forum

Leggere la chat Wha...
 
Notifiche
Cancella tutti

Leggere la chat Whatsapp per scoprire un tradimento: è legale?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
48 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Scoprire un tradimento spiando sul cellulare del coniuge potrebbe avere implicazioni legali. Esploriamo l’uso dei dati sensibili in difesa e la linea tra privacy e verità.

Tempo fa la Cassazione aveva detto che strappare dalle mani del proprio partner il cellulare per controllarne il contenuto e verificare se vi siano prove di un’eventuale infedeltà integra il reato di rapina. In quella occasione molti si chiesero se invece, in assenza di violenza, il fatto di leggere la chat Whatsapp per scoprire un tradimento è legale. 

Immaginiamo il caso di un uomo che abbia inavvertitamente lasciato il proprio smartphone sul divano mentre sta sotto la doccia. La moglie se ne accorge e, di nascosto, apre le chat per leggere gli ultimi messaggi inviati dal marito. Lì scopre che vi sono conversazioni e video hot con un’altra donna. Ebbene, una prova del genere, seppur acquisita contro la volontà del titolare dello smartphone, e quindi violando le più basilari norme sulla privacy, potrebbe essere ritenuta lecita? 

La questione è davvero spinosa e, proprio per questo, è intervenuta di recente la Cassazione per fornire un importante chiarimenti. Vediamo dunque cosa ne pensa la giurisprudenza. In questo articolo scopriremo se si possono leggere le chat WhatsApp di una persona per dimostrare un tradimento o se invece un atto di questo tipo, costituendo violazione della privacy, possa essere invece fonte di responsabilità civile o penale. Ma procediamo con ordine.

Prove acquisite in modo illegale: sono valide?

È davvero possibile utilizzare Whatsapp per scoprire se il tuo partner ti tradisce? E se si, ciò può influenzare legalmente la separazione tra coniugi? Ci troviamo di fronte a domande che toccano la sfera personale e intima di ciascuno di noi, ma che al contempo si intersecano con le leggi sulla privacy e i diritti individuali. 

In passato ci sono stati numerosi giudici che hanno ritenuto utilizzabili, all’interno di un giudizio civile, prove ottenute in modo illecito, ossia violando le regole sull’altrui riservatezza. Un esempio: l’8 maggio 2013 il tribunale di Torino aveva detto che il codice di procedura civile non contiene alcuna norma che vieti l’utilizzo di prove acquisite in modo illecito, ossia commettendo un reato contro l’altrui privacy. Al massimo, il giudice, chiamato a decidere del singolo caso, dovrà valutare, di volta in volta, il bilanciamento tra i due interessi in conflitto: quello della riservatezza e quello del diritto alla difesa. 

Questo significa, ad esempio, che chi entra nell’altrui casella di posta elettronica o clonando/intercettando l’account WhatsApp riesca a leggere una conversazione segreta, può portare tali prove sul banco del giudice per far valere un proprio diritto. Potrebbe essere, per esempio, un atto di infedeltà del dipendente verso il datore di lavoro, o un tradimento coniugale.

Posso utilizzare i messaggi di Whatsapp come prova di un tradimento?

Secondo una recente decisione della Cassazione [1], i dati sensibili raccolti da Whatsapp altrui, nonostante sia stato letto di segreto e senza autorizzazione, possono essere utilizzati a scopo difensivo in un procedimento legale, come ad esempio quello di separazione. Questo significa che le conversazioni e i video “hot” trovati su Whatsapp potrebbero essere usati come prova di un tradimento.

Poniamo il caso di Tizio, che scopre messaggi compromettenti sul telefono della moglie, Sempronia. Se Tizio decidesse di separarsi e volesse addebitare la separazione a Sempronia, potrebbe utilizzare quei messaggi come prova.

Non è una violazione della privacy utilizzare i dati sensibili di Whatsapp in questo modo?

È comprensibile pensare che l’uso di tali dati possa rappresentare una violazione della privacy. Tuttavia, secondo la Corte di Cassazione, in casi come questi, l’uso dei dati sensibili è permesso se avviene puramente a scopo difensivo, ossia per difendere i propri diritti. La tutela giudiziaria, del resto, è un diritto sacrosanto riconosciuto dalla stessa Costituzione (art. 24) che dunque non può essere sottoposta a limitazioni. Questo è coerente con le nuove regolamentazioni dell’Autorità Garante per la protezione dei dati personali.

Qual è il ruolo della prova del tradimento nel procedimento di separazione?

La prova del tradimento può influire sulla decisione del giudice di addebitare la separazione a uno dei coniugi. Con l’addebito, il coniuge responsabile perde – semmai ne avesse avuto diritto – la possibilità di chiedere l’assegno di mantenimento; inoltre perde la qualità di erede legittimo.

Tuttavia, è necessario dimostrare che il tradimento sia stato la causa effettiva dell’intollerabilità della convivenza coniugale. Pertanto chi riesce a dimostrare che la crisi coniugale sia iniziata prima dell’infedeltà, non subisce l’addebito ma ha l’onere di provare tale circostanza.

Riprendendo l’esempio di Tizio e Sempronia, se Tizio vuole addebitare la separazione a Sempronia a causa del suo tradimento, dovrà dimostrare che è stata l’infedeltà di Sempronia a rendere intollerabile la loro convivenza. Se Sempronia sostiene che la loro crisi coniugale è iniziata prima del suo tradimento, sarà lei a doverlo dimostrare.

Quali sono le implicazioni etiche di questo tipo di decisioni?

Mentre la legge sembra chiara, le implicazioni etiche di tali decisioni sono un territorio più complesso e soggettivo. Alcuni potrebbero sostenere che l’uso di dati personali in questo modo viola i diritti individuali alla privacy. Altri, invece, potrebbero vedere in questa possibilità un mezzo legittimo per scoprire la verità e difendere i propri diritti in caso di separazione. Di certo, non è bello pensare a un mondo di coppie dove si fa a gara per leggere di nascosto il cellulare del partner per trovare eventuali prove. 

Un punto cruciale da ricordare è che, sebbene la legge permetta l’uso dei dati sensibili a scopo difensivo, ciò non dovrebbe essere interpretato come un avallo alla violenza: come abbiamo detto in apertura, si può leggere il cellulare solo se questo è incustodito e non anche se si trova nelle mani del partner, strappandoglielo di dosso.

 

 
Pubblicato : 15 Maggio 2023 16:00