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Mantenimento figli: quando grava sui nonni

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(@angelo-greco)
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Quando i genitori non possono provvedere al mantenimento dei figli, il compito può ricadere sui nonni. Esaminiamo la legge e le sentenze relative.

Ti sarai mai chiesto, in situazioni in cui i genitori non possono provvedere economicamente ai figli, chi se ne fa carico? È un obbligo che può toccare ai nonni? Queste domande sono particolarmente rilevanti nel contesto dell’attuale clima economico, in cui molte famiglie faticano a far quadrare i conti, specie dopo una separazione e ancor di più quando uno dei due genitori si disinteressa completamente della prole. In questo articolo, esamineremo la recente sentenza della Cassazione civile del 16 maggio 2023, n. 13345 [1], che ha fornito importanti chiarimenti in merito rispondendo al seguente quesito: quando il mantenimento dei figli grava sui nonni? Inoltre, approfondiremo l’art. 148 e l’art. 316 bis del codice civile, che delineano le responsabilità dei genitori e degli ascendenti per il mantenimento dei figli.

L’obbligo di mantenimento dei figli può ricadere sui nonni?

In linea di principio, l’obbligo di mantenimento dei figli spetta primariamente e integralmente ai genitori, secondo quanto stabilito dall’art. 148 del codice civile.

Tuttavia, l’art. 316 bis cod. civ. prevede una responsabilità sussidiaria degli ascendenti (nonni inclusi) nel caso in cui i genitori non siano in grado di sostenere economicamente i figli.

Quando si attiva la responsabilità sussidiaria dei nonni?

La responsabilità sussidiaria dei nonni viene attivata solo quando i genitori non hanno mezzi sufficienti per mantenere i figli e, quindi, non possono adempiere i loro doveri. Oppure quando uno dei due genitori si sottrae volontariamente al proprio obbligo di versare gli alimenti ai bambini.

Tuttavia non è sufficiente che un solo genitore non contribuisca: se l’altro genitore è in grado di mantenere i figli, gli ascendenti non sono obbligati ad intervenire. Se invece un genitore si sottrae al pagamento (perché inadempiente) e l’altro non ha le capacità, quest’ultimo può chiedere che siano i nonni a pagare il mantenimento dei nipoti.

Quanto devono pagare i nonni per il mantenimento dei nipoti?

L’obbligo di mantenimento dei nonni non è in via solidale: il che significa che il genitore collocatario non può chiedere l’integrale pagamento a un solo nonno. Ciascun nonno è tenuto a contribuire in proporzione alle proprie capacità economiche e comunque solo per la sua parte. Il che significa che se i nonni sono quattro, ciascuno di questi deve versare solo un quarto di quanto necessario e sempre tenuto conto del suo reddito.

Dunque, ben può la madre dei figli rivolgersi ai genitori del padre, ma non può addossare su di loro l’intero carico del mantenimento non versato dal figlio, dovendo comunque frammentarlo tra tutti i nonni ancora in vita e fermo restando il limite delle capacità reddituali del singolo nonno.

Consideriamo un caso in cui la madre di una minore richiede ai nonni paterni un contributo per il mantenimento della figlia, poiché il padre, condannato a versare 350 euro mensili, si è reso irreperibile. Dopo una serie di appelli e sentenze, la Cassazione stabilisce che i nonni devono contribuire con 200 euro mensili, poiché la madre non ha mezzi sufficienti e il padre è irreperibile.

Quali sono le condizioni economiche considerate per stabilire l’obbligo dei nonni?

La capacità economica dei nonni viene esaminata dal giudice per determinare se sono in grado di contribuire al mantenimento dei nipoti. Se posseggono diversi immobili o percepiscono un reddito da pensione, ad esempio, potrebbero essere considerati in grado di sostenere il costo.

 
Pubblicato : 16 Giugno 2023 11:15