a 57 anni, quali possibilità ci sono?

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(@paolo-remer)
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Cinque modi per ottenere la pensione prima dei 60 anni: quali sono i requisiti e le condizioni per accedere. Ci sono differenze di trattamento tra uomini e donne.

Per molti italiani il traguardo della pensione si allontana sempre più. Con le recenti riforme, e soprattutto con la famigerata «legge Fornero» [1] del 2011 – finora spesso ritoccata, ma mai abolita – la speranza di raggiungere l’età pensionabile prima dei 60 anni è diventata quasi un miraggio. In realtà, però, alcune categorie di lavoratori hanno già i requisiti necessari, sia di età anagrafica minima sia per la contribuzione versata, e quindi possono andare in pensione subito. In concreto, quali possibilità ci sono per la pensione anticipata a 57 anni? Le opzioni esistono e ci sono attualmente ben cinque misure che consentono di raggiungere questo risultato, più Opzione Donna, che però “sfiora” soltanto i 57enni. Esaminiamole una per una.

Pensione anticipata per invalidi

I lavoratori invalidi civili, con una percentuale riconosciuta di almeno l’80%, possono andare in pensione anticipata ottenendo quasi il medesimo trattamento previsto per la pensione di vecchiaia.

Per accedere alla pensione anticipata per invalidi occorrono almeno 20 anni di contributi. La domanda può essere presentata a partire da un’età minima di 56 anni per le donne e di 61 anni per gli uomini, ma per l’erogazione del trattamento economico occorre attendere il compimento dei 57 anni per le donne, e dei 62 anni per gli uomini (il cosiddetto «periodo finestra» che intercorre tra la data della domanda e il materiale conseguimento della pensione è di 12 mesi).

Pensione anticipata per assistenza disabili

Le stesse possibilità di pensionamento anticipato sono riconosciute in favore dei caregiver, coloro che prestano assistenza ad un familiare disabile convivente. In questi casi (in deroga al regime generale, che prevede almeno 63 anni di età) non ci sono limiti minimi di età per il conseguimento della pensiona anticipata, ma occorrono 41 anni di contributi, di cui almeno un anno versati prima del compimento dei 19 anni di età.

Tecnicamente il risultato si raggiunge attraverso l’Ape sociale: l’anticipo pensionistico riconosciuto, dal 2018, a chi assiste un proprio familiare affetto da un handicap grave e riconosciuto ai sensi della legge 104 con una percentuale di invalidità pari o superiore al 74% e convivente nella medesima abitazione da almeno 6 mesi.

Pensione anticipata per lavoratrici precoci

Possono ottenere la pensione anticipata per lavoratori precoci i 57enni che hanno iniziato a lavorare in giovanissima età, ad esempio a 15 anni. Con la Quota 41 alle donne lavoratrici precoci sono richiesti 41 anni e 10 mesi di contributi: un requisito che può essere raggiunto senza problemi alle soglie dei 57 anni di età, se non ci sono state interruzioni nei versamenti durante la storia contributiva della lavoratrice.

Gli uomini, invece, devono avere 42 anni e 10 mesi di contributi versati, quindi difficilmente un lavoratore 57 enne potrà aver maturato i requisiti, a meno che non abbia iniziato a lavorare prima del compimento dei 15 anni, come talvolta accade per i lavori “leggeri”, che sono consentiti a partire dai 14 anni di età.

Pensione anticipata per lavori usuranti

I lavoratori – uomini e donne – che hanno svolto lavori usuranti (cioè mansioni particolarmente gravose e pesanti: come gli operai che scavano gallerie e miniere, i conducenti di autobus e i turnisti notturni: leggi “Lavori usuranti: quali sono“) possono beneficiare della Quota 41 e quindi andare in pensione a 57 anni di età con 41 anni di contributi, se hanno iniziato a lavorare prima del compimento dei 16 anni.

In questi casi il requisito contributivo minimo è “tagliato” rispetto ai lavori comuni: si accede alla pensione anticipata – sommando età anagrafica ed anni di contribuzione – con quota 97,6 per i dipendenti e 98,6 per gli autonomi, quindi, rispettivamente, a 61 anni e 7 mesi o a 62 anni e 7 mesi; ma se chi ha svolto lavori usuranti è anche un lavoratore precoce può abbreviare ulteriormente i tempi grazie a Quota 41, come abbiamo spiegato nel paragrafo precedente.

Pensione anticipata con RITA

Chi ha compiuto i 57 anni di età può ottenere la pensione anticipata attraverso la RITA, acronimo di Rendita Integrativa Temporanea Anticipata. La RITA non è una vera e propria pensione, ma una rendita riservata a chi ha partecipato ad un piano di previdenza complementare (ad esempio, il fondo Espero per gli insegnanti) ed è disoccupato di lunga durata.

Precisamente, possono andare in pensione anticipata con RITA i 57enni disoccupati da oltre 24 mesi, che hanno aderito ad un fondo integrativo pensionistico per almeno 5 anni, e che hanno versato i contributi obbligatori per un minimo di 20 anni.

Pensione anticipata con Opzione Donna

Abbiamo lasciato per ultima, nella trattazione, la possibilità di pensione anticipata con Opzione Donna perché, nel momento in cui scriviamo, la misura è temporanea e sarà in vigore fino al 31 dicembre 2022, salvo proroghe, come avvenuto negli anni precedenti, ma che ancora non sono state decise. Inoltre Opzione Donna allo stato attuale consente il pensionamento anticipato non esattamente a 57 anni, ma a 58 per le lavoratrici dipendenti e a 59 anni per le lavoratrici autonome, in entrambi i casi con almeno 35 anni di contribuzione versata; e questi requisiti devono essere maturati entro il 31 dicembre 2021, non in epoca successiva. Le cose, però, potrebbero cambiare con la prossima riforma delle pensioni che il nuovo Governo dovrà varare con effetto a partire dal 2023.

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Pubblicato : 18 Ottobre 2022 07:00