Nuova pensione anticipata Quota 104: come funziona
Le modifiche proposte alla “Quota 104” vedranno un taglio del 4% per coloro che optano per una pensione anticipata a 63 anni. Questa riforma, ancora in discussione, ha suscitato numerose reazioni.
Con la legge di Bilancio, la pensione anticipata si trasforma, passando da Quota 103 a Quota 104. In questo modo si potrà andare in pensione anticipata più tardi, con almeno 63 anni di età (erano 62 nel 2023) e 41 anni di contributi e in più con una riduzione dell’importo relativo alla quota retributiva. Nella bozza si legge: «Ai fini della determinazione dell’importo delle pensioni anticipate, le quote da calcolare con il sistema retributivo sono ridotte».
Il taglio dipenderà da quanto prima il lavoratore andrà in pensione prima rispetto ai 67 anni richiesti per la pensione di vecchiaia.
Chi sceglie di anticipare la propria pensione attraverso la “Quota 104” e decide di uscire a 63 anni, dopo aver versato per almeno 41 anni, subirà una penalizzazione del 4%.
Se tale proposta verrà mantenuta nella legge di bilancio finale, il rapporto tra il coefficiente di trasformazione per l’età di uscita e quello per l’età di vecchiaia subirà modifiche, con una riduzione di circa il 12% della “fetta” retributiva. Tradotto in termini pratici, ciò si tradurrà in una diminuzione di circa 100 euro per una pensione di 2.500 euro lordi al mese.
Opzioni alternative alla Quota 104
I lavoratori avranno ancora la possibilità di evitare la “Quota 104”, ottenendo un “premio” in cambio: il mantenimento nella busta paga della trattenuta contributiva del 9,19%, simile al “bonus Maroni“. Tuttavia, questo bonus si riduce al 2% nei casi di decontribuzione. Nonostante fosse stato introdotto all’inizio dell’anno, il suo utilizzo è stato limitato, riducendo la sua funzione di incentivo.
Addio pensioni anticipate
Dal 2025 potrebbero non bastare più 42 anni e 10 mesi di contributi oltre ai tre mesi di finestra mobile per l’accesso alla pensione anticipata indipendentemente dall’età (41 anni e 10 mesi per le donne).
Reazioni e opinioni
La proposta ha scatenato critiche, in particolare dalla Cgil. La segretaria confederale, Lara Ghiglione, ha dichiarato che con queste modifiche, il governo sembra trascurare gli impegni presi, riferendosi in particolare alla legge Fornero. Inoltre, ci sono state preoccupazioni riguardo alle modifiche proposte ai criteri di pensionamento per i “millennials” o lavoratori “interamente contributivi”.
Futuro delle pensioni minime
La questione delle pensioni minime rimane aperta. Alcuni sperano in un aumento dell’assegno pensionistico fino a quasi 650 euro per gli “over 65” o almeno che venga confermata la rivalutazione per gli “over 75”. La decisione finale sulla legge di bilancio, e dunque sulla riforma delle pensioni, dovrebbe arrivare nel prossimo week end.
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