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Mediazione civile troppo costosa: verso l’illegittimità per la UE

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(@raffaella-mari)
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Un recente decreto ministeriale riguardante la mediazione civile in Italia rischia di essere disapplicato a causa dei costi eccessivi imposti alle parti, in contrasto con la giurisprudenza della Corte di giustizia europea.

Il decreto ministeriale 150/23, entrato in vigore il 15 novembre in attuazione della Riforma Cartabia, ha incrementato i costi per la mediazione obbligatoria, variabili tra 364 e 1.596 euro, anche per la sola partecipazione al primo incontro. Il che rende la nuova normativa in contrasto con lo spirito della disciplina europea che mira invece a realizzare una procedura agevole e alla portata di ogni cittadino. È quanto emerge da un’ordinanza pubblicata il 24 novembre 2023 dal tribunale Verona (giudice Massimo Vaccari).

Perché il decreto potrebbe essere disapplicato?

La Corte di Giustizia Europea, con la sentenza n. 457 del 14 giugno 2017, ha stabilito che i costi per la procedura di alternative dispute resolution (Adr) devono essere molto bassi o insignificanti. Il nuovo DM, con i suoi oneri significativi, non rispetta invece questi standard.

Il dm 150/23 prevede che si versano per la sola partecipazione al primo incontro le spese di mediazione, comprendenti il compenso del conciliatore, che variano in base al valore della lite da 60 e 170 euro, oltre alle spese vive le spese di avvio, comprese fra 40 e 110 euro.

Quali sono i costi specificati nel decreto?

Come spiega il sito Cassazione.net «Gli importi sono ridotti di un quinto quando la mediazione è condizione di procedibilità della domanda o quando è demandata dal giudice. Anche tenendone conto, il costo della mediazione che si arresta al primo incontro varia da un minimo di euro 364,00 – euro 80 per le spese della mediazione, senza spese vive, oltre a 284,00 per il compenso per il difensore per la fase di attivazione – per le controversie di valore più basso fino a un massimo di 1.596,00 euro per quelle di valore più elevato (226,00 per le spese della mediazione, senza spese vive, oltre ad 1.370,00 per il compenso del difensore per la fase di attivazione)». Pertanto nessuno dei predetti importi si può però considerare poco significativo nel senso indicato dalla Corte di Giustizia».

L’ordinanza pubblicata dal tribunale di Verona il 24 novembre 2023 mette in luce l’incompatibilità del decreto con le direttive europee, suggerendo la possibile disapplicazione delle norme sulla mediazione civile obbligatoria in Italia.

Quali sono le implicazioni legali per i cittadini e i professionisti del diritto?

Questa situazione solleva questioni importanti sull’accessibilità e l’equità del sistema di mediazione civile in Italia, ponendo sfide sia per i cittadini coinvolti nelle controversie sia per i professionisti del diritto.

 
Pubblicato : 28 Novembre 2023 07:55