Tra film, serie tv, musica e partite di calcio ognuno di noi possiede almeno un abbonamento a piattaforme streaming che trasmettono i vari servizi. Ebbene, tutte le principali piattaforme hanno subito (o subiranno a brevissimo) un aumento degli abbonamenti.

Negli ultimi anni, la fruizione di contenuti digitali ha visto una rapida crescita, con piattaforme di streaming che offrono una vasta gamma di film, serie TV, musica e eventi sportivi. Tuttavia, la gioia dei consumatori per l’accesso illimitato a contenuti preferiti è stata oscurata da un’onda di aumenti dei prezzi che coinvolge tutte le principali piattaforme streaming.

Netflix, Dazn, Prime Video, Spotify e Tim Vision, nomi noti in tutto il mondo, hanno annunciato o già implementato incrementi dei costi per gli abbonamenti, suscitando preoccupazioni e polemiche tra gli utenti. Con la popolarità di queste piattaforme in costante crescita, i cambiamenti nei prezzi stanno avendo un impatto significativo sui portafogli dei consumatori, portando a un dibattito sulla sostenibilità e il valore di tali servizi.

L’ultima piattaforma a essere al centro delle critiche è Dazn, specializzata nella trasmissione di eventi sportivi, che ha reso noto il nuovo listino prezzi per la stagione sportiva 2023-2024, suscitando sconcerto tra gli abbonati. Considerabili aumenti sono stati applicati per tutte le tipologie di abbonamento, con conseguenze dirette sulle tasche degli utenti. Ma Dazn non è l’unica ad aver sollevato preoccupazioni tra gli appassionati di contenuti in streaming.

Chi utilizza più di una piattaforma per soddisfare le proprie esigenze di intrattenimento, ad esempio abbonandosi sia per il calcio che per la musica e i film, potrebbe dover fronteggiare una spesa mensile superiore a 60€. Questo aumento complessivo dei costi sta spingendo molti utenti a riflettere attentamente sul valore e sull’utilità di mantenere tutti gli abbonamenti.

In questo articolo, esamineremo da vicino gli aumenti dei prezzi annunciati da Netflix, Dazn, Prime Video, Spotify e Tim Vision. Ma procediamo con ordine.

Spotify

piano individual da 9,99 euro a 10,99 euro;

piano duo: da 12,99 euro a 14,99 euro;

piano family: da 15,99 euro a 17,99 euro

piano student: da 4,99 euro a 5,99 euro.

Dazn

Cessa il piano standard da 29,99 euro. Ora si potrà scegliere tra:

• abbonamento mensile non vincolato a rinnovo: 40,99 euro;
• abbonamento annuale vincolato a 12 mesi di pagamento: 30,99 euro;
• abbonamento annuale da pagare in un’unica rata: 299 euro.

Cessa il piano plus da 39,99 euro. Ora si potrà scegliere tra:

• abbonamento mensile non vincolato a rinnovo: 55,99 euro;
• abbonamento annuale vincolato a 12 mesi di pagamento: 45,99 euro;
• abbonamento annuale da pagare in un’unica rata: 449 euro.

Netflix

Il piano standard passa a 12,99 euro + 4,99 euro per utente extra

Il piano premium passa a 17,99 euro + 4,99 euro per utente extra.

Ricordiamo che gli utenti Netflix non possono più condividere la propria password gratuitamente con chi non fa parte dello stesso nucleo domestico, ma è previsto un costo aggiuntivo che fino ad oggi non era presente.

Tim Vision

Il piano passa da 5,00 euro a 6,99 euro.

La rimodulazione del prezzo non riguarderà le promozioni in corso o altre offerte TV di TIM già attive sul proprio contratto.

Prime Vide

Il piano annuale passa da 36,00 euro a 49,99 euro.

Il piano mensile passa da 3,99 euro a 4,99 euro.

Apple Tv

Il piano annuale passa da 49,99 euro a 69,99 euro.

Il piano mensile passa da 4,99 euro a 6,99 euro.