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Parcheggiatore abusivo: reato

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(@raffaella-mari)
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Non sempre è possibile denunciare il parcheggiatore abusivo: ecco quando è reato chiedere soldi per guardare le auto. 

I parcheggiatori abusivi sono una realtà diffusa nelle città italiane e spesso si trovano a gestire parcheggi in modo improprio, richiedendo denaro agli automobilisti sotto velata minaccia di rigare l’automobile. Ma si può denunciare un parcheggiatore abusivo? Il suo comportamento può essere considerato un reato? In questo articolo, analizzeremo un caso recente che riguarda un parcheggiatore abusivo assolto dall’accusa di estorsione e discuteremo la possibilità di denunciarli penalmente. Ma procediamo con ordine.

Cosa rischia un parcheggiatore abusivo?

Secondo il Codice della Strada, chi svolge l’attività di parcheggiatore senza possedere le necessarie autorizzazioni è soggetto a una sanzione amministrativa pecuniaria compresa tra 769 e 3.095 euro. Inoltre, le somme percepite dal trasgressore vengono sequestrate. Tuttavia, si tratta di un illecito amministrativo e non di un reato, il che comporta alcune conseguenze:

  • il parcheggiatore abusivo non può essere denunciato, in quanto la sua attività, seppure illecita, non costituisce un reato;
  • il parcheggiatore non sarà processato, poiché la sanzione gli verrà inflitta direttamente dalle autorità amministrative;
  • in caso di mancato pagamento della sanzione amministrativa, non verrà arrestato ma riceverà una cartella esattoriale e, in caso di ulteriore mancato pagamento, i suoi beni potranno essere pignorati in proporzione al debito.

Quando l’attività del parcheggiatore abusivo diventa reato?

Tuttavia, l’attività del parcheggiatore abusivo può configurare un reato qualora la richiesta di denaro avvenga con modalità che lasciano intendere una possibile ritorsione in caso di rifiuto. In tal caso, si configura il reato di estorsione. Non è necessario che la minaccia sia esplicita: anche una minaccia velata può far sconfinare nel penale.

Inoltre, l’attività di parcheggiatore diventa reato quando coinvolge minori o se il soggetto è già stato sanzionato per la medesima violazione con provvedimento definitivo (in pratica, ci deve essere la recidiva). In questo caso, si applica la pena dell’arresto da sei mesi a un anno e dell’ammenda da 2.000 a 7.000 euro.

Quando l’attività di parcheggiatore abusivo è legale?

Esiste un caso in cui esercitare l’attività di parcheggiatore abusivo non implica neanche l’applicazione di sanzioni amministrative. Ciò avviene quando la condotta viene posta al di fuori dei centri urbani. In effetti, il divieto di esercitare la professione di parcheggiatore abusivo è stabilito dall’articolo 7 del Codice della Strada, che disciplina la circolazione stradale nei centri abitati. Ciò mette in discussione l’applicazione di tale regola al di fuori di tali aree. Infatti, è proprio il Codice della Strada che definisce come “centro abitato” un insieme di edifici, delimitato lungo le strade di accesso dai segnali di inizio e fine. Un insieme di edifici si intende come un raggruppamento continuo, anche se intervallato da vie, piazze, giardini o simili, composto da almeno venticinque edifici e da aree di uso pubblico con accessi veicolari o pedonali sulla strada.

Di conseguenza, si potrebbe ritenere che, al di fuori dei centri abitati così definiti, l’attività di parcheggiatore non costituirebbe nemmeno un illecito amministrativo e, pertanto, non sarebbe soggetta a sanzioni di alcun tipo.

Il parcheggiatore, in questo caso, dovrà pur sempre dichiarare i ricavi al fisco, altrimenti verrà sanzionato a livello amministrativo per violazione delle norme tributarie. Ma se i ricavi sono stati superiori a 50.000 euro in un anno, il parcheggiatore può essere incriminato per il reato di «omessa dichiarazione dei redditi».

Caso di assoluzione di un parcheggiatore abusivo

In un recente caso giudiziario, un parcheggiatore abusivo è stato assolto nonostante avesse rigato l’auto di un automobilista che non gli aveva dato i 2 euro richiesti. La sentenza della seconda sezione penale della Cassazione ha stabilito che la richiesta di denaro, per quanto ingiusta, non costituisce una minaccia che possa integrare il reato di tentata estorsione. Il danneggiamento dell’auto è stato invece considerato una rappresaglia.

Potenzialità lesiva della minaccia

La difesa dell’imputato ha sostenuto che per configurare il reato di estorsione, la minaccia deve avere una potenzialità lesiva della persona offesa. Questa potenzialità può essere considerata presente se la vittima si dichiara intimorita o se la condotta del parcheggiatore è oggettivamente idonea a ingenerare paura. Nel caso in esame, la richiesta di denaro non era accompagnata da alcuna frase minacciosa e la vittima non aveva perso di vista l’auto quando il parcheggiatore l’aveva danneggiata.

Requisiti per la denuncia

La sentenza stabilisce che la minaccia che costituisce il delitto di estorsione può essere manifestata anche in maniera indiretta, implicita e indeterminata. Tuttavia, nel caso in questione, non è stata riscontrata alcuna minaccia, neppure larvata, indiretta o implicita. 

Di conseguenza, non si può denunciare un parcheggiatore abusivo per estorsione solo perché questi ha rigato l’auto se, al momento della richiesta dei soldi, non ha manifestato alcuna intenzione di tal tipo e non ha posto in essere una minaccia. E, in ogni caso, se anche ciò è avvenuto, bisogna pur sempre dimostrarlo. Si deve trattare di una minaccia con potenzialità lesiva.

Conclusioni

Denunciare un parcheggiatore abusivo può essere complicato, come dimostra il caso analizzato in questo articolo. Tuttavia, è importante ricordare che il parcheggio abusivo è un’attività illecita e che gli automobilisti hanno il diritto di segnalare tali situazioni alle autorità competenti. È fondamentale, però, raccogliere prove sufficienti, come ad esempio foto, video o testimonianze, per dimostrare la presenza di una minaccia o di un comportamento illecito da parte del parcheggiatore abusivo. In ogni caso, la lotta contro i parcheggiatori abusivi richiede un impegno collettivo e l’attenzione delle autorità locali per garantire la sicurezza e la legalità nelle nostre città.

 
Pubblicato : 24 Marzo 2023 08:30