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No accompagnamento per chi deambula col bastone?

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(@mariano-acquaviva)
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Accompagnamento: quali sono i requisiti? Chi cammina solo con l’ausilio di bastoni o stampelle può ottenere l’indennità dall’Inps?

Lo Stato aiuta le persone che, a causa della propria invalidità, non possono provvedere da sé alle proprie esigenze, ad esempio perché non sono in grado di svolgere una normale attività lavorativa. Nello specifico, per ottenere l’indennità di accompagnamento è necessario dimostrare l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita ovvero l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore [1]. Secondo la giurisprudenza della Corte di Cassazione, tuttavia, tale requisito non è così semplice da dimostrare. Vediamo perché.

Indennità di accompagnamento: cos’è?

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica erogata mensilmente a favore dei soggetti, mutilati o invalidi totali (cioè, al 100%), per i quali è stata accertata:

  • l’impossibilità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore, oppure
  • l’incapacità di compiere gli atti quotidiani della vita.

L’accompagnamento quindi è pensato come una misura economica di supporto ulteriore per chi necessita di assistenza continua.

L’indennità non fa reddito e non è pignorabile: si tratta, infatti, di una misura assistenziale ritenuta intoccabile dalla legge.

Inoltre, la predetta indennità prescinde da ogni requisito economico, cioè dal reddito posseduto dall’inabile, ed è indipendente dall’età.

Il pagamento viene sospeso in caso di ricovero a totale carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni.

Per il 2023, l’importo dell’indennità di accompagnamento è pari a 527,16 euro per dodici mensilità.

Chi deambula con un bastone ha diritto all’accompagnamento?

Secondo la Corte di Cassazione [2], i requisiti necessari a ottenere l’indennità di accompagnamento non sussistono se il soggetto riesce a deambulare autonomamente con l’ausilio di un bastone.

La Suprema Corte ricorda come l’indennità di accompagnamento non reversibile può essere erogata a condizione che sussistano due requisiti concorrenti, dai quali non si può prescindere:

  • l’invalidità totale;
  • l’impossibilità di camminare senza un accompagnatore oppure la necessità di assistenza continua per non essere il soggetto in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (in quest’ultima categoria vengono fatti rientrare anche le patologie mentali).

L’impossibilità di camminare, secondo la giurisprudenza, deve essere intesa in senso assoluto e non come semplice difficoltà nella deambulazione o nel compimento di atti della vita.

Questo significa che, senza l’accompagnatore, il beneficiario deve essere completamente impossibilitato a muoversi, neanche con l’aiuto del bastone.

Viceversa se il richiedente deambula autonomamente, seppure con l’ausilio di supporti esterni come il bastone, non scatta il beneficio.

Chi deambula con le stampelle ha diritto all’accompagnamento?

Quanto detto sinora vale anche nell’ipotesi in cui il soggetto riesca a deambulare con l’ausilio delle stampelle.

Secondo la Corte di Cassazione [3], chi riesce a deambulare con l’aiuto delle stampelle (cosiddetti “bastoni canadesi“) non possiede i requisiti per poter beneficiare dell’indennità di accompagnamento, trattandosi di soggetto non completamente impossibilitato a muoversi.

 
Pubblicato : 31 Dicembre 2023 11:47