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Nuovo decreto lavoro: buste paga più ricche

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(@angelo-greco)
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Il Governo ha deciso di concentrare le risorse sul cuneo fiscale e contributivo per dare un segnale tangibile in busta paga in chiave anti-inflazione, soprattutto per i lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35.000 euro.

Poniamo il caso di Tizio, un lavoratore con una retribuzione annua di 25.000 euro. Grazie al taglio al cuneo fiscale, Tizio riceverà un vantaggio mensile di circa 96,03 euro, che in cinque mesi equivale a 480,13 euro. Anche Caio, un lavoratore con una retribuzione annua di 20.000 euro, beneficerà dell’intervento: il suo vantaggio mensile sarà di 76,82 euro, che in cinque mesi ammonta a 348,10 euro.

È questo il risultato del nuovo decreto lavoro che il Governo si appresta ad approvare: un decreto rivolto a operare un solido taglio del cuneo fiscale e previdenziale per rendere le buste paga più ricche.

Questo intervento si aggiunge a quello già previsto con la legge di Bilancio 2023, in vigore da gennaio, che prevedeva un taglio di tre punti di cuneo per i lavoratori dipendenti fino a 25.000 euro di retribuzione lorda annua e la conferma di due punti nella fascia retributiva tra 25.000 e 35.000 euro.

Per finanziare questa misura, il Governo utilizzerà i 3,4 miliardi di euro recuperati con il Def 2023. Tuttavia, il taglio al cuneo fiscale e contributivo dovrà essere rinegoziato nel 2024, e si stima che per confermare il taglio di 6 e 7 punti di cuneo alle attuali fasce retributive servirebbero 12-13 miliardi di euro.

Nel pacchetto Lavoro è previsto anche un intervento sui fringe benefit, con un aumento della soglia di non imponibilità da 258 a 3.000 euro, ma soltanto per i lavoratori con figli.

Chi avrà diritto all’aumento in busta paga?

L’aumento in busta paga riguarda i lavoratori con retribuzioni lorde fino a 35.000 euro. Il taglio al cuneo fiscale e contributivo varierà a seconda della fascia retributiva: per i lavoratori con retribuzione lorda annua fino a 25.000 euro, il taglio sarà di sette punti complessivi (tre più i nuovi quattro), mentre per la fascia retributiva tra 25.000 e 35.000 euro, il taglio sarà di sei punti (due più quattro).

Quanto dura l’aumento in busta paga?

L’intervento sulle retribuzioni sarà una tantum e varrà per il periodo luglio-novembre 2023, dunque cinque mesi. Dopo tale periodo, il taglio al cuneo fiscale e contributivo dovrà essere rinegoziato e finanziato per il 2024.

Esempi

Ecco due esempi pratici.

Tizio è un lavoratore con una retribuzione annua di 25.000 euro. Grazie al taglio al cuneo fiscale, riceverà un vantaggio mensile di circa 96,03 euro, che in cinque mesi (luglio-novembre) equivale a 480,13 euro.

Caio è un lavoratore con una retribuzione annua di 20.000 euro. Anche lui beneficerà dell’intervento: il suo vantaggio mensile sarà di 76,82 euro, che in cinque mesi ammonta a 348,10 euro.

 
Pubblicato : 30 Aprile 2023 15:59