Riduci l’onere del mutuo in tre passaggi: le soluzioni innovative proposte dall’Abi e che breve diverranno operative per tutte le banche. Ecco il nuovo blocco della rata variabile, allungamento del prestito e opzione di sospensione dei pagamenti.
Ti stai chiedendo come ridurre il peso della rata del tuo mutuo? L’Associazione Bancaria Italiana (ABI) sta lavorando su una serie di iniziative rivoluzionarie che potrebbero essere la risposta a queste domande. Analizziamo insieme queste proposte e come potrebbero aiutarti.
Cosa sta facendo l’ABI per sostenere chi ha difficoltà a pagare il mutuo?
L’ABI sta valutando una serie di opzioni per aiutare le famiglie che incontrano difficoltà nel pagamento delle rate del mutuo. Tra queste opzioni, figura la possibilità di bloccare l’importo della rata a tasso variabile per un certo periodo, allungando così la durata del mutuo e distribuendo il costo del debito nel tempo. Questa mossa, tuttavia, comporta un aumento degli oneri per gli interessi, poiché il prestito dura di più.
Cosa succede se il mancato pagamento supera i 90 giorni?
Se il ritardo nel pagamento supera i 90 giorni, le possibilità di intervento diminuiscono significativamente. Infatti, se si superano i 90 giorni di ritardo, qualsiasi tentativo di ristrutturare il credito comporta la sua riclassificazione come deteriorato, in linea con le norme dell’Autorità Bancaria Europea (EBA).
Quali sono le altre soluzioni proposte?
Un’altra soluzione all’esame è quella di sospensione dei pagamenti, mediante il Fondo di Garanzia per il Settore del Credito (Fondo Gasparrini). In questo caso, la rata viene sospesa per un determinato periodo e gli interessi sono coperti dal fondo stesso. L’accesso a questo strumento è stato ampliato durante la pandemia del COVID-19, includendo ora anche professionisti, partite IVA e lavoratori in cassa integrazione.
Posso convertire il mio mutuo da tasso variabile a tasso fisso?
Sì, l’ABI sta cercando di estendere la possibilità di convertire il mutuo da tasso variabile a fisso. Attualmente, la norma prevede che le banche debbano permettere il cambio a coloro che incontrano difficoltà economiche, hanno mutui fino a 200 mila euro e un ISEE fino a 35 mila euro. L’obiettivo è alzare la soglia ISEE fino a 45 mila euro.
Cosa dobbiamo aspettarci nel futuro?
L’ABI sta lavorando attivamente per trovare ulteriori soluzioni che non si limitano solo all’allungamento della scadenza dei mutui, ma che comprendono anche la rinegoziazione e la surroga. Queste iniziative, una volta approvate dal Ministero dell’Economia, verranno promosse presso le banche che dovranno pubblicizzare le misure sui loro siti web.
In conclusione, il tuo mutuo casa non deve essere un peso insopportabile. Esistono soluzioni per gestire in modo più sostenibile il debito e l’ABI sta lavorando per rendere queste opzioni disponibili a un numero sempre maggiore di persone. Sei pronto a esplorare queste opportunità? Ricorda, la chiave è agire tempestivamente e non aspettare che i problemi diventino insormontabili.