Nuovo allarme sanità in Italia: i farmaci scarseggiano
Il Ministro della Salute Orazio Schillaci ha convocato un tavolo di lavoro sull’approvvigionamento dei farmaci per comprendere l’entità dell’allarme.
Sembra incredibile che a distanza di tre anni dall’inizio della pandemia, quando mascherine e gel igienizzante scarseggiavano e venivano distribuiti in maniera contata e metodica, fa impressione pensare che ancora in Italia scarseggino farmaci, di qualunque tipo essi siano. Nella maggior parte dei casi oggi i farmaci scarseggiano a causa della produzione, che spesso avviene in Cina o in India, ma la situazione appare seria e critica.
Nello specifico, secondo l’ultimo monitoraggio dell’Agenzia Italiana del Farmaco, sono circa 3.200 i medicinali che scarseggiano nelle farmacie in tutta la penisola, senza distinzione.
«Un tavolo di lavoro permanente sull’approvvigionamento dei farmaci, per definire la reale entità del fenomeno e indicare proposte risolutive». Lo ha annunciato il ministro della Salute, Orazio Schillaci, aprendo l’incontro convocato oggi al ministero, insieme al sottosegretario Marcello Gemmato – informa il dicastero – alla presenza di rappresentanti del ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del farmaco Aifa e della filiera farmaceutica produttiva e della distribuzione.
«Il ministro – si legge in una nota – ha posto all’attenzione dell’incontro l’individuazione dei farmaci che registrano una reale carenza, interventi di risposta a breve e medio termine per far fronte tempestivamente ai bisogni dei cittadini e la definizione di attività di comunicazione e sensibilizzazione al fine di evitare allarmismi e conseguenti ingiustificate corse all’acquisto. Il tavolo, istituito con decreto ministeriale, sarà allargato anche ai Nas e ai medici di medicina generale».
Per il momento, vista la carenza di alcuni farmaci, la proposta è quella di chiedere ai medici di non prescrivere quelli senza (quasi) scorte. Nello specifico l’idea di Maurizio Giacomazzi, segretario del sindacato nazionale Farmacieunite, che ha partecipato alla videoconferenza con i rappresentanti del Governo, del ministero della Salute, dell’Agenzia italiana del farmaco, delle organizzazioni sindacali di settore e delle Regioni, convocata ieri per gestire la carenza di molti farmaci, è quella di lanciare un alert che avvisi i medici prescrittori della carenza del medicinale richiesto in modo che questi possano immediatamente indicare, nelle ricette dei pazienti, farmaci alternativi.
«La diffusa mancanza di farmaci purtroppo continua in tutto il territorio nazionale – sottolinea Giacomazzi – ci sono carenze trasversali che interessano anche i più utilizzati come l’ibuprofene, ed altri. Io stesso ne ho avuto conferma con gli ultimi ordini effettuati per la mia farmacia, dove riscontro che la maggioranza di quelli che intendo ordinare non sono disponibili». Da qui la proposta dell’alert, per non arrivare in farmacia e scoprire poi che il medicinale prescritto non è disponibile.
«Questo già avviene in vari gestionali nel momento in cui si procede all’ordine – spiega – quindi perché non utilizzare lo stesso metodo anche per il medico? Qualora lo stesso ravvisi la criticità, o l’assenza del medicinale da prescrivere, può indicarne uno o più alternativi in quanto anche gli equivalenti non sempre sono disponibili. È una proposta che guarda in primis alle necessità dei pazienti – conclude Giacomazzi – e il farmacista professionista fornirà il farmaco all’utente nel più breve tempo possibile».
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