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Multa pagata dopo 60 giorni: cosa succede?

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(@mariano-acquaviva)
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Quali sono i termini da rispettare per pagare la multa in misura scontata oppure ridotta? Quando c’è il rischio di ricevere una cartella esattoriale?

Chi viola il Codice della strada deve pagare una sanzione amministrativa pecuniaria, cioè una somma di denaro. Si tratta della nota “multa”.

Com’è noto, la legge concede uno sconto del 30% nel caso in cui il trasgressore paghi entro 5 giorni dalla notificazione o dalla contestazione del verbale; altrimenti, occorrerà pagare un maggiore importo entro il termine di 60 giorni. Proprio di questo parleremo con il presente articolo: cosa succede in caso di multa pagata dopo 60 giorni? Vediamo cosa prevede la legge.

Multa stradale: entro quanto tempo va pagata?

In linea di massima, possiamo dire che esistono tre limiti temporali da rispettare per pagare una multa stradale:

  • entro 5 giorni dalla contestazione (immediata o differita), è possibile pagare l’importo minimo scontato del 30%. Ad esempio, se l’importo minimo previsto per una trasgressione è pari a 150 euro, entro 5 giorni si potrà pagare la somma di 105 euro;
  • entro 60 giorni dalla contestazione è possibile pagare l’importo in misura ridotta, pari al minimo previsto dalla legge, senza ulteriori sconti. Riprendendo l’esempio di prima, la multa da pagare sarà pari a 150 euro;
  • superati i 60 giorni, la multa dovrà essere pagata in misura ordinaria, pari alla metà del massimo edittale della sanzione. In pratica, bisognerà pagare il doppio rispetto all’importo in misura ridotta che si sarebbe pagato entro i 60 giorni.

Multa pagata dopo 60 giorni: quali conseguenze?

Se il pagamento di una multa avviene oltre i 60 giorni, la somma percepita dall’ente erogatore viene trattenuta a titolo di acconto e il verbale costituirà titolo esecutivo per un importo pari alla differenza fra la metà del massimo edittale previsto per la specifica infrazione e l’acconto già pagato.

In buona sostanza, chi non paga la multa entro 60 giorni si vede raddoppiato l’importo da pagare. Facciamo un esempio.

Antonio ha pagato dopo 61 giorni la multa di 291 euro per non aver comunicato i dati del conducente. A questo punto, dovrà pagare la differenza tra la metà del massimo edittale (1.166/2= 583 euro) e quanto già pagato (291 euro), quindi 292 euro (583 – 291).

In estrema sintesi:

  • chi paga entro 60 giorni, corrisponde l’importo ridotto, pari al minimo edittale;
  • chi paga dopo 60 giorni, corrisponde l’importo ordinario, pari al doppio del minimo (cioè, la metà del massimo edittale).

Multa pagata dopo 60 giorni: cosa si rischia?

Chi non paga la multa stradale entro 60 giorni rischia di vedersi notificata la cartella esattoriale, cioè l’atto contenente la descrizione delle somme dovute all’ente creditore, l’invito a provvedere al pagamento entro 60 giorni dalla data di notifica, le informazioni sulle modalità di pagamento e le istruzioni per richiedere la rateizzazione, la sospensione o proporre ricorso.

La procedura di riscossione è, in sintesi, la seguente: le somme che risultano dovute a seguito dei controlli effettuati dagli enti creditori, vengono iscritte a ruolo (il ruolo è un elenco che contiene i nominativi dei debitori, la tipologia del credito e le relative somme dovute).

Il ruolo formato dall’ente creditore viene trasmesso all’Agenzia delle entrate-Riscossione che provvede a predisporre e notificare le cartelle, nonché a riscuotere le somme indicate.

Per quanto riguarda la multa non pagata, il termine di pagamento prima di incorrere nelle ulteriori misure è di 60 giorni. In caso di inadempimento, potrà scattare il fermo auto e/o il pignoramento dei beni (come lo stipendio o il conto corrente).

 
Pubblicato : 4 Novembre 2023 10:45